Toscana Medica - Giugno-Luglio 2021
5/2021 T OSCANA M EDICA 70 testatina quali à e professione affiancare etica e tecnologia per un AI che ponga sempre al centro l’uo- mo e sia al servizio di un autentico sviluppo . Ma servono nuovi criteri, categorie e linguaggi. E occorre svi- luppare un’etica degli algoritmi. Si pone con forza anche la questione ambientale. Un aspetto essenziale della professione medica è la tutela dell’ambiente e, collegata a questa, la promozione della salute . Nel settore della telemedicina ven- gono realizzati e monitorati servizi sanitari e socio-sanitari fornendo collaborazione agli enti e alle orga- nizzazioni nel territorio; elaborati e aggiornati metodi per gestire la si- curezza informatica e il rischio clini- co, nonché per valutare il costo-effi- cacia di tali servizi. Inoltre, vengono sviluppati modelli di progettazione e conduzione dei servizi in tele- medicina, di utilizzo dei real world big data di coordinamento di trial clinici nazionali e internazionali in telemedicina e medicina di precisio- ne. Tutte le attività si svolgono con competenze multidisciplinari. Si af- facciano visioni nuove derivanti es- senzialmente da nuove necessità di organizzazione dei servizi tra ospe- dale e territorio. Gli ospedali sono sempre più organizzati in reti col- laborative e i servizi territoriali ten- dono sempre più a spostare il loro ambito di azione verso il domicilio del paziente. Allo stesso tempo, la deospedalizzazione dei trattamenti, basata sul concetto che la mini-in- vasività dell’intervento specialistico consente di concentrare in un tem- po limitato tutta la fase acuta (che necessiterebbe di un setting ospe- daliero), prevede la successiva presa in carico del paziente da parte dei servizi territoriali, in post-acuzie e/o cronicità. La pandemia ha fatto emergere ciò che molti sospettavano: la Medicina si appoggia ormai non solo sulle fi- gure del medico e del cittadino, ma anche su figure come amministrato- ri, finanziatori e produttori di beni che tutto sommato sono poco rile- vanti col bisogno di salute . Questo comporta che le decisioni sulla “ri- forma della sanità” discendano non solo da esigenze sanitarie ma (ancor di più) da quelle politiche ed econo- miche. La questione fondamentale sollevata dalla pandemia è quella dei limiti delle risorse e del nostro sistema sanitario e impone come necessaria una serie di riforme che riguardano i diversi livelli di artico- lazione del sistema. È stato un drammatico errore ave- re consentito, con la riforma del Ti- tolo V, che le Regioni acquisissero competenze concorrenti in tema di sanità. Le difformità seguite dalle diverse Regioni nella gestione della pandemia hanno evidenziato tutte le carenze dovute alla mancanza di un unico centro di organizzazione e raccordo. Bisognerà analizzare nel dettaglio e a mente fredda cosa non ha fun- L’etica degli algoritmi e il futuro della formazione medica di Pietro Claudio Dattolo, Chiara Somma Qualsiasi prestazione deve essere considerata inefficace finché non si è dimostrato il contrario Gianfranco Domenighetti, L’Arco di Giano, 1996 Pietro Claudio Dattolo Presidente OMCeO Firenze Lo sviluppo tecnologico può cam- biare la percezione che l’uomo ha di se stesso e del mondo. È già ac- caduto in passato con l’invenzione del telescopio e del microscopio che hanno modificato la comprensione dell’universo e del nostro corpo, rendendo visibile l’infinitamente lontano e l’infinitamente piccolo. Oggi il computer che lavora sui dati genera uno strumento che è stato definito “macroscopio”, perché con- sente di ottenere una panoramica e, al tempo stesso, una visione appro- fondita delle raccolte di big data . La nascita dell’intelligenza artificiale (AI) sta modificando la percezione che abbiamo di noi stessi: basti pen- sare alle neuroscienze o ai modelli di fisica teorica o di astrofisica. La creazione di AI capaci di avvicina- re sempre più il modo di “pensare” di una macchina a quello umano è probabilmente una delle sfide più impegnative che attendono l’uomo nei prossimi anni. Quando si parla di AI si parla sostanzialmente di al- goritmi; dalla complessità e potenza degli algoritmi e delle loro sequen- ze deriva un AI più o meno evoluta. Droni, robotica, stampa 3D; logisti- ca, edilizia e biotecnologia; diagno- stica, chirurgia robotica sempre più avanzata, esoscheletri indossabili per riabilitazione motoria, automo- bili a guida autonoma: sono questi i principali campi di applicazione. La AI è una tecnologia che cam- bia il modo con cui facciamo tutte le cose, tuttavia “può surrogare la presenza umana in alcune azioni, ma non può certo sostituire l’uomo” (P. Benanti, bioeticista). Bisognerà Chiara Somma Nefrologa, Firenze
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NTA4Njg=