Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021

T OSCANA M EDICA 5 / 2021 51 testatina qualità e prof sio e co-giuridica e politica fa capire però quali siano i limiti nella gover- nance della sicurezza sanitaria ed è foriera di tante domande che non hanno ancora una risposta condivi- sa: quale rapporto virtuoso dobbia- mo ricercare tra gli aspetti perso- nalistici della salute e la sicurezza collettiva? Si possono ammettere scale di priorità tra i diritti del sin- golo e della collettività? Certo è che, sul piano etico, la sicu- rezza sanitaria non solo permette il mantenimento delle capacità vitali dei singoli, ma crea anche le condi- zioni essenziali per vivere liberi. La libertà è di fatto menomata quando predomina la malattia e quando que- sta si presenta gravosa si crea un cir- colo vizioso inarrestabile. L’approc- cio alla salute, pertanto, comporta delle scelte morali che la professione medica, nata per favorire ogni vita umana, non può non affrontare, con lo scopo di limitare il dramma delle disuguaglianze presenti. benatodr.maurizio@virgilio.it di cura, il diritto a essere informato sulla terapia, il diritto a opporsi o a dare il consenso – consenso in- formato –, il diritto del paziente di “essere preso in carico” dal medico o dall’ équipe sanitaria durante tut- to il percorso terapeutico, il diritto alla riservatezza ecc.). Tuttavia, l’articolo 15 della Conven- zione europea dei diritti dell’uomo prevede una deroga: “ in caso di guerra o in caso di altro pericolo pubblico che minacci la vita della nazione, ogni Alta Parte contraente può adottare delle misure in deroga agli obblighi previsti dalla presente Convenzione, nella stretta misura in cui la situazione lo richieda e a condizione che tali misure non sia- no in conflitto con gli altri obblighi derivanti dal diritto internazionale ”. Da quanto precede, appaiono perciò evidenti il grado di interconnessione e interdipendenza tra salute pubbli- ca, sicurezza e diritto e l’incontesta- bile riconducibilità della sicurezza sanitaria alla più ampia nozione di sicurezza umana. La complessità della cornice eti- la filosofia post-umanista raccoglie le sfide provenienti dalla biologia e dagli animal studies che, a diverso titolo, si sono occupati degli animali non-umani e delle interazioni tra es- seri viventi, e propone un nuovo pa- radigma capace di superare le insidie dell’antropocentrismo ancora vigen- te nelle teorie tradizionali. Sono concetti che fanno da apripista e ci inducono a scavare più a fondo il rapporto tra diritto individuale e interesse collettivo nell’ambito della sicurezza sanitaria. Vladimiro Zagre- belsky afferma che la nostra Costitu- zione autorizza a limitare la libertà di circolazione per motivi di sanità pub- blica, ma non ammette che si possa violare la libertà personale per tu- telare la salute dell’individuo contro la sua volontà. Ciò prefigurerebbe quindi un “dovere alla salute” che la Costituzione non contempla. La tensione tra questi opposti in- teressi è cosa nota nell’organizza- zione e nella gestione del Sistema Sanitario Nazionale e sono questio- ni relative alla centralità della per- sona (la libertà di scelta del luogo LE CINQUE AZIONI CHE COMPONGONO IL PROCESSO DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE 1. Rafforzare l’ azione comunitaria 2. Sviluppare le attitudini personali 3. Dare gli strumenti , mediare tra interessi e visoni diverse , creare senso e immaginario 4. Creare ambienti favorevoli 5. Riorientare i servizi sanitari elaborando una politica pubblica per la salute “La promozione della salute è un processo che garantisce alle popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul proprio livello di salute e per migliorarlo” Carta di Ottawa, 1986, OMS

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