Toscana Medica - Febbraio 2021

2/2021 T OSCANA M EDICA 30 testatina ricerca e clinica computerizzata/risonanza magneti- ca) e la biopsia. La scelta della tera- pia chirurgica dipenderà dall’esten- sione della malattia e dall’istotipo della neoplasia. Le patologie che coinvolgono l’artico- lazione temporo-mandibolare risul- tano di interesse specialistico e sono particolarmente complesse sia nella fase diagnostica che in quella di tratta- mento; per questo motivo necessitano di una presa in carico globale da parte del medico specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale, al fine di assicurare una corretta diagnosi e la pianificazio- ne di un trattamento personalizzato per il paziente. info@giuseppespinelli.it in una condilectomia, cioè l’aspor- tazione completa o parziale del condilo mandibolare. In pazienti con severa alterazione anatomica condilare, è indicata la sostituzione articolare con protesi la quale può essere anche combinata a osteoto- mia dei mascellari per correggere l’anatomia e l’occlusione dentaria, come avviene nei casi associati a malformazioni dento-facciali. In presenza di sospetta neoplasia benigna (lenta crescita, tumefazione preauricolare, malocclusione) o ma- ligna (rapida crescita, trisma, lesio- ne nervi cranici, dolore), il paziente viene indirizzato all’ambulatorio on- cologico che si svolge tutti i martedì mattina con indicazione a eseguire gli esami diagnostici (tomografia Nei casi più avanzati viene esegui- ta una ricostruzione articolare con protesi (Figura 3). Dopo la chirur- gia è fondamentale procedere pre- cocemente con frequenti e ripetuti esercizi di fisioterapia al fine di evi- tare la formazione di aderenze. In casi selezionati la protesi è pro- dotta su misura da un ingegnere biomedico il quale ricostruisce vir- tualmente l’anatomia del paziente elaborando i dati forniti dalla to- mografia computerizzata e stampa tridimensionalmente questo pro- getto con materiali biocompatibili ( metodica CAD/CAM ). Tra le malformazioni condilari pos- sono verificarsi situazioni di alte- rata/eccessiva crescita condilare, il cui trattamento chirurgico consiste OBBLIGO DI COMUNICARE LA PEC ALL’ORDINE Con Decreto Legge n. 76 del 16/07/2020 è stato previsto che il professionista che non comunica al proprio Ordine di appartenenza il suo indirizzo PEC incorre nella sospensione dall’Albo fino a quando non provvede. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici ha chiesto al Governo un’attenuazione di tale prov- vedimento sanzionatorio, considerandolo sproporzionato. Tuttavia, anche auspicando una revisione della norma, l’Ordine di Firenze SOLLECITA FIN DA ORA TUTTI I PROPRI ISCRITTI CHE ANCORA NON ABBIANO ATTIVATO UNA PEC A FARLO IL PRIMA POSSIBILE per evitare conseguenze pregiudizievoli. Si ricorda che per attivare la PEC è possibile fruire A TITOLO GRATUITO del servizio messo a disposi- zione dall’Ordine in convenzione con la Società ARUBA SpA. Le istruzioni per l’attivazione sono consultabili sul sito ordinistico https://www.ordine-medici-firen- ze.it/professione/strumenti-operativi/pec Se il professionista attiva la PEC tramite la convenzione Ordine/Aruba non è necessario che comunichi niente all’Ordine: lo farà Aruba in automatico. Se invece attiva la PEC con un altro gestore, il professionista deve comunicarlo all’Ordine via PEC a: segreteria.fi@pec.omceo.it oppure via e-mail ordinaria a: protocollo@omceofi.it

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