Toscana Medica - Marzo 2021

3/2021 T OSCANA M EDICA 24 testatina quali à e professione cifiche azioni nei piani vaccinali sia nazionali che regionali. Le diverse tipologie di domande hanno diverse rappresentazioni an- che per età (Tabella IV). Occorre infine ricordare, per quanto di interesse, che: • oltre ai presintomatici, i veri e pro- pri asintomatici hanno un ruolo nel- la trasmissione fino al 40% dei casi; • il virus sviluppa clusters robusti specie in contesti di affollamento ( superspreader events ), con un ri- levante potenziale di diffusione in comunità e tassi di attacco maggio- ri nelle classi di età più elevate. Adeguamenti normativi (art. 29- ter , L. 120/20) L’art. 29- ter ha autorizzato le com- missioni mediche preposte all’ac- certamento dell’invalidità civile e dell’handicap a provvedere alla va- lutazione (di prima istanza e/o revi- sione) anche solo sugli atti, laddove la documentazione sanitaria prodotta consenta una valutazione obiettiva. La valutazione sugli atti può essere richiesta anche dall’interessato; se la documentazione non appare suf- ficiente (vedi sopra), il responsabile della commissione può rigettare la ri- chiesta e convocare la persona a visita. A parere degli scriventi, in caso di dubbio deve prevalere il dovere di garantire un accertamento medi- co-legale di adeguata qualità tecnica sui possibili timori di contagio. Valutazione del rischio connesso alla prestazione nel caso di visita della persona I dati ARS mostrano come la mag- gior parte dei contagi sia ascrivibile al contesto familiare, mentre le cate- gorie “lavoro” e “operatore sanitario” risultano minoritarie e la categoria “scuola” ha un impatto poco rilevan- te ai fini. Ciò conferma l’importanza del triage sintomatologico all’accet- tazione, cui può essere associata l’in- dicazione nella convocazione di non presentarsi in caso di sintomi sospetti. Altro aspetto legato all’utente è la capacità di indossare una mascheri- na: laddove ciò non fosse possibile, gli operatori devono disporre di DPI ritorio), ma anche al rischio di con- trarre l’infezione (al momento le evidenze scientifiche sul punto sono inadeguate): un elevato livello di protezione in entrambe le direzioni consentirebbe infatti di procedere con maggiore fiducia all’erogazione di prestazioni in presenza. Nel caso delle prestazioni medi- co-legali in questione, è quanto mai opportuna la vaccinazione per gli operatori sanitari interessati ed è ulteriore motivo di cautela il dato che la casistica, in particolare quella di età avanzata e con pluri- patologia, purtroppo risponde in gran parte ai caratteri di “fragilità” o – come meglio caratterizzato in letteratura – di aumentato rischio di sviluppare malattia più grave (Tabella III); queste categorie ri- sultano peraltro destinatarie di spe- determinano la classificazione di ri- schio impiegata per le decisioni tec- nico-sanitarie e politiche. Dall’incrocio della matrice proba- bilità/impatto con la resilienza si ot- tiene la classificazione nei vari livelli (da “basso” a “molto alto”): potremo così prendere in considerazione per la nostra valutazione non solo l’an- damento del fenomeno epidemico in sé, ma anche le sue conseguen- ze sul sistema sanitario e la capacità del sistema di gestire correttamente e tempestivamente casi e focolai. Un ulteriore dato utile verrà dall’an- damento della campagna vaccinale e dai dati reali sulla protezione offerta dai diversi vaccini disponibili, rispet- to non solo al rischio di sviluppare malattia (più che soddisfacente per tutti, al netto delle preoccupazioni per le “varianti” emergenti sul ter- 1) Socio-demografiche • età ≥ 65 anni • residenti in strutture per anziani o lungodegenti 2) Patologie preesistenti (specialmente se non ben controllate) • pneumopatie croniche (es. BPCO, asma moderato-severo) • gravi cardiopatie • stati di immunodepressione, quali: – chemioterapia o radioterapia recente – trapianto di midollo osseo – trapianto di cellule staminali – trapianto d’organo – immunodeficienze congenite – infezione da HIV non controllata/AIDS conclamato – uso prolungato di steroidi e altri immunosoppressori • diabete mellito • obesità grave (BMI > 40) • insufficienza renale cronica in dialisi • epatopatie croniche. BPCO: broncopneumopatia cronica ostruttiva; BMI: body mass index . Tabella III – Condizioni a maggior rischio per malattia più grave (da: US-CDC, modif.) Fasce Invalidità civile Handicap L. 68/99 Minori (< 18 anni) ++ +++ Rara Adulti (18-65 anni) +++ + ++ Anziani (> 65 anni) +++ +++ -- L. 80/06 (pazienti oncologici - tutte) +++ +++ ++ Tabella IV – Frequenza delle tipologie di domanda.

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