Toscana Medica - Agosto-Settembre 2021

6 / 2021 T OSCANA M EDICA 18 testatina opinio i a confronto TOSCANA MEDICA - Parliamo di dia- lisi peritoneale: come funziona, indi- cazioni e vantaggi/svantaggi. BENEDETTI - Il trattamento dialitico è un processo di depurazione del sangue che ha lo scopo di allontanare dall’or- ganismo le tossine uremiche in modo da far scomparire per quanto possibile le manifestazioni cliniche che possono interessare vari organi e apparati. dialisi) o peritoneale. A queste opzio- ni si deve però aggiungere anche la possibilità di continuare il trattamento conservativo ottimizzando al massimo la terapia dietetica ed eventualmente ricorrendo a una stretta collaborazio- ne con le strutture di Cure Palliative, soprattutto nei grandi anziani e nei soggetti estremamente fragili nei qua- li il ricorso alla dialisi potrebbe addi- rittura accelerare l’ exitus . RUSSO - La malattia renale cronica colpisce circa il 10% della popolazio- ne mondiale e in Italia la prevalenza è di circa il 6-7% della popolazione adulta. L’insufficienza renale cronica (IRC), definita come una velocità di filtrazione glomerulare minore di 60 ml/minuto, si riscontra in circa il 3% della popolazione. La malattie in gra- do di provocare IRC sono numerose e possono essere primitive e sistemiche; tra queste ultime le più importanti sono il diabete mellito e l’ipertensio- ne arteriosa. Attualmente ci sono in Italia circa 42.000 pazienti in emodia- lisi, 4.500 in dialisi peritoneale e oltre 27.000 con trapianto di rene. Il costo delle cure destinate a questi soggetti è molto significativo e si avvicina a circa il 2% della spesa sanitaria totale, per un ammontare annuo oscillante tra 2 e 2,5 miliardi di Euro. TOSCANA MEDICA - Inquadriamo la malattia renale cronica (MRC) e il- lustriamo le opzioni di cura a oggi disponibili. MICHELASSI - La malattia renale cro- nica (MRC) è definita da un’alterata funzione renale, evidenziata da un diminuito filtrato glomerulare, e/o da un danno strutturale del rene, dimostrato da opportune tecniche di imaging o da un alterato esame delle urine persistente per oltre tre mesi. La combinazione dei valori di filtrato glomerulare stimato (valuta- bile con varie equazioni delle quali oggi la CKD-EPI è considerata ge- neralmente la più attendibile) e di albuminuria permette di classificare la malattia renale cronica in stadi di progressiva gravità con la quale au- mentano progressivamente non solo il rischio di un ulteriore peggiora- mento funzionale renale fino alla ne- cessità di un trattamento sostitutivo ma anche quello di morbilità/mor- talità cardiovascolare e di morte per tutte le cause. Le strategie di cura per chi raggiunge lo stato terminale della malattia re- nale cronica sono il trapianto renale (opzione evidentemente migliore) da donatore vivente o cadavere e il tratta- mento dialitico, extracorporeo (emo- Dialisi peritoneale: oggi il paziente si segue da remoto a cura di Simone Pancani Elisabetta Alti Medico di medicina generale a Firenze, Direttore Dipartimento di Medicina Generale ASL Toscana Centro Ileana Benedetti Infermiera ASL Toscana Centro Gianfranco Gensini Direttore Scientifico IRRCS MultiMedica Sesto San Giovanni, già Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze Stefano Michelassi Nefrologo SOC Nefrologia e Dialisi Firenze 2, responsabile Day Service Malattia Renale Cronica e Dialisi Peritoneale Roberto Russo Consigliere dell’Ordine dei Medici della Provincia di Bari. Coordinatore del Gruppo di Progetto sulla Dialisi Peritoneale, Società Italiana di Nefrologia

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