Toscana Medica - Marzo 2021
3/2021 T OSCANA M EDICA 26 testatina quali à e professione re specifiche cascate biochimiche coinvolte negli adattamenti metabo- lici che promuovono la longevità e migliorano il profilo di rischio meta- bolico. Questi risultati hanno aper- to la strada a una serie di ricerche sugli effetti del digiuno sull’uomo, dimostrando che esso può influen- zare lo stato di salute attraverso tre meccanismi: la produzione di corpi chetonici, l’incremento della capa- cità antiossidante e la stimolazione delle sirtuine, molecole coinvolte in meccanismi che migliorano l’autofa- gia e la risposta allo stress e regolano alcuni parametri metabolici legati all’invecchiamento e alle malattie come l’insulina, il fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) e il gluco- sio ( Longo 2016, de Cabo 2019 ) . A livello di popolazione generale, il digiuno totale è una pratica difficile da seguire e può portare a malnutri- zione. Per questo motivo sono stati proposti alcuni approcci nutriziona- li che imitano lo stato di digiuno al fine di attivarne le vie metaboliche tipiche. Si tratta di varie forme di di- giuno intermittente che prevedono protocolli diversi a seconda della du- rata del digiuno e della finestra di ali- mentazione. I protocolli più semplici prevedono un periodo di accesso al cibo di 4-8 ore e un periodo di digiu- no di 16-20 ore da praticare, volen- do, anche ogni giorno. Altri si basano su un digiuno che può arrivare fino a 24-30 ore e che può essere applicato fino a un massimo di 2 volte a setti- mana. I protocolli più studiati sono invece quelli che prevedono l’alter- nanza tra giorni di alimentazione e giorni di digiuno o, più spesso, giorni in cui si mantiene una condizione di forte restrizione calorica consuman- do meno di 600-800 kcal giornaliere. In questo contesto si inserisce la dieta mima-digiuno , approccio nu- trizionale ideato per imitare lo stato metabolico che si verifica nel corpo umano durante il digiuno. Si tratta di un protocollo alimentare fortemen- te ipocalorico, che dura 5 giorni e si può ripetere ciclicamente. Secondo l’ideatore Valter Longo, autore an- che del libro La dieta della longevità , la dieta mima-digiuno aiuta a vivere una vita più lunga e sana attivando alcuni meccanismi come il rinnova- mento delle cellule staminali. Tut- tavia, le evidenze a supporto di que- sto approccio dietetico provengono principalmente da studi sperimentali su modelli murini, mentre gli studi clinici sull’uomo sono solamente 2. Riportiamo una rassegna delle evi- denze disponibili e una serie di con- siderazioni sulla dieta mima-digiuno. Studi preclinici sulla dieta mima-digiuno Gli studi preclinici che hanno testato gli effetti della dieta mima-digiuno in modelli animali sono 6 e, tranne un’unica eccezione (Rangan 2019), sono tutti stati condotti dallo stesso L’interesse mediatico nei confronti della dieta mima-digiuno come dieta della longevità è aumentato negli ultimi anni. La questione è interessante dal punto di vista biochimico e molecolare, tuttavia gli studi clinici condotti fino a ora sono pochi e presentano una serie di limitazioni metodologiche che ne riducono la trasferibilità sulla popolazione generale. Parole chiave: dieta, digiuno intermittente, mima-digiuno, revisione, salute La dieta mima-digiuno: rivoluzione scientifica oppure solo una delle tante diete commerciali? di Francesco Sofi, Monica Dinu Francesco Sofi È Professore Associato di Scienze dell’Alimentazione dell’Università degli Studi di Firenze e Direttore della SOD Nutrizione Clinica dell’AOU Careggi. È inoltre Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione degli Alimenti (CeRA) dell’Università degli Studi di Firenze Monica Dinu Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università degli Studi di Firenze; SOD Nutrizione Clinica, AOU Careggi, Firenze Introduzione Il digiuno, che prevede l’astensione dal cibo per un determinato perio- do di tempo, fa parte della storia dell’uomo sin dall’antichità, pret- tamente per motivi religiosi. Negli ultimi decenni alcuni studi hanno evidenziato come una forte restri- zione calorica sia in grado di attiva-
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