Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021
5/2021 T OSCANA M EDICA 20 testatina quali à e professione in base all’ultimo monitoraggio del 10 maggio siamo scesi a 76. Un risultato che è frutto in prima battuta delle disposizioni regionali decise in autunno, con cui abbia- mo puntato a favorire la massima separazione tra gli ospiti negativi e quelli positivi e a migliorare la pre- sa in carico di questi ultimi da parte delle Asl di competenza. A fare la differenza poi ha concor- so soprattutto l’avanzamento della campagna vaccinale avviata tra gli ospiti delle RSA, a cui è stata data la priorità appena il vaccino Pfizer è stato disponibile – il 27 dicembre – e di cui si sta completando la som- ministrazione dei richiami. Tra le criticità che abbiamo dovuto affrontare c’è stata inoltre quella dei casi che si sono sviluppati tra gli operatori. Anche questi sono oggi in rapida diminuzione, grazie alle vaccinazioni del personale, ma soprattutto grazie a un’aumentata sensibilità e attenzione nei con- fronti della pericolosità del virus e a una opportuna formazione. A questo proposito, uno studio recente, dedicato proprio alla ge- stione della pandemia nelle RSA toscane e curato dall’Istituto di ma- nagement della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ci mostra che le RSA – così come del resto tutti noi – non erano preparate a una pande- mia. La maggioranza delle struttu- re ha, infatti, affrontato inizialmen- te il COVID senza un piano per la gestione di influenze pandemiche, messo a punto via via che l’emer- genza cresceva. Un piano di riorganizzazione “sicurezza e affetto” Come istituzione regionale e come assessore competente per le RSA è proprio sul piano organizzativo che ci siamo concentrati in autunno, nel pieno della cosiddetta seconda ondata. A novembre abbiamo infat- ti varato delle disposizioni che ho definito più volte “Piano sicurezza e affetto”. Sono queste le due parole che ci hanno guidati nel definire le impor- tanti misure volte a proteggere e a prenderci cura dei nostri anziani. Sicurezza, innanzitutto Il primo obiettivo, quello della sicu- rezza, è stato orientato a ridurre il più possibile i contagi tra gli ospiti delle strutture residenziali e tra le operatrici e gli operatori che da mesi erano sottoposti a un grande stress . La massima e tempestiva separa- zione tra gli ospiti positivi e quel- li negativi è stata determinante. In ogni Asl sono state individua- te strutture da convertire in RSA Total COVID , nelle quali è stato aggiunto personale sanitario Asl e dove sono stati assistiti gli ospiti positivi che non necessitavano di essere ricoverati in ospedale. Le RSA, in grado di attuare percorsi separati al proprio interno, hanno continuato a operare in modali- tà mista COVID/No-COVID, ma sempre con il supporto del perso- nale sanitario regionale. È stata importante anche la defini- zione di una modalità di gestione dei positivi , affidata al personale di nuove USCA dedicate, insieme al medico di famiglia, agli specialisti dei gruppi territoriali e alle unità di crisi aziendali. Insomma, sono state date disposi- “Buongiorno carissimi. Questa forzata clausura mi porta a pensieri e riflessioni non confortanti. Penso ai tanti conoscenti che stanno attraversando momenti di ansia, difficoltà e con la prospettiva che il futuro sarà peggiore come, ad esempio, alle 5 donne che avevano un contratto stagionale con il residence di cui 2 separate con i figli a carico. La frase ‘andrà tutto bene’ 30 giorni fa mi esaltava, ora invece mi graffia l’anima. Voglio credere, da laico, che questa Pasqua sia di rinascita, di riscoperta del senso di comunità” Giorgio, Graffiti , 2020 Nelle RSA tra sicurezza e affetto di Serena Spinelli La scienza è una infrastruttura della democrazia Ezio Mauro, Riparte l’Italia, 23/03/1921 Serena Spinelli Assessora Politiche Sociali, Edilizia Residenziale e Cooperazione Internazionale Regione Toscana Le Residenze Sanitarie Assistite (RSA) hanno sicuramente rap- presentato anche in Toscana uno dei fronti più difficili nella lotta al COVID-19. Basti pensare che tra la fine di novembre e l’inizio di di- cembre 2020 siamo arrivati ad ave- re quasi duemila anziani positivi nelle nostre 324 residenze, mentre
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