Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021

T OSCANA M EDICA 5 / 2021 15 testatina qualità e prof sio e “Perciò nessuno deve scambiare questo comunissimo assenso popolare per argomento della verità perché ascolteremmo quali esperienze e dimostrazioni inducano altri pochi a credere il contrario e troveremo questi essere persuasi da saldissime ragioni e quelli da semplicissime apparenze e riscontri vani e ridicoli” Galileo Galilei, Lettera a Cristina Di Lorenza il COVID-19, l’obbligo sembra al mo- mento sconsigliato, vuoi per la penu- ria di fiale – che lo renderebbe paradossale – vuoi perché a pre- occupare, più che la vaccine he- sitancy , è semmai un eccesso di domanda rispetto all’offerta. È poi definitivamente dimostrata l’idoneità di questi farmaci a in- terrompere la catena dei contagi. Tuttavia, pur se la vaccinazione servisse soltanto a evitare la ma- lattia dei vaccinati, essa rimedie- rebbe (come già fortunatamen- te sta rimediando) all’abnorme pressione sui servizi sanitari, contribuendo egualmente alla tutela della salute collettiva: in situazioni assai meno emergenziali ar- gomenti analoghi sono già stati spesi, dalla Corte, per ritenere legittimi altri doveri di autoprotezione, come quelli relativi all’uso del casco o delle cintu- re di sicurezza. L’immunizzazione è ancora più faci- le da imporre a coloro che esercitano professioni sanitarie, comportanti un incremento significativo del rischio di contagio passivo e attivo, rispet- to ai soggetti deboli affidati alle loro cure. In simili ipotesi, d’altronde, più che un obbligo si configura un onere: l’adempimento è una condi- zione necessaria per l’esercizio di certe attività, da cui agevolmente ci si può sottrarre semplicemente de- cidendo di fare altro. A parte alcune questioni di dettaglio, bene ha fatto il Governo, dunque, a provvedere in tal senso, con un decreto-legge de- stinato a essere convertito in legge, in conformità a quanto richiesto dall’articolo 32, com- ma 2 (art. 4 decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44). In conclusione, tocca accorger- si, bon gré mal gré, dei limiti del tralatizio principio liberale in nome del quale sinora ab- biamo combattuto – anche per depurare la relazione terapeuti- ca da ogni incrostazione pater- nalistica –, stando al quale “la libertà dell’uno trova un limite soltanto nella libertà dell’altro”. S’impone una variazione sul tema: poiché pretendi, dalla società, la tutela del tuo diritto, devi contri- buire all’eguale tutela dell’eguale di- ritto altrui, limitando entro lo stretto necessario qualche libertà, così come gli altri fanno per te. Fiat solidaritas ne pereat mundus . antonio.vallini@unipi.it 3.173 i morti per incidente stradale nel 2019, 55,2 per milione di abitanti. 1 caso di grave reazione avversa (la cosiddetta PIVT o simili) ogni milione di inoculazione di vaccino (quelli a supporto virale) di cui una donna deceduta in America, una in Germania. Nessuna migliore dimostrazione delle teorie di Daniel Kanheman sulle motivazioni emotive delle decisioni umane. Altresì è difficile che chi governa decida senza tener conto dell’immaginario collettivo. La razionalità scientifica deve ancora fare un bel tratto di strada per conquistare il senso comune, se mai ci riuscirà. A. P.

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