Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021

4 / 2021 T OSCANA M EDICA 58 testatina opinio i a confronto nite incognite delle più differenti va- rietà e uno sforzo gigantesco ha stres- sato all’inverosimile uomini, strutture e sistemi. Oggi, quando ancora sfortunatamen- te non si vede la fine della strada che stiamo percorrendo, quale è la situa- zione del nostro sistema ospedaliero? Che cosa abbiamo imparato fino ad adesso che possa aiutarci nelle scelte del prossimo futuro? In altre parole, l’ospedale dopo la pandemia: criticità e proposte . Abbiamo chiamato a di- scutere di questi temi di ecceziona- le attualità professionisti di diversa provenienza ai quali abbiamo rivolto domande basate sulla propria espe- rienza fino a oggi maturata con lo sguardo concretamente indirizzato verso un domani a dir poco incerto. TOSCANA MEDICA - Quali sono state le maggiori criticità sul piano dell’or- ganizzazione ospedaliera che avete in- contrato nell’affrontare la pandemia? PIERALLI - La crisi scatenata dalla pandemia, che stiamo tuttora af- frontando e che certamente non sarà breve, potrà venire meglio gestita quando avremo raggiunto una coper- tura vaccinale adeguata a garantire insieme alla circolazione spontanea del virus la tanto auspicata immu- Dopo un anno di dolorosa conviven- za con il COVID-19, ancora la situa- zione a livello mondiale appare con- fusa e in molti casi contraddittoria. La pandemia, termine che ingenua- mente credevamo desueto, relegato ai testi di Storia della medicina o, tutt’al più a eventi geograficamente tanto lontani dai nostri confini, ci ha imposti nuovi stili di vita, comporta- menti e assetti socio-economico-fi- nanziari da rivedere all’improvviso in ogni parte del mondo. Ognuno in questi mesi ha combattuto una per- sonale battaglia il cui esito finale ap- pare purtroppo ancora incerto, men- tre l’alternanza di paura e spiragli di sollievo (piuttosto rari, per la verità) continua a condizionare la vita di mi- lioni di persone in tutto il mondo. Globalmente i sistemi sanitari sono andati in crisi profonda e in vari modi hanno tentato di reagire agli attacchi del virus. L’arrivo dei vaccini, studiati e preparati in uno sforzo collettivo di eccezionale portata, per il momento non è stato in grado di imprimere la svolta tanto attesa, anche se ogni gior- no di più il loro impiego di massa ap- pare l’unica arma davvero risolutiva. Gli ospedali dappertutto si sono tro- vati a reggere onde d’urto spaventose e a rimodulare giorno dopo giorno le proprie attività per fare fronte a infi- L’ospedale dopo la pandemia a cura di Simone Pancani Stefano Michelagnoli Direttore del Dipartimento di Chirurgia e Direttore SC Chirurgia Vascolare, Usl Toscana Centro Mario Petrini Direttore dell’UO Ematologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Raffaele Laureano Laureato in Medicina e Chirurgia a Firenze nel 1980. Specialista in Medicina Interna, Pneumologia, Nefrologia. Già Direttore SC Medicina Interna Ospedale S.M. Annunziata, Firenze. È stato Presidente della FADOI Toscana e Segretario Nazionale Fadoi Giovanni Becattini Infermiere dal 1986, opera in area critica per quasi 20 anni proseguendo come Coordinatore e Responsabile Infermieristico del DEA di AOUC. Dal 2010 è Dirigente delle Professioni Sanitarie, attualmente Responsabile UOC Direzione Infermieristica PO e ZD Alta Valdelsa e Area DiPIO senese della AUSL Toscana Sud-Est Filippo Pieralli Direttore SODc Medicina Interna ad Alta Intensità - Sub Intensiva e Degenza ordinaria COVID, AOU Careggi, Firenze Maria Teresa Mechi Responsabile Settore Qualità dei Servizi e Reti Cliniche, Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale, Regione Toscana

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