Toscana Medica - Gennaio 2021
T OSCANA M EDICA 1 / 2021 11 testatina qualità e prof sio e viduasse attraverso questi due Key Performance Indicators una USCA benchmark tra le 124 della Regione Toscana, sarebbe possibile implemen- tare un benchmarking per diffondere questa organizzazione. I risultati della zona Firenze Sud-Est La zona Firenze Sud-Est compren- de un territorio molto vasto, di circa 1.300 km 2 , con oltre 160.000 abi- tanti. Al suo interno sono attive solo 3 USCA, 1 per ogni distretto: Fi- gline, Pontassieve e San Casciano. Ciascuna USCA ha 1 medico solo in servizio sulle 12 ore, più, occasional- mente, qualche rinforzo . I risultati, riepilogati in Tabella I, sono, sinteticamente, i seguenti: 1. ogni USCA effettua in media circa 7 visite domiciliari al giorno. Un importante impegno, consideran- do la vastità del territorio da co- prire e che per ogni visita occorre recarsi sul posto, vestirsi e svestir- si, operazioni che richiedono da sole circa 10-15 minuti ciascuna. Da notare che per ogni paziente preso in carico è necessaria la sua registrazione e, per i casi non rico- verati, occorrono da 2 a 5 contatti telefonici ulteriori a settimana per 14-21 giorni, più la dimissione; 2. nella zona Sud-Est, l’attivazione del binomio medico di medicina generale - USCA, in un periodo di epidemia attiva quale quello at- tuale, limita i ricoveri ospedalieri a 1/10 dei malati che ricevono una visita domiciliare USCA (Tabel- la I, Figura 2); 3. l’andamento del Key Performan- ce Indicator relativo alla qualità del servizio erogato nelle ultime la risorsa “medico USCA” per unità di prodotto (UDP). Al momento abbia- mo considerato come unità di prodot- to la visita domiciliare, sviluppando così un rozzo indicatore di “minuti per visita domiciliare” comprensivi anche della presa in carico, dei controlli tele- fonici e delle operazioni di dimissione. L’indicatore include orientativamen- te: una visita e da 3 a 10 telefonate per caso, inclusive di 8/22 registrazioni sui sistemi di reporting . Presumibilmente un’unità di prodot- to più adatta potrebbe essere il nume- ro di casi presi in carico. Per questo è necessaria però un’analisi più appro- fondita, al momento non disponibile. Allargando il concetto di risorsa anche al personale infermieristico, agli scari- chi di magazzino e alle prestazioni in- termedie, sarebbe poi possibile impo- stare una vera analisi dei costi USCA, assoluti e per unità di prodotto (tecni- ca del time-driven ABC). Un aspetto molto interessante dell’in- dicatore di efficienza è che è in con- trotendenza con quello di qualità (per questo motivo abbiamo ritenuto ne- cessario mostrare in questa sede an- che un Key Performance Indicator di efficienza nonostante sia ancora rozzo e chiaramente, al momento, in fase iniziale di sviluppo). Adoperare solo l’uno o solo l’altro indicatore consen- tirebbe comportamenti opportunistici quali: massimizzare il Key Performan- ce Indicator di qualità impiegando una quantità straordinaria di risorse oppure minimizzare il costo a discapi- to della qualità. L’utilizzo contempo- raneo di entrambi i Key Performance Indicators garantisce la qualità del servizio unitamente al miglior utilizzo possibile delle risorse. Se poi si indi- contenimento dell’epidemia, perché spesso significa che in quella zona la malattia è particolarmente virulenta e richiede un aggiustamento delle risorse messe in campo o strategie supplementari di intervento. Indicatori di processo, utili per risali- re alle motivazioni del malfunziona- mento del binomio, possono essere: il numero di attivazioni/abitanti o il numero di attivazioni/assistiti per ogni singolo medico di medicina generale oppure anche il numero di rinviati a domicilio dal DEA/attivazioni USCA. Indicatori assoluti per unità di tempo che possono essere utili sono: nume- ro di attivazioni, numero di casi in carico, cadenza dei follow-up , risor- se dedicate per USCA, intervallo tra presa in carico e visita. Il controllo di qualità deve sempre es- sere accompagnato dalla registrazione di episodi occasionali talmente gravi da richiedere una revisione delle pro- cedure. Queste situazioni vanno sotto il nome di eventi sentinella . Evento sentinella per le USCA può essere il decesso a domicilio, o entro 24 ore dal ricovero, di un paziente preso in cari- co dall’USCA più di 3 giorni prima. In quanto lo scopo del binomio è tratta- re a casa i casi lievi e di ospedalizzare precocemente i malati gravi, il man- cato riconoscimento tempestivo cui consegue un decesso precoce è una eventualità non ammissibile. L’evento sentinella richiede un audit clinico e una revisione delle regole di ingaggio/ gestione e/o delle risorse disponibili. Studio per lo sviluppo di un indicatore di efficienza per le USCA Dai dati in nostro possesso siamo in grado di valutare solo il consumo del- Periodo Visite Ricoveri % ricoveri Visite/USCA Ricoveri/USCA 1-7 novembre 140 13 9,29% 46,67 4,33 8-14 novembre 164 17 10,37% 54,67 5,67 15-21 novembre 136 11 8,09% 45,33 3,67 22-28 novembre 106 7 6,60% 35,33 2,33 Totale 546 48 8,79% 182,00 16,00 Media Deviazione standard (ds) 136,5 12 45,50 4,00 23,798 4,163 7,933 1,388 Tabella I – L’attività delle 3 USCA della zona fiorentina Sud-Est nel periodo 1-28 novembre, USL Toscana-Centro.
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