Toscana Medica - Ottobre 2021

7/2021 T OSCANA M EDICA 12 testatina ricerca e clinica viene introdotto tramite il tunnel di accesso e grazie alla visualizzazione diretta ci si accerta dell’esatto pun- to di impianto. Una volta iniettato il dispositivo (D), si procede a po- sizionarlo in modo da rendere ret- tilineo il suo decorso (E). Al termi- ne dell’intervento è fondamentale eseguire il priming della bozza di filtrazione e controllare il posiziona- mento del device in camera anterio- re (F) (Figura 1). Risultati Il valore medio della pressione in- traoculare nel preoperatorio è di 19,37 mmHg. Il controllo nell’im- mediato postoperatorio ha eviden- ziato una sostanziale e immediata riduzione della pressione intraocu- lare. Abbiamo riscontrato nel 71,4% dei casi una sua riduzione di almeno 7 mmHg e una pressione intraocu- lare media di 10,5 mmHg. In parti- colar modo i pazienti con pressione intraoculare > 20 mmHg (50% dei casi, pressione intraoculare me- te all’intervento, 7 giorni dopo, 30 giorni dopo, a 3,6 e a 9 mesi. Nel postoperatorio i pazienti sono stati sottoposti a visita oculistica comple- ta con esecuzione di biomicroscopia del segmento anteriore, tonometria, esame del fundus oculi . Al controllo del 6° mese è stato inoltre eseguito l’esame del campo visivo. Principali fasi dell’intervento Dopo aver condotto l’intervento di cataratta, si procede all’impianto del dispositivo di filtrazione. Il primo step è rappresentato dalla cromo- evidenziazione del dispositivo (A) per facilitarne la visualizzazione. Si procede successivamente all’iden- tificazione dell’area target di circa 3 x 3 mm sulla congiuntiva, ovvero l’area in cui il dispositivo verrà po- sizionato, e si inietta 0,1 cc di mi- tomicina C opportunamente dilui- ta. Vengono eseguite 2 incisioni di accesso di circa 1,5 mm e si valuta l’angolo iridocorneale con apposita lente (B). A questo punto l’iniettore dente biomicroscopia del segmento anteriore, gonioscopia, tonometria, autorefrattometria e valutazione della capacità visiva, esame del fun- dus con particolare attenzione alla papilla ottica ed esecuzione di esa- mi strumentali preoperatori quali OCT del nervo ottico, OCT macula, pachimetria e campo visivo compu- terizzato, biometria. I criteri utiliz- zati per il reclutamento dei pazienti sono i seguenti: presenza di cata- ratta, glaucoma ad angolo aperto, camera anteriore normoprofonda (CA > 2,50 mm), progressione del danno perimetrico e/o scarso com- penso tonometrico (pressione intra- oculare > 19 mmHg con tonometria ad applanazione di Goldmann) già in terapia ipotonizzante. I parametri valutati a 9 mesi, sono stati non solo i valori pressori pre e postoperatori, ma anche le eventuali complicanze insorte. In particolare, per il fol- low-up della pressione intraoculare, sono stati presi in considerazione i valori misurati il giorno seguen- Figura 1 – Le varie fasi della procedura chirurgica.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTA4Njg=