Toscana Medica - Agosto-Settembre 2021

T OSCANA M EDICA 6 / 2021 23 testatina opinioni a confronto Il futuro è adesso operativo (dotato anche di funziona- lità multilingue), all’efficacia della programmazione delle sedute e alla facilità di lettura dei dati protetti con efficacia sul web e resi agevolmente disponibili su pc o smartphone . I pazienti hanno molto apprezzato la facilità della gestione da remoto della programmazione online dei differenti programmi dialitici personalizzati e nessuno di loro ha chiesto l’interruzio- ne del processo di telemonitoraggio. La teledialisi ha inoltre permesso ad alcuni pazienti di mantenere la meto- dica di dialisi peritoneale automatiz- zata anche durante particolari ricoveri specialistici (anche in ospedali fuori dalla Toscana), evitando così di dover cambiare modalità dialitica o addirit- tura essere costretti a ricorrere all’e- modialisi. Il controllo a distanza delle proce- dure dialitiche può essere potenzia- to con l’acquisizione di dati biofisici e biochimici (peso corporeo, pres- sione arteriosa, glicemia, saturazio- ne del sangue) da parte di dispositi- vi dotati di tecnologia bluetooth che trasferiscono i dati a una centralina in grado di inviarli ad apposite piat- taforme cloud alle quali ha accesso il personale sanitario che, dopo aver- li valutati, contatta il paziente per suggerire gli interventi da mettere in pratica. guata conoscenza tecnologica, prepa- razione e formazione continue basa- te sui più aggiornati modelli di best practice anche in campo informatico, costante attenzione alla tutela della privacy degli assistiti. La videodialisi, metodica utilizzabile anche da persone senza una specifica competenza tecnologica, permette di individuare e correggere in tempo re- ale errori di esecuzione della tecnica e problemi clinici eventualmente insor- ti, garantisce la riduzione dei ricoveri in ospedale, favorisce l’ empowerment dei pazienti nella gestione della pro- pria malattia, riducendo contestual- mente il carico di impegno richiesto ai familiari. Il Centro di Dialisi Peritoneale dell’Ospedale Santa Maria Annun- ziata di Firenze gestisce il processo di teledialisi impiegando la piattaforma di gestione remota Sharesource in as- sociazione con la macchina per dialisi peritoneale automatizzata Homechoi- ce Claria . Dal giugno 2017 al settembre 2019 sono stati arruolati 45 pazienti in diali- si peritoneale automatizzata che han- no firmato il necessario consenso alla metodica. Il gradimento del personale sanitario coinvolto nel progetto (3 infermie- ri e 2 medici) è stato ottimale grazie alla semplicità di gestione del sistema ce e la cura delle eventuali complican- ze del trattamento dialitico appaiono di fondamentale importanza e pos- sono essere raggiunti solo attraverso l’addestramento personalizzato, i con- trolli periodici in ospedale e le visite domiciliari in presenza che potrebbe- ro almeno in parte essere sostituite da quelle virtuali della videodialisi. In particolare per i pazienti in dialisi peritoneale automatizzata la telediali- si rappresenta un progresso tecnolo- gico di elevato valore predittivo per l’insorgenza di eventuali complicanze in quanto permette di valutare imme- diatamente durante le 24 ore succes- sive al trattamento dialitico l’aderenza e la compliance terapeutica da parte del paziente, eventualmente permet- tendo al nefrologo di mettere in atto i necessari aggiustamenti. Questa particolare attenzione al con- trollo dell’andamento dialitico rende i pazienti fiduciosi nei confronti della terapia domiciliare e migliora la rela- zione/comunicazione con il persona- le di assistenza. Paziente, familiare e professionista vengono infatti posti al centro di un rapporto unico e privi- legiato basato sulla fiducia reciproca strutturato all’interno della casa dove il malato è abituato a vivere. Ovviamente il telemonitoraggio in- fermieristico del processo dialitico richiede da parte dell’operatore ade- Lo sviluppo della tecnologia delle comunicazioni ha permesso di imple- mentarne l’uso anche in area nefrolo- gica. Infatti, mediante la telemedicina è possibile gestire pazienti in tratta- mento dialitico, in particolare dialisi e dialisi extracorporea domiciliare, al proprio domicilio. Con questa meto- dologia è possibile quindi ridurre gli accessi in ospedale per le visite perio- diche (un paziente in dialisi domici- liare esegue normalmente una visita ogni mese o ogni 5 settimane, con la telemedicina possiamo fare una visi- ta ogni 3 mesi oppure ogni 10 setti- mane). In un programma ben gestito di integrazione dei dati di laborato- rio con la cartella clinica, possiamo monitorare a distanza il dializzato, modificare rapidamente il program- ma della seduta dialitica, richiedere accertamenti emato-chimici urgenti. Inoltre possiamo acquisire importanti elementi clinici utilizzndo la teleca- mera che consente il contatto visivo con il paziente (o il caregiver ). Siamo in grado infatti di valutare la presen- za/assenza di edemi periferici, lo stato dell’emergenza del catetere perito- neale, l’aspetto del liquido peritone- ale nel caso di sospetto di peritonite. Questi sono solo alcuni esempi della potenzialità della telemedicina nella gestione del dializzato, uno strumento che permette quindi anche di ridurre accessi urgenti del paziente al reparto per problematiche cliniche. Ovvia- mente il tempo di contatto fra medi- co e familiare non cambia (che il pa- Si ringrazia Baxter S.p.A. per aver contribuito alla pubblicazione

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