Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021
T OSCANA M EDICA 4 / 2021 75 testatina qualità e prof sio e anche laddove le Comunità Terapeu- tiche non potevano ancora ammettere utenza, con un’azione di contenimento degli effetti fisici e psichici della situa- zione pandemica. I SerD hanno anche cominciato a ra- gionare su come organizzare un nuovo modo di informare, di fare promozio- ne della salute, di presentarsi, anche perché ci siamo trovati di fronte, in- sieme all’utenza che conosciamo, a una nuova tipologia di persone che si sono rivolte a noi sull’onda dell’emergenza e della perdita di punti di riferimento. A distanza di un anno, vediamo anche un’utenza rappresentata da persone che più o meno consapevolmente han- no peggiorato la loro situazione soprat- tutto sul piano dell’abuso delle sostan- ze legali (alcol e tabacco) e delle nuove dipendenze comportamentali. Sempre più importante è che i nostri Servizi siano conosciuti, dalle persone e dai colleghi, così da fornire risposte adeguate e in fasi precoci del disturbo. Cura shock . Tutti in casa Quotidiano la Repubblica , 10 marzo 2020 Da oggi l’Italia intera come la Lom- bardia fino al 3 aprile. Un intero pa- ese in quarantena. Assediato da un nemico invisibile . Il 10 marzo 2020 entra in vigore un nuovo DPCM sot- toscritto dal Presidente del Consiglio per cui tutta l’Italia diventa zona pro- tetta. Tutti i servizi territoriali, com- presi quelle per le Dipendenze, si sono trovati improvvisamente travolti da una situazione che ha imposto sia aggiustamenti nelle modalità di presa in carico sia una continuità delle cure, con la consapevolezza della necessità di veloce adeguamento. A un anno dall’inizio della pandemia stiamo riflettendo su quanto osservato nei SerD prendendo come riferimento un SerD cittadino, quello di Lorenzo Il Magnifico a Firenze, e un SerD di Pro- vincia, quello di Figline Valdarno che ha come bacino il Valdarno Fiorentino e la Val di Sieve. Riporteremo di segui- to situazioni esemplificative che mo- strano quanto desideriamo analizzare. Riccardo e i cambiamenti dovuti alle misure restrittive Riccardo è uno studente residente a Figline Valdarno. Il 18 marzo 2020, a 24 anni, si presen- ta, senza appuntamento, al SerD di zona per astinenza da oppiacei. Abusa di più sostanze: eroina, che fuma, tra- madolo, cocaina, amfetamine, MDMA e cannabis. Ne ha iniziato l’uso dai 21 anni, partendo dalla marijuana, fino ad approdare all’eroina, ora sua sostan- za primaria; si è sempre autogestito e non si sarebbe rivolto al SerD ancora per chissà quanto tempo se le chiusure legate alla pandemia non avessero stra- volto le sue abitudini e posto ostacoli all’approvvigionamento di sostanza. Aveva sentito parlare del SerD, ma mai si era posto il problema se andarci o meno. Riccardo è tuttora in carico, procede nel suo percorso. Nonostante le sue vecchie riserve siamo riusciti ad agganciarlo e motivarlo a un program- ma terapeutico-riabilitativo. “Mi chiamo Robert Neville, sono un sopravvissuto che vive a New York. Sto trasmettendo su tutte le frequenze in onde medie. Sarò al porto di South Street tutti i giorni a mezzogiorno, quando il sole è più alto nel cielo. Se ci siete, se c’è qualcuno da qualche parte, posso offrire cibo, posso offrire riparo, posso offrire protezione. Se c’è qualcuno, chiunque sia, ti prego, non sei solo” Will Smith, dal film Io sono leggenda I Servizi per le Dipendenze dell’Area Fiorentina e la pandemia L’esperienza di due SerD fiorentini attraverso alcuni casi clinici di Adriana Iozzi, Laura Angelica Berni, Laura Calviani, Paola Trotta Adriana Iozzi Direttore UFC SERD Zona 1 Firenze AUSL Toscana Centro Laura Angelica Berni Dirigente Medico UFS SERD Sud-Est Zona 2 Firenze AUSL Toscana Centro Laura Calviani Dirigente Medico UFS SERD C Zona 1 Firenze AUSL Toscana Centro Paola Trotta Direttore UFC SERD Zona 2 Firenze AUSL Toscana Centro Introduzione L’epidemia da SARS-CoV-2, dal suo esordio, ha portato alla necessità di un adattamento a cambiamenti signi- ficativi, anche a livello dei Servizi per le Dipendenze (SerD). L’Area Dipendenze, in una riunione di fine febbraio 2020, precocemente, è stata in grado di cogliere l’emergen- za, il significato e i molti dei rischi di ciò che si preparava. Contemporane- amente i Servizi sono stati instradati a massima prudenza e salvaguardia del funzionamento. Ciò ha consentito il mantenimento quasi completo dell’at- tività essenziale, con costante supporto alle persone in carico e alle famiglie,
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