Toscana Medica - Novembre-Dicembre 2021

T OSCANA M EDICA 8 / 2021 25 testatina opinioni a confronto fattore nucleare kB-ligando. L’asse (RANK-L)/RANK/osteoprotegerina (OPG) svolge il ruolo principale. RANK-L è un membro della fami- glia del Fattore di Necrosi Tumorale (TNF) espressa dagli osteoblasti e dalle cellule stromali. Dopo il legame a RANK una proteina integrale di membrana sulla superficie dei pre- cursori degli osteoclasti, RANK-L, guida la loro differenziazione. OPG, un recettore solubile per RANK-L, è secreto principalmente dagli osteo- blasti e previene l’eccessiva matura- zione degli osteoclasti e il riassorbi- mento osseo. Altri fattori pro-osteclastogenici in- cludono un certo numero di citochi- ne (interleuchine 6 e 1), il Fattore stimolante le colonie di macrofagi (M-CSF) e prostaglandine, bilanciati fisiologicamente da molecole anti-o- steclastogeniche come le interleuchi- ne 4 e 18 e l’interferone-C. Accanto a questi sistemi altri mecca- nismi di controllo del metabolismo dell’osso sono rappresentati dalle molecole regolatrici dell’omeostasi calcio-fosforica (paratormone, vita- mina D e calcitonina). pesante impatto in termini sociali ed economici e in questo senso giova ri- cordare che la maggior parte dei trat- tamenti antitumorali è associata alla perdita ossea. I soggetti con carcinoma mammario o prostatico possono presentare una diminuzione della BMD durante la terapia antiormonale con conse- guente osteopenia e osteoporosi. Anche i trattamenti chemioterapi- ci contribuiscono alla perdita della massa ossea, sia direttamente attra- verso una disregolazione dell’attivi- tà accoppiata osteoblasti-osteoclasti, che indirettamente come risultato della comparsa di problematiche croniche a livello renale, alterazioni elettrolitiche e ipogonadismo. An- che radioterapia, terapia con gluco- corticoidi e inibitori della tirosinchi- nasi contribuiscono a danneggiare la salute delle ossa. Il mantenimento della massa ossea è conseguenza del lavoro in equilibrio tra cellule osteblastiche, osteoclasti- che e osteociti. Questo equilibrio è finemente regolato da fattori siste- mici e locali, tra i quali spicca l’azio- ne dell’attivatore del recettore del un blocco ormonale adiuvante nelle pazienti con carcinoma mammario, hanno un impatto negativo in termini della Qdv nel breve e medio termine, è altresì ampiamente riconosciuto che gli effetti negativi si presentano anche a livello della situazione os- sea. Come nel caso della cessazione della funziona ovarica indotta dalla chemioterapia, anche gli inibitori dell’aromatasi, soli o in associazione agli analoghi del GNRH, determina- no una rapida e importante perdita di massa ossea, con un impatto signi- ficativo (soprattutto nel primo anno di trattamento) in termini di fratture da fragilità. MASI - Le maggiori conoscenze sulla biologia dei tumori, il miglioramento della diagnostica e i progressi delle cure hanno notevolmente aumentato l’aspettativa di vita di un gran numero di pazienti neoplastici con un signifi- cativo incremento della sopravviven- za globale. Tuttavia un trattamento antineoplastico prolungato è spesso associato a effetti a lungo termine che influiscono negativamente sulla qualità della vita dei pazienti con un Tabella I – Farmaci per l’osteoporosi, prescrizione per categoria terapeutica e per sostanza nel 2019.

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