Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021
5/2021 T OSCANA M EDICA 24 testatina quali à e professione una delle aree italiane più colpite dalla pandemia, ma al contempo una di quelle in cui si è osservato il più proficuo sforzo di gestione dell’emergenza sanitaria da parte delle istituzioni. In questo quadro, l’unità mobile “Un camper per i diritti”, in particolare, ha avuto sin dalle prime fasi della pandemia un ruolo attivo e cruciale nell’assi- stenza alle persone che vivono in condizioni di precarietà abitativa presso stazioni ferroviarie, inse- diamenti precari, edifici occupati e che spesso sono prive di un medico di base e impossibilitate ad accede- re a percorsi di cura e di preven- zione. Nel 2020 la clinica mobile ha raggiunto circa 500 persone, nella maggior parte dei casi uomi- ni di origine straniera di età com- presa tra i 20 e i 35 anni. MEDU ha assunto un ruolo centrale in diverse azioni, quali la diffusione capillare di informazioni aggiorna- te e scientificamente validate sul- la malattia, nelle principali lingue veicolari; la fornitura capillare di dispositivi di protezione individua- le (mascherine, gel antisettico); il costante monitoraggio epidemio- logico sia diretto (presso gli inse- diamenti raggiunti) che da remoto (garantendo una disponibilità tele- fonica h24); il coordinamento con le ASL e con i servizi di emergenza territoriale per la presa in carico e l’esecuzione dei tamponi nasofa- ringei; la gestione dei rapporti con gli alberghi sanitari e con le USCA per i pazienti in isolamento; il sup- porto sanitario e psicologico ai pa- zienti risultati positivi. Il contesto pandemico ha imposto all’attività della clinica mobile un riadattamento dal punto di vista logistico e organizzativo. Laddove le visite mediche erano tradizional- mente svolte a bordo del camper, infatti, la necessità di rispettare il distanziamento interpersonale ha richiesto il reperimento di dispo- sitivi di protezione individuale per i volontari e per i beneficiari del progetto (tute, calzari, mascherine, guanti, occhiali di protezione, gel antisettico), l’allestimento di un’u- nità esterna dinamica e facilmente igienizzabile con tavolino, lettino e paravento per lo svolgimento delle visite nonché la creazione di proto- colli per l’impiego oculato e sicuro delle risorse. Le attività del team medico-sociale di MEDU sono sta- te così svolte senza compromettere la qualità dell’intervento, garan- tendo il massimo beneficio per i beneficiari e al contempo la massi- ma sicurezza del personale volon- tario. Le visite mediche prevedono la misurazione della temperatura corporea e l’indagine anamnestica focalizzata sui sintomi di infezione da SARS-CoV-2, oltre che ogni al- tra valutazione necessaria caso per caso in relazione al problema di sa- lute di ciascun paziente. Attraverso l’attività di MEDU, decine di pa- zienti con sintomatologia suggesti- va per infezione da SARS-CoV-2 hanno ricevuto prima assistenza medica, hanno potuto effettuare il tampone nasofaringeo e accedere alle cure del caso. Per comprendere a fondo l’impatto della pandemia sulla popolazione raggiunta da MEDU, è necessario operare una distinzione tra la pri- ma ondata dell’epidemia, tra marzo Una doppia epidemia, COVID ed esclusione sociale per MEDU Marco Zanchetta Durante l’emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del virus COVID-19, Medici per i Di- ritti Umani (MEDU) ha portato avanti le consuete azioni di cura e testimonianza sul territorio to- scano, integrandole con un inter- vento specifico volto a supportare le autorità sanitarie locali nelle azioni di screening per la preven- zione e il contenimento del virus presso le persone senza dimora o che vivono in insediamenti infor- mali. I progetti implementati da MEDU in Toscana sono i seguenti: “Un camper per i diritti” (clinica mobile di prima assistenza sanita- ria e orientamento ai servizi per la popolazione senza fissa dimora delle città di Firenze e Prato), il consultorio “Persefone” (servizio di supporto medico-psicologico e psico-sociale alle donne migranti vittime di tortura, trattamenti inu- mani e degradanti o tratta, in colla- borazione con Asl Toscana Centro, Cooperativa CAT e Associazione Progetto Arcobaleno) e infine il progetto “La salute si fa in strada” ( équipe multidisciplinare che for- nisce assistenza medico-psicologi- ca e psico-sociale ai migranti con disagio psichico e alle persone che vivono in condizioni di marginalità sociale). Tratti comuni e distinti- vi delle diverse progettualità sono l’approccio di prossimità e a bassa soglia e l’ottica di sussidiarietà con il sistema sanitario pubblico, con l’obiettivo di promuovere l’accesso alle cure dei gruppi di popolazione più vulnerabili e al contempo for- nire alle istituzioni socio-sanitarie locali e nazionali strumenti e cono- scenze utili per affrontare in modo efficace il problema dell’esclusione sanitaria delle persone in condizio- ni di marginalità sociale . L’area metropolitana fiorentina è Medici per i Diritti Umani Per info: www.mediciperidirittiumani.org 3351853361
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