Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021

5 / 2021 T OSCANA M EDICA 62 testatina opinio i a confronto TOSCANA MEDICA - Quali strumenti organizzativi e professionali la pan- demia rende necessari per rispon- dere all’esplosione dell’innovazione tecnologica, in particolare della me- dicina digitale? E come questa potrà influenzare sull’agire medico? ALTI - Da molti anni è in atto un ra- pido sviluppo di tecnologie informa- tiche applicate al mondo della salu- te, tanto da portare alla creazione di una nuova area di interesse medico, la digital health (salute digitale), che comprende sia la medicina digitale che le terapie digitali. Obiettivi im- mediati sono prevenzione, diagnosi, terapia, ma anche monitoraggio della salute dell’individuo nel tempo, at- traverso piattaforme o sistemi tec- nologici per acquisire o trasmettere dati sanitari. La telemedicina, l’uso di strumenti come smartphone e tablet con lo sviluppo di app dedica- te, l’utilizzo medico dei social media , la tecnologia wearable sono alcuni degli ambiti della medicina digitale che vede in accessibilità, sicurezza ma anche equità e rapidità di cura i vantaggi del suo sviluppo. La pan- demia COVID-19 ha mostrato come l’Italia fosse culturalmente arretrata nel campo delle innovazioni tecnolo- giche sanitarie, soprattutto a livello di organizzazione e di sistema. Se, infatti, in alcune realtà ospedaliere, specie superspecialistiche, si erano già affacciate sperimentazioni inno- vative, nella maggior parte degli al- tri comparti sanitari era presente un elevato grado di analfabetismo digi- tale. Nonostante la crisi pandemica abbia permesso la realizzazione di molte innovazioni in campo informa- tico e comunicativo sanitario come ad esempio la ricetta elettronica con l’invio della stessa tramite e-mail o sms , le piattaforme per lo scambio di dati sensibili, la televisita, le forme di medicina digitale come le app o i wearable per il monitoraggio clinico a distanza non hanno avuto lo svilup- po atteso e auspicabile. Una possibile causa potrebbe essere rappresentata dal cosiddetto digital divide , ovve- ro la diversa capacità di accesso alla connessione internet e agli strumenti correlati, che, con la scarsa formazio- ne dei professionisti e dei cittadini al corretto utilizzo, non ha consentito un’uniforme penetrazione di queste opportunità innovative. La scarsa adesione dei cittadini può essere vista anche come una sostanziale sfiducia verso modelli che non implicano un rapporto personale con il medico cu- Ripensare il servizio sanitario a cura di Bruno Rimoldi Elisabetta Alti Vice Presidente OMCeO Firenze Rocco Damone Direttore Generale AOU Careggi, Firenze Federico Gelli Direttore Coordinamento Maxi Emergenze ed eventi di carattere straordinario presso l’Azienda Asl Toscana Centro Simone Magazzini Direttore del DEA di Prato. Direttore del Dipartimento di Emergenza e Area Critica della Usl Toscana Centro Carlo Nozzoli Direttore Dipartimento di Medicina AOU Careggi, Firenze Pierluigi Tosi Consigliere OMCeO Firenze, già Direttore Generale AOU Siena

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