Toscana Medica - Febbraio 2021
2/2021 T OSCANA M EDICA 26 testatina ricerca e clinica del ginocchio con una precisione sub-millimetrica (Figura 4). Il valore aggiunto del robot Grazie all’introduzione della tecno- logia robotica gli interventi di pro- tesizzazione del ginocchio sono al giorno d’oggi procedure estrema- mente accurate e precise. Tramite specifici sensori impian- tati sul femore e sulla tibia del paziente collegati a un software è possibile eseguire registrazioni e confrontare il modellino virtuale creato dalla macchina con quello reale mediante l’acquisizione di al- cuni punti di repere. Il robot consente inoltre di avere una rappresentazione dinamica del ginocchio, sia prima di iniziare le resezioni ossee sia una volta che le componenti protesiche sono state impiantate in modo da ripristinare il giusto asse dell’arto inferiore e la corretta tensione del legamento del ginocchio. Grazie a questo il posi- zionamento della protesi è ancora più accurato, potendo mantenere un movimento articolare pressoché identico a quello naturale. Dopo aver eseguito le registrazioni richieste e aver pianificato il posi- zionamento delle componenti è possibile eseguire le resezioni os- see per permettere l’impianto della protesi. Il robot , infatti, grazie a un braccio, consente al chirurgo, tra- mite una fresa, di asportare la giu- sta quantità di osso per accogliere la protesi, con una precisione sub millimetrica (Figura 5). Una volta eseguita la fresatura si procede a impiantare le compo- nenti protesiche di prova. A questo punto viene eseguita una nuova va- lutazione dell’asse del ginocchio e del bilanciamento legamentoso. A ottenimento di un risultato otti- male si procede alla cementazione delle componenti definitive e alla chiusura della ferita chirurgica. Degenza e fisioterapia postoperatoria Grazie alla mini invasività chirurgi- ca consentita dall’utilizzo del robot le perdite ematiche sono ridotte al minimo e il ricorso alle trasfusioni timento anteriore femoro-rotuleo (Figura 3). Il vantaggio di questa procedura è sicuramente legato alla mini inva- sività dell’intervento, con incisione cutanea notevolmente ridotta, mi- nori resezioni ossee ma soprattutto mantenimento della normale bio- meccanica articolare e quindi per- cezione del ginocchio come “natu- rale” anche dopo l’impianto della protesi. L’uso del braccio robotico guidato dal chirurgo per questo tipo di interventi risulta senza dub- bio un ausilio ormai indispensabi- le per ottenere un posizionamento accurato dell’impianto nel rispetto dell’anatomia e quindi per garanti- re il suo funzionamento. Preparazione del paziente Il paziente che deve sottoporsi ad intervento di protesi di ginocchio assistita da robot è indirizzato verso un percorso dedicato. Verrà informato attraverso degli incontri sul percorso riabilitativo più idoneo da intraprendere per il recupero post intervento. Risulta inoltre cruciale eseguire una fisio- terapia preoperatoria volta al rin- forzo muscolare e al mantenimento dell’arco di movimento. Il paziente dovrà eseguire un esa- me TC preoperatorio del ginocchio interessato, così da poter realizzare una ricostruzione tridimensionale dell’articolazione su cui eseguire la pianificazione dell’intervento. In- fatti grazie all’aiuto di questa tecno- logia è possibile pianificare la taglia di protesi più idonea per il pazien- te, per una posizione dell’impianto in perfetta armonia con l’anatomia lo laterale e della parte anteriore del femore che si articola con la rotula. La protesi totale prevede inoltre la sostituzione dei legamenti centrali del ginocchio, il legamento crociato anteriore e posteriore. Questo inter- vento risulta risolutivo nelle forme più avanzate e terminali dell’artrosi quando il movimento articolare risul- ta gravemente compromesso. Protesi parziale di ginocchio Nel quadro delle forme precoci di artrosi può essere sufficiente prote- sizzare un compartimento dell’arti- colazione preservando tutte le altre strutture non interessate da pato- logia degenerativa. Questo tipo di intervento consiste in un puro rive- stimento del ginocchio nella zona usurata preservando le restanti strutture ancora ben funzionanti. È possibile protesizzare in modo isolato il compartimento mediale, quello laterale oppure il compar- Figura 2 – A) Artrosi isolata del com- partimento mediale del ginocchio; B) Sostituzione parziale con impianto di protesi monocompartimentale interna. Figura 3 – A) Artrosi isolata della parte anteriore (femoro-rotulea) del ginoc- chio; B) Sostituzione parziale della troclea femorale che si articola con la rotula; C) Controllo radiografico a fine intervento. A B A B C
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