Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021

5/2021 T OSCANA M EDICA 26 testatina quali à e professione ca. Anche per i pochi che vivono una situazione relativamente sta- bile, tuttavia, il prolungato isola- mento e l’inattività hanno acuito il disagio preesistente, alimentando vissuti di solitudine, impotenza, incertezza, paura e perdita di con- trollo sulla propria vita. Per molte persone in questo periodo MEDU ha rappresentato l’unico punto di riferimento sia per la tutela della salute che per le problematiche di carattere sociale. co-firenze@mediciperidirittiumani.org diminuzione delle già scarse pro- spettive di integrazione e un au- mento del rischio di marginalità . I vissuti più comuni associati alla pandemia sono stati e sono la riat- tivazione di paure e ricordi relativi a episodi traumatici del passato, il timore per l’incolumità dei fami- liari rimasti nei paesi d’origine e, soprattutto, la preoccupazione per il futuro. Alcuni pazienti, infatti, hanno perso il proprio impiego o dovuto ridurre drasticamente le ore di lavoro, trovandosi in condi- zioni di grave precarietà economi- In Italia le persone, nell’ambito della “fragilità sociale”, rischiano di essere escluse: circa 500.000 immigrati senza permesso di soggiorno, senza documenti o con documenti non riconosciuti, anche se in possesso del codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) dato loro per l’accesso alla sanità o, per i comunitari non in regola ammini- strativamente, difficilissimi da quantificare, della tessera ENI (Europeo Non Iscritto); ci sono gli stranieri, poco più di 200.000, che hanno fatto domanda di regolarizzazione, ci sono circa 78.000 immigrati accolti in strutture d’acco- glienza governative e locali, ci sono i minori stranieri non accompagnati, le persone vittime di tratta, accolte in speci- fiche strutture, e ancora molti rom, sinti e caminanti che vivono in campi di fortuna o decine di migliaia di persone, italiane e straniere, presenti in insediamenti informali, ghetti, palazzi occupati. E infine ci sono i senza dimora, italiani e stranieri, che popolano spesso angoli anonimi delle grandi città, le stazioni ferroviarie e le hall o i giardinetti degli ospedali, i parchi pubblici non chiusi di notte, le tettoie non presidiate. L’AIFA ha diffuso questi chiarimenti ma a oggi l’applicazione è alquanto aleatoria: FAQ 7. Saranno vaccinati soltanto i cittadini italiani? Secondo lo schema di priorità definito nel Piano vaccini saranno vaccinate tutte le persone presenti sul territorio italiano, residenti, con o senza permesso di soggiorno ai sensi dell’ar- ticolo 35 del testo unico sull’immigrazione . FAQ 9. Che documenti sono richiesti per effettuare la vaccinazione alle persone (italiane e straniere) in condizioni di fragilità sociale? Sulla base di quanto sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana e di quanto previsto dall’arti- colo 35 del Testo Unico sull’immigrazione, può essere accettato: un qualsiasi documento (non necessariamente in corso di validità) che riporti l’identità della persona da vaccinare e/o tessera sanitaria - TEAM (Tessera Europea Assicurazio- ne Malattia) - Codice STP - Codice ENI. In mancanza di un qualsiasi documento verranno registrati i dati anagrafici dichiarati dalla persona e l’indicazione di un eventuale ente-struttura-associazione di riferimento . Da “Salute Internazionale” 28.03.21 si fa in strada” e “Persefone”, so- pra descritti. L’intervento viene attivato su segnalazione di soggetti privati, della stessa clinica mobi- le di MEDU, delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale di Firenze e Livorno, dei CAS, del sistema di accoglienza SAI e del- le Associazioni del Terzo Settore operanti a vario titolo con i mi- granti. L’inizio della pandemia ha comportato per molte delle persone assistite un drastico peggioramen- to delle condizioni di vita, con una “Dopo un tempo di fiducia irrazionale nel progresso e nelle capacità umane, una parte della società sta entrando in una fase di maggiore consapevolezza. Si avverte una crescente sensibilità riguardo all’ambiente e alla cura della natura e matura una sincera e dolorosa preoccupazione per ciò che sta accadendo nel nostro pianeta” Papa Francesco, Laudato si’

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