Toscana Medica - Agosto-Settembre 2021
T OSCANA M EDICA 6 / 2021 37 testatina qualità e prof sio e ziale serbatoio per microrganismi antibiotico-resistenti, che possono essere introdotti nelle strutture sa- nitarie. Le zoonosi inverse, cioè le infezioni che gli animali contrag- gono dagli uomini, meritano una crescente attenzione nell’attuazio- ne degli Interventi Assistiti con gli Animali a qualsiasi livello e sono oggetto di studi a livello internazio- nale. Una revisione sistematica del 2014 ha dimostrato come le malat- tie trasmesse dall’uomo all’animale siano in costante aumento e inclu- dono soprattutto MRSA ( Methicil- lin-Resistant Staphylococcus Au- reus ) e il virus dell’Influenza A. Gli animali da compagnia coinvolti da questo fenomeno nelle pubblica- zioni scientifiche alla base del lavo- ro citato costituivano il 23%. antropozoa @gmail.com delle Linee Guida del Center for Disease Control and Prevention di Atlanta (USA) nel 2003 e di quelle nazionali del 2015, che sono anche molto dettagliate sulla salute fisica e mentale dell’animale in stretta collaborazione col veterinario re- ferente. Il movimento One Health (che si sta allargando a livello internaziona- le) prende in forte considerazione il legame tra la salute degli esseri umani e quella degli animali e degli ecosistemi. Promuove l’applicazio- ne di un approccio collaborativo, multidisciplinare, intersettoriale e coordinato per affrontare i rischi potenziali o già esistenti. Nell’am- bito degli Interventi Assistiti con gli Animali, occorre prendere in considerazione la possibilità di tra- smissione di microrganismi patoge- ni dall’animale all’uomo, ma anche viceversa: il cane può diventare vit- tima di infezioni contratte dall’es- sere umano e costituire un poten- Gli interventi assistiti però non sono una panacea per tutto: possono avere effetti controindicati sia sul- la persona sia sull’animale, come la riattivazione di vissuti emotivi che, se non ben compensati ed elaborati dal clinico, possono aggravare aspet- ti umorali e relazionali. Per il cane poi l’impegno psicofisico è notevole: va costantemente controllato sia a livello clinico attraverso esami spe- cifici sullo stress, come le indagini veterinarie sul cortisolo, che a livel- lo comportamentale. Anche nello svolgimento della pet therapy la gestione del rischio è indispensabile per garantire la si- curezza igienico-sanitaria negli ospedali. Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano un grave problema e studi interna- zionali confermano che è impossi- bile eliminarne completamente il rischio, tanto che questo aspetto è al centro di valutazioni ed elabo- razioni da oltre vent’anni, oggetto Giulia Righi - Archivio AOU Meyer
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