Toscana Medica - Novembre-Dicembre 2021

T OSCANA M EDICA 8 / 2021 45 testatina qualità e prof sio e gestione della pandemia. I fondi dispo- nibili per il servizio sanitario sono stati impiegati nelle unità di terapia intensi- va e malattie infettive. La popolazione si è così ritrovata senza alcun supporto psicologico, nonostante un’importan- te crescita di richieste di prestazioni sanitarie in ambito psichiatrico. La pandemia causata dal virus SARS-CoV non è stata fonte di distress psicologico solo per quanto riguarda la popolazio- ne generale, ma ha colpito duramente anche gli operatori sanitari. In Cina, durante lo spread dei contagi, l’89% degli operatori sanitari riportava soffe- renza psicologica importante con ansia acuta, elevati livelli di stress , disturbo da stress post traumatico e importante flessione del tono dell’umore. Cinque anni dopo l’ outbreak della SARS abbiamo assistito alla diffusione di un nuovo virus influenzale, comu- nemente chiamato “influenza suina”, H1N1. Nel 2013 il virus Ebola, rimasto quie- scente per alcuni anni, ha iniziato a diffondersi in Africa. Numerosi stu- di hanno descritto la mancanza di un adeguato supporto psicologico rivolto alla popolazione generare e agli opera- tori sanitari. Lo stigma sociale e l’isola- mento forzato si sono dimostrati fattori determinanti nello sviluppo di disagio psicologico (ansia, depressione, distur- bo post-traumatico da stress , insonnia, ideazione suicidaria). Il 31/12/2019 l’Organizzazione Mon- diale della Sanità informa che un nuo- vo virus influenzale, SARS-CoV-19, si sta diffondendo nella provincia di Wang. Pochi mesi più tardi dichiarerà che ci troviamo di fronte a una nuova pandemia. Il virus SARS-CoV-19 si sta diffondendo in tutto il globo. L’infezione Corona Virus Disease-19 (COVID-19) è stata considerata, fino a ora, come un’emergenza puramen- te medica, essendo la gran parte delle morti attribuibili a sintomi da distress respiratorio. L’impatto dell’infezione COVID-19 sulla popolazione generale, tuttavia, si estende ben oltre la patologia fisica: infatti, ha avuto un impatto sulla salu- te mentale su un numero di persone molto più elevato rispetto a quelle che hanno riportato sintomi fisici. Come nei precedenti casi di pande- mie, l’emergenza COVID-19 è stata largamente associata a sintomi e sin- dromi della serie ansiosa depressiva e post traumatica. Nonostante questo, però, durante la diffusione dei conta- gi, ai professionisti della salute menta- le è stato riservato un ruolo marginale nella gestione clinica dei pazienti CO- VID. Molti studi hanno proposto l’in- tegrazione di un professionista della salute mentale all’interno delle unità COVID, con un ruolo di assessment , triage e intervento sui pazienti e sulle loro famiglie. Rivalutazione del rischio L’Organizzazione Mondiale della Sa- nità ha definito come categorie ad alto rischio “persone che hanno oltre i 60 anni o che hanno patologie polmona- ri o cardiache, diabete o condizioni di salute che compromettono il siste- ma immunitario”. Partendo da questo presupposto, tutte le altre categorie potenzialmente affette sono state re- legate a essere “una grande fonte di preoccupazione”, senza, pertanto, por- L’infezione da COVID-19 è stata considerata, fino a ora, come un’emergenza principalmente medica e i professionisti della salute mentale hanno avuto finora un ruolo marginale. Il nostro progetto di ricerca e di aiuto verso la popolazione generale ha mostrato sintomi ascrivibili ad ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress, insonnia, irritabilità e appiattimento affettivo e quindi la necessità di strutturare una rete di interventi incentrati sulla salute mentale per ampie fasce di popolazione. Parole chiave COVID-19, crisi sanitaria, prevenzione primaria, salute mentale COVID-19: il ruolo chiave della salute mentale nell’affrontare un’emergenza sanitaria di Camilla Vizzotto, Emanuele Ruggeri, Valdo Ricca Camilla Vizzotto Medico in Formazione Specialistica in Psichiatria, AOU Careggi, Università degli Studi di Firenze Emanuele Ruggeri Medico in Formazione Specialistica in Psichiatria, AOU Careggi, Università degli Studi di Firenze Valdo Ricca Professore Ordinario di Psichiatria, Direttore Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Università degli Studi di Firenze Introduzione “Una catastrofe psicologica”. Così è stata definita la pandemia nota con il nome di SARS ( Severe Acute Respi- ratory Syndrome ). Un anno dopo il contenimento dei contagi alcuni ri- cercatori hanno valutato, dal punto di vista psicologico e più prettamente psichiatrico, la salute della popolazione colpita. I dati raccolti hanno portato a un’univoca conclusione: la pandemia causata dal virus SARS-CoV si è rivela- ta “devastante” per quanto riguarda la salute mentale della popolazione espo- sta al virus. Mentre si assisteva a una crescita esponenziale dei contagi, il supporto psicologico e psichiatrico non è stato considerato una priorità nella

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