Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021
T OSCANA M EDICA 5 / 2021 69 testatina opinioni a confronto La pandemia: un evento atteso e pre- vedibile, gabellato per inatteso e im- prevedibile, che segna la drammatica transizione da un’epoca a un’altra nel percorso dell’umanità. In così breve tempo la scienza non ha mai raccolto tante informazioni, prodotto innovazioni, aumentato conoscenze, trasformato teorie in strumenti di cura, sollevato doman- de e aperto spazi alla ricerca, garan- tito sicurezza ai pazienti ed elimina- to incertezze. Altresì la pandemia ha infranto una certezza: la salute come affare dei singoli governi dentro i confini nazio- nali. La scala mondiale della pande- mia ha reso evanescenti le frontiere e inadeguate le politiche locali. Rin- novati nazionalismi si sono scontrati col mondo globale in cui la salute di- pende da fattori ugualmente globali. Il nazionalismo vaccinale non basta a sostenere la ricerca e la produzio- ne e i governi hanno mostrato la loro debolezza di fronte ai giganti del mercato: infine la ricerca italiana ha evidenziato i limiti dello scarsissimo finanziamento. La pandemia scon- figge il particolarismo egoista. Dob- biamo proteggere tutta l’umanità per essere sicuri noi stessi. Il Servizio Sanitario ha resistito per merito dei professionisti; invece ha mostrato profonde crepe la catena di comando politico amministrativa: troppa confusione e eccessi di re- gionalismo. Ha fatto misera figura l’informazione pubblica (si pensi alla clamorosa inerzia dell’ECM). Ne usciamo con una sfida scientifi- ca e una organizzativa. Da un lato prepararsi meglio a una nuova pos- sibile epidemia e alla costante pan- demia della cronicità, una sfida che non può essere soltanto della sanità, dall’altro acquisire consapevolezza che la tutela della salute è una mi- sura della sicurezza complessiva cui tutti gli uomini aspirano, vivere in serenità e in pace. Antonio Panti motivazione può essere in parte ri- solto il problema del conflitto di in- teressi. La formazione sulla temati- ca dell’anticorruzione può avere un ruolo nella comprensione delle re- gole e per capire come ogni medico si debba muovere in questo campo delicatissimo. Ritengo inoltre che Evidence Base Medicine e linee guida siano uno degli strumenti a disposizione dei medici per garantire un corretto e trasparente uso dei farmaci e dei dispositivi. È ovvio che esistono aree grigie nelle quali attraverso la trasparenza delle scelte e la loro grandi pressioni sulla classe medica. Molti passi avanti sono stati fatti co- munque con l’adozione da parte di Farmindustria e di Assobiomedica di veri e propri codici etici di compor- tamento che certamente favoriscono una relazione molto più trasparente tra industria e professionisti. Una sfida per la medicina e per l’umanità Da: Sandro Spinsanti, Una questione di fiducia , ICDS.
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