Toscana Medica - Ottobre 2021
T OSCANA M EDICA 7 / 2021 13 testatina ricerca clin c mente costanti compresi fra 12,42 e 13,21 mmHg, quindi ottimi. In soli 4 casi è stato necessario eseguire il needling della bozza filtrante, tutti a distanza di 3 mesi dall’intervento. La tempestiva gestione della bozza ha permesso a 9 mesi di distanza il mantenimento della pressione intra- oculare su valori desiderati ottimali, senza la necessità di reintrodurre la terapia ipotonizzante. È fondamentale per il conseguimen- to di un buon risultato una perfetta esecuzione della chirurgia, ma risulta ancora più importante una corretta e scrupolosa gestione postoperato- ria. Tutti i pazienti che sottoponiamo a chirurgia filtrante per glaucoma, qualsiasi essa sia, sono sempre con- trollati nei nostri ambulatori in pri- ma giornata (in qualche caso anche in terza e quinta giornata), a 7 giorni dalla chirurgia e poi 1 volta a settima- na fino al trentesimo o quarantesimo giorno dalla chirurgia. In seguito, ri- valutiamo il paziente a 3, 6 e 9 mesi dalla chirurgia. Pertanto, affinché i nostri pazienti possano avere un mi- glioramento della loro qualità di vita e possano godere di un risultato du- raturo è fondamentale uno scrupolo- so e attento follow-up . francofgs@aou-careggi.toscana.it Non abbiamo riscontrato complican- ze legate all’ipotonia postoperatoria. Discussione Seppur preliminari e con la necessi- tà di ampliare la casistica, i risultati ottenuti incoraggiano l’impianto del dispositivo in combinazione all’in- tervento di cataratta. I dati sono in linea con la letteratura per quanto riguarda l’utilizzo del device , inoltre l’intervento di facoemulsificazione non interferisce con la chirurgia mi- ninvasiva del glaucoma e con la sua gestione postoperatoria. L’esecuzio- ne di un intervento combinato, in regime ambulatoriale e in anestesia topica, permette di ridurre lo stress chirurgico al quale i nostri pazien- ti sono sottoposti. L’esecuzione di questa metodica MIGS è estrema- mente rispettosa nei confronti della congiuntiva, tessuto fondamentale per la regolazione della filtrazione. Già nell’immediato postoperatorio, è da sottolinearsi l’importante ri- duzione della pressione intraocula- re con valori medi postoperatori di 10,5 mmHg globale e di 13,4 mmHg nei pazienti con pressione intraocu- lare preintervento > 20 mmHg. Du- rante il follow-up , nei controlli a 3, 6, 9 mesi si riscontra un lieve rialzo della pressione intraoculare che si è poi mantenuta su valori successiva- dia = 24 mmHg) dimostrano una buona risposta fin dal giorno succes- sivo all’intervento con una pressione intraoculare media di 13,4 mmHg. Non è stato mai riscontrato un valore di pressione intraoculare al di sotto dei 5 mmHg, perciò sono scongiurati i rischi di un’importante ipotonia da eccessiva filtrazione. Nel control- lo a 30 giorni dall’intervento è sta- to evidenziato l’attestarsi dei valori di pressione intraoculare media sui 12,55 mmHg. Nei successivi controlli a 3,6 e 9 mesi, i valori medi pressori sono rispettiva- mente di 12,42, 13,42 e 13,21 mmHg, quindi con un lieve rialzo rispetto al controllo a un mese dall’intervento. Anche nei pazienti con pressione in- traoculare > 20 mmHg nel preopera- torio, a 3, 6, 9 mesi la media presso- ria è rispettivamente di 14,14, 14,28 e 13,86 mmHg. Questa procedura è molto rispettosa della superficie ocu- lare: i pazienti lamentano anche nel- le prime giornate del postoperatorio una scarsissima sintomatologia da di- scomfort oculare. In 4 casi (28,57%) sono stati riscontrati fenomeni di ci- catrizzazione della bozza filtrante per cui è stato necessario eseguire il nee- dling per la riapertura della bozza. La procedura si è dimostrata efficace nel raggiungimento del target pressorio desiderato in tutti i casi in oggetto. ANTIBIOSI E CHIRURGIA AMBULATORIALE IN ODONTOIATRIA L’Ordine ha costituito un gruppo di lavoro che si è occupato di riassumere le evidenze scientifiche maggiormente accreditate sull’utilizzo della profilassi antibiotica negli interventi chirurgici ambulato- riali in ambito odontoiatrico. Scopo principale dell’iniziativa è ridurre quanto possibile l’uso improprio degli antibiotici e limitarne l’impatto sul complesso problema dell’antibioticoresistenza. I colleghi che hanno fatto parte del gruppo di lavoro sono stati Maria Grazia Mori coordinatrice e consigliere dell’Ordine, Elisa Fantoni medico di medicina generale, Alexander Peirano odontoiatra e Presidente C.A.O. dell’Ordine, Pierluigi Blanc infettivologo e Alessandro Mugelli farmacologo. Il documento, disponibile sul sito web dell’Ordine, può essere richiesto anche scrivendo a: protocollo@omceofi.it
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