Toscana Medica - Agosto-Settembre 2021
6/2021 T OSCANA M EDICA 36 testatina quali à e professione e fisici. Sempre con l’ausilio di un operatore di pet therapy , formato in un percorso accreditato a livello istituzionale e capace di operare e agire nella relazione di aiuto, l’a- nimale diventa un mediatore emo- zionale: aiuta a conoscere l’impor- tanza del linguaggio non verbale, attraverso le carezze e le coccole allontana i pensieri ruminanti in- vasivi, dona stimoli nei sensi e nel- le relazioni. È una presenza che distrae, fa sorridere, rilassa, stimo- la a movimenti fisici spontanei o finalizzati. Non esiste un cane giusto per ogni reparto o ogni patologia, il cane viene scelto fin da piccolo in base al percorso da fare in ospedale. In un reparto oncologico, dove si vive un blocco delle emozioni, ser- ve un cane con calma, leggerezza, contenimento emotivo: promuove emozioni positive e di tranquilli- tà. In una rianimazione - terapia intensiva con paziente allettato, è necessario rompere uno schema di quotidianità sempre uguale: un animale grande colpisce l’attenzio- ne. A livello di razza, i retrievers sono tra i più adatti: per istinto hanno l’entusiasmo nella collabo- razione. Anche i cani piccoli (me- ticci) sono molto utili in determi- nati ambiti: possono stare sulle gambe di un paziente durante una visita riducendo il suo stress op- pure salire sui letti di chi non può alzarsi. Tra le specie idonee agli Interven- ti Assistiti con gli Animali ci sono anche i cavalli, gli asini, i conigli e i gatti. In ospedale è più facile introdurre un cane, ma a seconda dell’animale inserito nel progetto, si hanno leve motivazionali diverse. Tutto è programmato nell’ équipe di cui fanno parte un responsabile di progetto, un referente d’inter- vento, un coadiutore dell’animale e un veterinario esperto in Interventi Assistiti con gli Animali, col coin- volgimento di medici di varie spe- cializzazioni, psichiatri, psicologi, educatori, riabilitatori e un costante monitoraggio dell’impatto animale/ umano. Giulia Righi - Archivio AOU Meyer Giulia Righi - Archivio AOU Meyer
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