Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021
T OSCANA M EDICA 4 / 2021 67 testatina qualità e prof sio e malattia di base è caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, che non risponde più a trattamenti specifici”. L’ Euro- pean Association of Palliative Care definisce “le cure palliative come la cura attiva e globale prestata al pa- ziente quando la malattia non rispon- de più alle terapie che hanno come scopo la guarigione. Il controllo del dolore e degli altri sintomi, dei pro- blemi psicologici, sociali e spirituali assume importanza primaria. Il loro scopo non è quello di accelerare o differire la morte, ma quello di pre- servare la miglior qualità della vita possibile fino alla fine”. Durante la pandemia, a causa della riorganiz- zazione dei servizi volta a contenere le infezioni, vi è stata la riduzione gli accessi ospedalieri, come pure degli esami di controllo, e questo ha peg- giorato la condizione di salute delle persone affette da patologie croni- che. Inoltre una coorte di persone affette da COVID-19 ha sviluppato quadri morbosi con intense sofferen- ze per cui l’Organizzazione Mondia- le della Sanità ha raccomandato con forza l’implementazione delle Cure Palliative. Richiamo ancora più signi- ficativo, se consideriamo quante per- sone con bisogni di assistenza e cura non hanno trovato le risposte appro- priate per scarsità di risorse. Una re- azione dinamica del nostro sistema sanitario dovrebbe dunque mirare, non solo a massimizzare il numero di vite salvate, ma anche minimizzare le sofferenze di chi potrebbe non so- pravvivere e, più in generale, di tutti gli ammalati. Per questo motivo la Regione Toscana ha, su suggerimen- to della Commissione regionale di Bioetica e su spinta di un’associazio- ne di volontariato, “Tutto è vita” e la “Fondazione Meyer onlus”, emanato una delibera per cui i pazienti in fin di vita hanno la possibilità di avere, anche nelle strutture sanitarie, un familiare che li possa accompagnare. Questa umanizzazione delle cure, propria di solito delle Cure Palliati- ve, è stata ed è nota di merito della Regione Toscana ed è stata ripresa in altre parti d’Italia. Con questa de- libera è stato colto uno degli aspetti più drammatici che hanno vissuto le famiglie a causa della pandemia, ov- vero di non essere accanto per l’ulti- mo saluto. I dati disponibili a oggi ci dicono che le Cure Palliative hanno subito una prima fase di arresto delle richieste perché le persone, soprattutto nella fase domiciliare, hanno avuto pau- ra dell’accesso anche dell’operatore, perché poteva anche egli rappre- sentare una fonte d’infezione. Suc- cessivamente vi è stato un aumento delle richieste e questo è stato mo- tivo nell’adeguamento dei servizi. Il sistema delle Cure Palliative della To- scana, si è messo a disposizione del- le USCA, di queste unità territoriali che si occupano dei pazienti COVID e per collaborare insieme, affinché il percorso domiciliare dei pazienti in fin di vita fosse caratterizzato da cure adeguate. Il binomio Cure Palliati- ve-USCA è stato fondamentale. Per i pazienti COVID in Cure Palliative di secondo livello spesso ci sono sta- te visite congiunte palliativisti-medici USCA e comunque sono sempre ri- masti in contatto, tanto da impedire l’ospedalizzazione dei pazienti e, se necessario, sedare il paziente a domi- cilio o in RSA circondato dai suoi cari. L’organizzazione delle Cure Palliati- “Abbiamo assistito a dei cambiamenti per quanto riguarda il curare; c’è un distacco fisico coi parenti ai quali vengono date notizie sulle condizioni cliniche dei familiari per telefono, il curare con la paura di contagiarsi, la mancanza di tempo per permetterci di ascoltare in maniera adeguata i pazienti, siamo così frenetici che questo distacco allontana il processo di cura della relazione d’aiuto” Giulia, infermiera Le Cure Palliative ai tempi della pandemia da COVID-19 di Sabrina Pientini Sabrina Pientini Direttore Cure Palliative Prato e Pistoia, Coordinatore regionale Cure Palliative Toscana, Coordinatore regionale trapianti Cure Palliative Toscana, Membro Comitato di Bioetica Regione Toscana L’epidemia da coronavirus che stia- mo vivendo a partire da febbraio 2020 ha cambiato in modo sostan- ziale l’organizzazione delle cure nel vostro servizio sanitario, dato l’ele- vato tasso di morbidità e mortalità. Molti ospedali sono stati trasformati in presidi COVID, mentre vi è stata una contrazione delle risorse dedica- te all’assistenza territoriale. A fronte di questo vi è stato un aumento dei bisogni di Cure Palliative della po- polazione che si comprende bene, se rileggiamo la definizione di Cure Palliative, cioè “l’insieme degli inter- venti terapeutici diagnostici assisten- ziali rivolti alla persona malata e del suo nucleo familiare, finalizzata alla cura attiva e totale dei pazienti la cui
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