Toscana Medica - Marzo 2021

T OSCANA M EDICA 3 / 2021 17 testatina qualità e prof sio e Galcanezumab Lo studio EVOLVE-1 condotto in pa- zienti con emicrania episodica ha di- mostrato dopo 6 mesi di trattamento una riduzione > 50% dei MMD nel 62,3 e 60,9% dei pazienti che assu- mevano galcanezumab alla dose di 120 mg e 240 mg/mese contro un valore del placebo del 38,6%. Una scomparsa dell’emicrania (riduzione del 100%) si è verificata rispettiva- mente nel 15,6, 14,6 e 6,2% dei tre precedenti gruppi di pazienti. Nessun evento avverso serio è stato imputato al farmaco. Lo studio REGAIN, condotto in pazienti con emicrania cronica, ha dimostrato effetti analoghi con ridu- zione dei MMD pari al 27,6 e 27,5% con galcanezumab alla dose di 120 e 240 mg/mese contro un valore del placebo del 15,4%. Gli effetti avver- si si limitavano a dolore nel sito di iniezione con analoga incidenza nei gruppi. A 3 mesi la conversione da forma cronica a episodica è signifi- cativamente superiore nei soggetti trattati con galcanezumab vs place- bo, 30,9 vs 19,7%. Inoltre, come di- mostrato da un’analisi post-hoc degli studi EVOLVE 1 e 2 e REGAIN, il trattamento con galcanezumab ridu- ce i giorni di emicrania già a partire dalla prima settimana sia alla dose di 120 mg che a quella di 240 mg. Una conversione da elevata (8-14 attac- chi/mese) a bassa (< 7 attacchi/mese) frequenza degli attacchi di emicrania si è manifestata nel 68,4 e nel 69,2% dei casi trattati rispettivamente con 120 e 240 mg, contro il 50,7% del placebo (p < 0,001). Conclusioni Gli studi clinici finora condotti di- mostrano che gli anticorpi mono- clonali anti CGRP costituiscono una classe di farmaci altamente innova- tiva per la profilassi dell’emicrania. La loro efficacia, che inizia a essere confermata anche da dati prelimina- ri di real life , nonché la loro sicurez- za, tollerabilità e praticità (il pazien- te ritira il farmaco presso la farmacia ospedaliera e lo autosomministra una volta al mese) rappresentano elementi clinicamente molto rile- trattati con 70 e 140 mg. Coloro che avevano una risposta > 50% dopo la prima somministrazione manteneva- no l’efficacia a 3 mesi nell’84% dei casi trattati con 70 mg e del 91% dei casi trattati con 140 mg. Fremanezumab Lo studio HALO EM, condotto in pazienti con emicrania episodi- ca, ha dimostrato una riduzione dei MMD > 50% nel 47,7 e 44,4% dei pa- zienti che assumevano fremanezumab sottocute alla dose di 225 mg mensili o 675 mg trimestrali contro un valore del placebo del 27,9%. Gli eventi av- versi si sono avuti nel 66% dei grup- pi trattati con farmaco e nel 58% di quelli trattati con placebo, di cui i più frequenti erano legati alla semplice ir- ritazione nel sito di iniezione. Questi dati sono in linea con lo studio HALO CM condotto in emicrani- ci cronici che dimostra una riduzio- ne > 50% dei MMD pari al 41 e 38% dei pazienti che assumevano 225 mg mensili o 675 mg trimestrali di frema- nezumab contro un valore del placebo del 18%. Gli eventi avversi (perlopiù irritazione nel sito di iniezione) si sono avuti in media nel 71 e 64% dei pa- zienti trattati con farmaco o placebo. Nello studio FOCUS fremanezumab è stato somministrato a 838 pazien- ti con emicrania episodica e cronica che non avevano risposto a 2-4 ten- tativi di profilassi. Dopo 3 mesi di te- rapia si è verificata una riduzione dei MMD ≥ 50% in media nel 34% dei pazienti che ricevevano fremanezu- mab contro il 9% del gruppo placebo (un effetto pari a -4,5 giorni al mese di emicrania). In un’analisi post-hoc si è notata inoltre una conversione da emi- crania cronica in episodica a 3 mesi nel 34, 35 e 11% di coloro che ricevevano rispettivamente 225 mg, 675 mg o pla- cebo. Ancora una volta gli eventi inde- siderati erano limitati a irritazione nel sito di iniezione in proporzioni analo- ghe nei trattati con farmaco o placebo. Importante notare come da questi studi emerga che già a partire dalla prima settimana dopo l’iniezione di fremanezumab l’incidenza degli attac- chi si riduca significativamente sia nei pazienti episodici che in quelli cronici. Anche nello studio PROMISE-2, che ha coinvolto pazienti con emicrania cronica, lo stesso protocollo di tratta- mento con eptinezumab per 12 set- timane ha portato a riduzioni signifi- cative dei MMD rispetto al placebo pari a - 7,7 (100 mg) e -8,2 (300 mg). Nello studio in aperto PREVAIL, eptinezumab ha dimostrato ottima tollerabilità e sicurezza di impiego dopo 6 infusioni trimestrali. Erenumab Nello studio di fase III STRIVE condotto in una popolazione affet- ta da emicrania episodica, i pazienti con > 50% di riduzione dei MMD a 4-6 mesi erano il 43,3 e 50% rispet- tivamente con 70 mg e 140 mg di erenumab mensile sottocute contro il 26,6% del placebo. In una successiva analisi è stato evi- denziato che i soggetti con risposta modesta in termini di MMD dopo il primo mese (miglioramento del 30-50%) erano passati al terzo mese a un miglioramento > 50% nel 41 e 48% dei casi trattati con erenumab 70 o 140 mg. Tali percentuali passa- vano poi al 61 e 68% dei casi dopo 6 mesi di terapia. Effettuato sempre in pazienti con forma episodica con 2-4 preceden- ti fallimenti di farmaci di profilassi, lo studio LIBERTY ha dimostrato a 12 settimane una riduzione > 50% dei MMD nel 30% del gruppo tratta- to con erenumab 140 mg contro il 14 del gruppo placebo. In uno studio in soggetti affetti da emicranica cronica erenumab 70 o 140 mg/mese si dimostrava superiore al placebo con la dose maggiore che alla 52° settimana ha mostrato una ri- duzione del 50 o del 100% dei MDD nel 67,3 e 12,7% dei pazienti. Eventi avversi si sono avuti nel 65,4% dei pazienti, per la maggior parte di gra- do lieve, rappresentati principalmen- te da irritazione al sito di iniezione. In soggetti affetti da emicrania cro- nica, un’analisi post-hoc dello studio PHASE 2 ha dimostrato che la rispo- sta relativamente modesta (30-50% di riduzione dei MMD) dopo il primo trattamento aumentava dopo 3 mesi a > 50% nel 64 e 79% dei pazienti

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