Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021
5/2021 T OSCANA M EDICA 36 testatina quali à e professione prestazioni oncologiche, la pande- mia ha sicuramente prodotto i suoi effetti anche in questo settore. Nella nostra regione la rete onco- logica ha di fatto garantito il man- tenimento della presa in carico dei pazienti, con particolare riferimen- to a quelli già in trattamento. Sono state messe in atto delle procedure volte a consentire l’accesso protetto alle strutture ospedaliere, e si sono realizzate modalità di gestione a “distanza” di alcune prestazioni. L’utilizzo della cosiddetta televisi- ta, la sinergia con il medico di me- dicina generale e con il caregiver, la delocalizzazione a domicilio di al- cune terapie e la posticipazione di procedure non urgenti hanno con- sentito di mantenere un buon livel- lo di interazione con le strutture oncologiche del nostro territorio. Possiamo dire perciò che i casi già in carico alle oncologie hanno visto un sostanziale mantenimento delle terapie non rinviabili. Più comples- se, invece, sono state le ricadute sui cittadini ancora in fase di diagnosi di un tumore. Il fermo di due mesi delle attività di screening oncologico ha sicura- mente prodotto effetti sulla dia- gnosi precoce dei tumori, fatto che, in una regione come la nostra, con alti livelli di partecipazione a que- sti interventi di sanità pubblica, ha pesato in maniera rilevante. Questi sono i numeri in termini di presun- te mancate diagnosi: • screening mammografico: 187 cancri; • screening cervicale: 201 lesioni CIN 2+; • screening colorettale: 46 cancri, 329 adenomi avanzati. Occorre però precisare che solo il 30% delle diagnosi di tumore av- viene attraverso gli screening : nella maggior parte dei casi sono gli ap- profondimenti strumentali sui sin- tomi suggestivi che producono la definizione di una neoplasia. È evidente che, nel periodo pande- mico, specie nella fase di riduzione delle attività non-COVID, l’accesso alla diagnostica è stato più diffici- le e i cittadini stessi hanno cercato di evitare l’utilizzo delle struttu- re ospedaliere. Questo aspetto ha aumentato sicuramente il numero delle mancate diagnosi, o comun- que delle diagnosi più tardive. L’ISPRO e il MES della Scuola Sant’Anna di Pisa hanno realizzato un’accurata valutazione – che sarà presentata a breve – sulle variazio- ni delle prestazioni oncologiche nel corso della pandemia. Alcu- ni dati generali consentono però di avere un quadro di riferimento significativo. Si è assistito infatti a una riduzione del 15-20% della chirurgia oncologica, a una ridu- zione analoga delle prime visite e dei codici di esenzione 48, con un sostanziale mantenimento dell’u- tilizzo di farmaci chemioterapici. Questi dati, insieme a quelli dello screening , mettono in evidenza una fondamentale salvaguardia del- la presa in carico dei pazienti con diagnosi e programma terapeutico in corso e, allo stesso tempo, una riduzione delle nuove diagnosi di tumore. Tale contesto, peraltro tra i migliori nel confronto nazio- nale, ci fa prevedere uno scenario Un dramma nel dramma: l’oncologia di Gianni Amunni, Riccardo Poli Gianni Amunni Medico Oncologo. Direttore Generale ISPRO con funzioni di Coordinamento della Rete Oncologica della Toscana Riccardo Poli Direttore Sanitario ISPRO, Firenze La pandemia COVID ha messo a dura prova la tenuta dei sistemi sa- nitari, sicuramente impreparati ad affrontare un carico così consisten- te e altrettanto imprevisto. La diffusione della malattia ha ri- guardato tutti gli strati della po- polazione, ma è stata clinicamente rilevante soprattutto tra le persone più fragili, di cui fa parte anche una quota di pazienti oncologici. Que- sti, infatti, presentano delle spe- cificità importanti: sono pazienti spesso in condizioni generali com- promesse, eseguono trattamenti che possono interferire sull’assetto immunitario e necessitano di fre- quenti accessi ospedalieri, sia per le terapie periodiche che per le diagnosi di controllo. Si tratta inol- tre di persone fortemente legate al proprio curante e alla struttura di riferimento, con una “dipendenza” che ha pochi riferimenti in altri set- tori specialistici. Nonostante ci sia stata, anche in fase di restrizione delle attività sa- nitarie programmate, la volontà di assicurare il mantenimento delle “Ci sono regole economiche che sono risultate efficaci per la crescita ma non altrettanto per lo sviluppo umano integrale. È aumentata la ricchezza ma senza equità e così ciò che accade è che nascono nuove povertà” Papa Francesco, Fratelli tutti
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