Toscana Medica - Novembre-Dicembre 2021
8/2021 T OSCANA M EDICA 46 testatina quali à e professione personale da parte dei pazienti, così come le condizioni di confinamento all’interno dei reparti psichiatrici. Inoltre, i pazienti psichiatrici che hanno contratto il virus SARS- CoV-19 si sono mostrati particolar- mente complessi nel trattamento. Infine, i pazienti psichiatrici sono più vulnerabili, quando sottoposti a con- dizioni di stress particolarmente ele- vato, ad andare incontro a una reci- diva o un peggioramento del quadro psicopatologico preesistente. 3. Operatori sanitari e COVID-19 Gli operatori sanitari coinvolti in prima linea nella diagnosi, nel trat- tamento e nella cura dei pazienti affetti da COVID-19 sono ad alto rischio di sviluppare distress psico- logico e burnout . Il numero sem- pre crescente di casi confermati e sospetti, le ore di lavoro estenuanti, la scarsa disponibilità di dispositivi di protezione personale, la man- canza di farmaci specifici per il trattamento dei pazienti, la vasta copertura mediatica e la sensazione di essere inadeguatamente tutelati hanno contribuito allo sviluppo di disagio psicologico in molti opera- tori sanitari. Inoltre, assistendo a un incremen- to del numero di operatori sanitari contagiati, la preoccupazione per il rischio di contrarre l’infezione e trasmettere il virus ai propri cari, amici o colleghi, ha contribuito a un peggiore outcome psicologico degli stessi. Il genere femminile ha riportato, in maniera più evidente, sintomi come depressione, ansia acuta e insonnia. Inoltre, il personale in- fermieristico impegnato in prima linea rappresenta la categoria mag- giormente esposta al rischio di in- fezione, per via del contatto stretto e frequente con i pazienti e dei più lunghi orari di lavoro. Inoltre, ci sono evidenze che mo- strano come scarsa esperienza la- vorativa e giovane età del personale sanitario espongano a un più impor- tante rischio di sviluppare intensa sintomatologia ansiosa o depressiva. Il nostro progetto Nonostante la mancanza di direttive precise da parte del Sistema Sanitario tare avanti alcun piano strutturato per tutelarle. Una più oculata valutazione del rischio avrebbe dovuto tenere conto del fatto che non proteggere efficacemente le categorie ritenute meno fragili (consi- derando come criteri di fragilità solo i domini organici dell’individuo) avreb- be portato, poi, a un’importante diffu- sione del contagio. Di fatto, la letteratura descrive alcune categorie che meriterebbero una valu- tazione più approfondita nell’ottica di limitare il contagio: 1. Popolazione generale e COVID-19 La diffusione del virus SARS- CoV-19 ha stravolto ogni ambito della vita quotidiana. Ciò che preoc- cupa sono le probabili ripercussioni, potenzialmente irreversibili, riguar- do la salute mentale della popola- zione in seguito al contenimento dei contagi. Per questo le implicazioni psicologiche a lungo terminemerita- no un’approfondita valutazione. Le autorità dei singoli stati hanno mes- so in atto misure di distanziamento sociale e isolamento, allo scopo di contenere i contagi. Tali misure, per quanto siano necessarie per proteg- gere la popolazione, comportano lo slatentizzarsi o il peggioramento di sintomi appartenenti all’ambito del- la salute mentale, come solitudine, ansia e depressione. Molte attività commerciali sono fallite e, tenuto conto della crescita della disoccupazione, molte persone hanno riferito tendenze suicidarie. La popolazione femminile sembra soffrire maggiormente il distan- ziamento sociale, l’isolamento e il distress emotivo (28%). È infine inevitabile rendersi conto del peso delle misure adottate dai singoli stati a livello socio-economico nel controllo della pandemia e il loro ruolo estremamente significativo sulla salute mentale. 2. Pazienti psichiatrici e COVID-19 I pazienti psichiatrici sono general- mente più suscettibili alle infezioni per diverse ragioni. Il ruolo della malattia mentale nella trasmissio- ne del virus può essere spiegato attraverso una compromissione cognitiva, la scarsa consapevolezza del rischio e il ridotto interesse o la ridotta capacità nella protezione Nazionale, in Italia abbiamo assisti- to alla nascita di numerose iniziative (principalmente personali), volte a for- nire supporto psicologico alla popola- zione generale e agli operatori sanitari coinvolti nell’emergenza COVID. Ciò nonostante, queste iniziative han- no avuto perlopiù risultati mediocri, a causa di una scarsa strutturazione dei progetti, delle difficoltà riscontra- te nella diffusione dei servizi di aiuto e allo stigma sociale rispetto alle pro- blematiche pertinenti alla sfera della salute mentale, ancora molto radicato nel nostro Paese. Nel panorama sopra descritto nasce il nostro progetto di ricerca e di aiuto. Abbiamo creato un team di venti psico- terapeuti in formazione che si sono resi disponibili per effettuare colloqui di sostegno psicologico. A tal fine è stata appositamente creata una piattaforma web attraverso la quale le persone po- tessero ottenere informazioni riguardo il nostro servizio e prenotare un col- loquio. Tali colloqui sono stati effet- tuati telematicamente, attraverso una videochiamata della durata di circa 30 minuti. È stato specificato che non si trattava di una prestazione medico-sa- nitaria né di una seduta di psicotera- pia. Durante ciascun colloquio è stata effettuata una prima fase di ascolto attivo e di valutazione delle necessità primarie, seguita da eventuali consigli per la gestione pratica della sintomato- logia del caso (ansia, depressione). Al termine di ciascun colloquio, abbiamo provveduto a indirizzare la persona, qualora ritenuto necessario, alla figura professionale più appropriata. Materiali e metodi Durante un periodo di due mesi (da marzo 2020 a maggio 2020) sono stati effettuati 207 colloqui. A ciascuno dei partecipanti è stata somministrata la Depression Anxiety Stress Scale - 21 (DASS-21). Sono stati esclusi dallo studio coloro che non hanno completato il test nella sua interezza (n. 12) e coloro che non hanno aderito affatto alla compilazione del questionario (n. 67). Pertanto, il totale campionario in esa- me era composto di 128 soggetti. Sono stati raccolti i dati anagrafici e demografici per valutare le variabili so- ciodemografiche.
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