Toscana Medica - Marzo 2021
3/2021 T OSCANA M EDICA 36 testatina sanità el mondo to nel novembre 2020. A gennaio 2021 si è verificata l’inaspettata ripresa della pandemia con un’intensità superiore a quella della prima ondata. Inaspettata anche la scoperta che nella maggio- ranza dei casi si trattava di reinfezioni, veicolate da una variante (P.1) con ca- ratteristiche simili a quella sudafricana. La variante inglese del coronavirus (B.1.1.7.) è stata isolata nel Kent nel settembre 2020 ed è divenuta in poche settimane il virus più diffuso nel Regno Unito, associato a una più elevata con- tagiosità e mortalità, come si osserva nelle Figure 1A e 1B. La prima Figu- ra mostra l’andamento del numero di casi quotidiani, che “esplode” alla fine di dicembre 2020 arrivando a toccare il numero di 70mila l’8 gennaio 2021. La seconda si riferisce al numero di de- cessi, che registra il suo picco il 20 gen- naio con oltre 1.800 morti. Il governo inglese ha reagito imponendo un duro lockdown a partire dal 2 gennaio e av- viando – da metà dicembre 2020 – una vaccinazione di massa che ha coinvol- to finora oltre 15 milioni di persone, le fasce di età più anziane e vulnerabili (Figura 2). Le due azioni combinate hanno prodotto una drastica riduzio- ne dei casi e dei decessi e continuando nella massiccia opera di vaccinazione (oltre 420mila dosi al giorno) il governo ipotizza di cominciare a “riaprire” verso marzo/aprile (ma nessuna decisione è stata ancora presa per il timore del so- pravvento di nuove varianti). Ben diversa e decisamente deludente è la situazione italiana (simile peraltro a quella di altre Nazioni europee), come mostra la Figura 3. Vaccinazioni a sin- ghiozzo a causa di interruzioni e ritardi nelle consegne dei prodotti: poco più di 3 milioni di dosi somministrate, attual- mente si viaggia al ritmo di 70mila dosi giornaliere. Dopo il coinvolgimento di alcune categorie – operatori sanitari e socio-sanitari, ospiti di RSA, personale della scuola e di altri servizi essenzia- li – è appena iniziata la vaccinazione degli over 80 ( https://www.salutein- ternazionale.info/2021/02/vaccinazio- ni-%e2%89%a580enni-lavori-in-cor- so/ ) . Per vaccinare 4,5 milioni di persone, secondo i calcoli delle Regio- ni, ci vorranno almeno 3 mesi, si arriva cioè a metà maggio, con un enorme ritardo rispetto al Piano strategico na- zionale che fissava nel primo trimestre del 2020 la completa copertura degli over 80. Piano strategico che è fallito Riuscirà il Governo Draghi a imprimere un cambio di rotta nella battaglia alla pandemia? di Gavino Maciocco Gavino Maciocco Docente di Politica sanitaria presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Firenze, è promotore e coordinatore del sito web Saluteinternazionale.info. È direttore della rivista quadrimestrale “Salute e Sviluppo” (dell’ong Medici con l’Africa, Cuamm) e membro del Comitato Scientifico della rivista “Prospettive Sociali e Sanitarie” A prima vista, osservando i dati globa- li dei casi e dei decessi nel mondo, la pandemia sembrerebbe in fase di riti- rata, con una curva in costante flessio- ne dai primi di gennaio 2021. Il nume- ro giornaliero dei casi è passato dagli 850mila del 7 gennaio ai 300mila del 14/15 febbraio; il numero di decessi dai 17mila del 20 gennaio ai 7mila del 14/15 febbraio. Un cospicuo contribu- to alla flessione della curva è venuto dal deciso rallentamento della pande- mia negli USA (la principale tributaria mondiale di casi e decessi): in poco più di un mese il numero giornaliero dei casi e dei decessi si è ridotto rispettiva- mente del 55 e del 75%. Ma questo quadro è solo apparentame- ne rassicurante. Ciò che nelle ultime settimane ha messo in massimo allar- me la comunità scientifica è l’emer- sione di varianti del virus che rendono questo più contagioso (variante ingle- se) o, peggio, resistente agli anticorpi prodotti dal coronavirus originario e a quelli prodotti dai vaccini – in partico- lare il vaccino AstraZeneca – (variante sudafricana). Sorprendente e drammatico ciò che si è verificato a Manaus, principale città dell’Amazzonia. La prima ondata della pandemia aveva duramente colpito la città brasiliana provocando un elevato numero di casi e di morti anche a causa delle incaute politiche del presidente Bolsonaro. Una ricerca effettuata sui donatori di sangue nell’ottobre 2020 rilevò che il 76% della popolazione era stata infettata da SARS-CoV-2. Un livel- lo di diffusione del virus tale da garanti- re, nei calcoli degli esperti, l’immunità di gregge. Unmotivo in più per bandire ogni tipo di precauzione, pur in presen- za di eventi altamente rischiosi come lo svolgimento di un turno elettorale tenu- Figura 1 – COVID-19 nel Regno Unito. Numero quotidiano di casi (A) e di de- cessi (B) (da: Johns Hopkins Center for Systems Science and Engineering , CSSE). A B
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