Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021
5/2021 T OSCANA M EDICA 40 testatina quali à e professione a mancare nella prima fase dell’e- mergenza, sono stati opportuna- mente pianificati, organizzati ed erogati nei mesi estivi, nei quali il virus è stato più sotto controllo? Materiali e metodi Alcuni indicatori di monitoraggio dei percorsi di cura per il diabete, per lo scompenso cardiaco e per la broncopneumopatia cronica ostrut- tiva sono stati calcolati sui primi mesi dell’anno per le corrisponden- ti coorti dei prevalenti in Toscana al primo gennaio, sia per il 2019 che per il 2020. Il confronto dei risultati ha permes- so di osservare se e come ciascuna misura sia cambiata nei due periodi, che sono costituiti uno dall’assenza, l’altro dalla presenza del coronavirus. Per l’individuazione dei soggetti af- fetti dalla malattia si è fatto riferi- mento alla banca dati MaCro dell’A- genzia regionale di sanità della Toscana: ciascuna patologia cronica ha infatti un suo specifico algoritmo, che per ogni soggetto cerca indietro nel tempo le diagnosi, le prestazioni e le terapie nei flussi amministrati- vi regionali. Il paziente individuato come affetto dalla cronicità resta tale fino al decesso o eventualmen- te fino al cambio di residenza fuori dalla Toscana. Gli indicatori scelti fanno parte del sistema di indicatori di processo, esito e costo, calcolati dall’A- genzia per il monitoraggio delle cure territoriali, di cui i medici di medicina generale sono i principali attori. I dati sono raccolti nella banca del portale web del Programma di Osservazione del Territorio: sulla base del patrimonio in- formativo regionale, vengono considerate le prestazioni sa- nitarie erogate agli assistiti dei medici di famiglia dai servizi pubblici o privati convenzio- nati nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale. Le malattie e le misure scelte per l’analisi sono: ogni indicatore è stato calcolato, sia per il 2019 che per il 2020, sul periodo di un sin- golo mese o, laddove ha senso, di più mesi, di volta in volta cumulati da gennaio a settembre. Solo nei casi di una mancanza di qualità dei dati dai flussi sanitari amministra- tivi correnti regionali il tempo ulti- La pandemia dimenticata, la cronicità di Benedetta Bellini, Paolo Francesconi Benedetta Bellini Funzionario statistico, Osservatorio di Epidemiologia, ARS Toscana Introduzione Il Sistema Sanitario Nazionale è stato messo a dura prova dall’av- vento del COVID-19, non solo per quanto riguarda la prevenzione e la cura del virus, ma anche riguardo al mantenimento di attività, terapie e prestazioni ordinarie. Per l’Italia, durante il lockdown della primave- ra 2020, si parla di quasi 18 milioni di servizi sospesi o non effettuati da parte dei cittadini per timore del contagio; numeri di tale portata richiedono un grande sforzo nella gestione, soprattutto in periodi di aumento repentino e importante dei casi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diramato delle linee gui- da sui servizi essenziali da forni- re ai tempi del coronavirus. Oltre alle emergenze-urgenze per i pazienti con problemi acu- ti, l’OMS raccomanda di non dimenticare le malattie croni- che, che peraltro espongono a un rischio più alto di svilup- pare forme gravi di COVID. Le mancate visite, terapie e attività diagnostiche possono inoltre generare una maggio- re progressione delle cronici- tà: in questo modo il sistema rischia di poter intervenire solo nelle fasi più gravi, con maggiori costi sia per la salute degli assistiti sia per la soste- nibilità del sistema stesso. Questo approfondimento propone una prima analisi sull’impatto che il COVID-19 ha avuto, nei primi mesi dell’anno, su una parte della gestio- ne delle cure per gli assistiti resi- denti in Toscana e affetti da alcune delle principali patologie croniche. Come sono stati seguiti i malati cro- nici toscani durante il lockdown ? I servizi di assistenza primaria, venuti Paolo Francesconi Dirigente Settore Sanitario, Osservatorio di Epidemiologia, ARS Toscana “La mortifera pestilenza, per operazion dei corpi superiori o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata, quelle di innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d’un luogo in un altro continuandosi, verso l’Occidente miserabilmente si era ampliata” Boccaccio, Il Decamerone
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