Toscana Medica - Agosto-Settembre 2021

6/2021 T OSCANA M EDICA 30 testatina quali à e professione delle interferenze e delle interruzio- ni inappropriate ecc. Procrastinazione: le conseguenze negative dell’abitudine a rimandare La tendenza sistematica a rimandare attività programmate può essere un attributo della persona o dell’intera organizzazione. Nel prossimo articolo tratteremo alcune tecniche per evita- re la procrastinazione a livello di sin- golo professionista, ma è necessario considerare che a livello macro-or- ganizzativo la procrastinazione può portare a conseguenze disastrose. In Tabella I sono riportati alcuni esempi di procrastinazione disfunzionale in Sanità: un approccio proattivo rap- presenta in questi casi la strategia di time management più idonea. In conclusione, un approccio sistemi- co al time management può essere uno dei collanti fondamentali tra tutte le componenti di quel complesso mondo che è la Sanità: pazienti, familiari, ope- ratori sanitari, manager , amministrativi potrebbero trovare in quest’area un ri- levante punto di incontro, di approfon- dimento e, infine, di sintesi. marcello.montomoli@uslsudest.toscana.it Time management nelle riunioni aziendali Nel mondo aziendale, e quello sa- nitario non fa eccezione, le riunioni sono il più frequente strumento or- ganizzativo del lavoro. Le riunioni sono pertanto una parte fondamen- tale della vita lavorativa, il tempo di riunione è lavoro (ed ha un costo), tuttavia le riunioni possono essere un’arma a doppio taglio: da elemento irrinunciabile del lavoro di squadra, possono talvolta diventare una perdi- ta di tempo capace solo di esaltare i difetti dei singoli (protagonismo, liti- giosità, invidia, rancori ecc.). Proprio la rilevanza di quest’area rende indi- spensabile l’applicazione di principi e strategie di time management . La produttività (o l’improduttività) del- le riunioni di lavoro può essere no- tevolmente incrementata ricorrendo ai migliori standard organizzativi: chiara definizione degli obiettivi del- la riunione, dettagliati in un ordine del giorno corredato di cronopro- gramma della riunione; allestimento tempestivo della logistica, delle tec- nologie e dei materiali di supporto alla riunione; elevate skill di mode- razione e di verbalizzazione; blocco verranno fornite? In quali spazi riser- vati all’apprendimento e alla comuni- cazione? In quali tempi e con quanto tempo di apprendimento riservato al paziente e ai suoi familiari? Proba- bilmente uno dei limiti metodologici degli attuali PDTA è proprio un certo sbilanciamento tra la componente di evidence-based practice e la compo- nente di interpersonal practice . In re- altà questo dualismo è artificioso: le due dimensioni non sono antitetiche, sono assolutamente complementari! Time management nelle relazioni di assistenza e cura Aree particolarmente rilevanti del time management clinico sono quel- le dei processi di assistenza e cura medico-infermieristici. In questi ambiti l’allocazione del tempo deve prevedere anche il tempo di rela- zione, il tempo dedicato alla comu- nicazione e alla narrazione appro- priata. Assistenza e cura prevedono un investimento di tempo per atti- vità “tecniche” e, parimenti, hanno bisogno di tempo per le relazioni interpersonali. La Sanità non può esser pensata come un’impersonale catena di montaggio: vi è un impe- rativo etico e morale in tutti i codici deontologici delle professioni sanita- rie che fa identificare chiaramente il tempo dedicato alla relazione e alla comunicazione come componente irrinunciabile della professionalità. Questi concetti rimangono validi persino nel contesto delle emergen- ze, laddove, pur essendo ovviamente preminente la componente kronos del tempo, esiste uno specifico spa- zio di relazione e comunicazione. • Rimandare ristrutturazioni edilizie essenzali • Rimandare interventi di risk-management • Rimandare investimenti in innovazioni e tecnologie essenziali • Rimandare conversazioni difficili • Gestire le liste di attesa in modo non dipendente da fattori di rilevanza clinica e appropriatezza • Rimandare la gestione costruttiva dei conflitti • Rimandare ristrutturazioni organizzative essenziali • Rimandare eventi formativi e di aggiornamento professionale essenziali Tabella I – Esempi di aree di procrastinazione disfunzionale in Sanità. UN RINGRAZIAMENTO A seguito della recente assegnazione del Fiorino d’oro quale (giusto) riconoscimento ai soli medici pensionati rientrati in servizio per effettuare le vaccinazioni nell’hub del Mandela Forum, io vorrei ringraziare personalmente i medici toscani pensionati che hanno risposto all’appello della protezione civile nel marzo 2020 e sono rientrati al lavoro quando il rischio personale era grande, per operare nelle USCA e nei reparti COVID, servizi dove il pericolo di ammalarsi è elevato. A tutti costoro che, nel silenzio della politica e delle istituzioni ufficiali, hanno dimostrato e continuano a dimostrare coi fatti la loro etica civica e professionale, vada almeno il mio plauso e la mia riconoscenza di medico, di cittadino e di consigliere regionale della scorsa legislatura (quella della prima ondata, quando i professionisti sanitari lavoravano anche a mani nude e volto scoperto perché non sempre c’erano i DPI). Andrea Quartini

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