Toscana Medica - Ottobre 2021

T OSCANA M EDICA 7 / 2021 15 testatina ricerca clin c con costanza. Uno dei problemi è che la protesizzazione in Italia avviene in media con 10 anni di ritardo. Esistono alcune criticità per la protesizzazione: a) una scarsa attenzione al problema da parte dell’individuo, dei familiari e del medico curante; b) una mode- sta attrattiva del presbiacusico all’uso degli apparecchi; c) la necessità di un lungo tempo di collaudo e di collabo- razione fra il paziente e l’audioprote- sista; d) l’assenza di supporto sociale; e) l’accezione negativa conferita agli apparecchi acustici il cui uso è accom- pagnato da senso di vergogna; f) i co- sti elevati; g) l’inadeguata conoscenza delle conseguenze cliniche e sociali dell’ipoacusia. Bisogna sapere che le protesi possono aiutare ma non ripri- stinare le cellule sensoriali progressi- vamente perse. Nei casi più gravi in cui le protesi tradizionali non sono più sufficienti si può indicare l’uso dell’im- pianto cocleare*. * Gli Autori dichiarano che nel corso della loro attività professionale hanno avuto rap- porti con alcune ditte del settore (Amplifon, Udicare e Audibel). paolovannucchi@libero.it denziare le situazioni di difficoltà e gli eventuali elementi eziologici sono indispensabili un’otoscopia, per esclu- dere banali impedimenti meccanici, cui deve seguire un’audiometria to- nale e vocale che ci indica le capacità discriminative del paziente in esame. Quest’ultimo esame è molto importan- te per la successiva terapia protesica. La terapia La terapia consta di alcuni consigli per prevenire un possibile peggioramento (evitare esposizioni al rumore, correg- gere eventuali fattori di rischio vasco- lari) ma non ci sono terapie farmaco- logiche. La terapia è solo protesica. Spesso il paziente farà uso delle prote- si tradizionali per via aerea, che negli ultimi anni sono divenute sempre più performanti, previo collaudo che deve durare circa un mese per capire l’ef- ficacia nei diversi ambienti. Il primo passo è il consiglio da parte del medico di base che invita a fare le valutazioni del caso. Lo specialista deve visitare il paziente e sulla base dell’audiometria tonale e vocale consigliare il collaudo protesico specificando quali possono essere le aspettative. Il lavoro di colla- borazione fra il dottore in audioprotesi e il paziente deve essere portato avanti la perdita uditiva sia il deterioramen- to cognitivo proseguono parallela- mente per un processo degenerativo cerebrale, probabilmente per mec- canismi fisiopatologici in comune; i due fenomeni sono indipendenti ma si aggravano reciprocamente; • cascade hypothesis , in cui l’ipoacusia crea difficoltà di comunicazione ver- bale, ridotta socializzazione, depres- sione, apatie e isolamento sociale con parallelo sviluppo di una riduzio- ne degli input dalla periferia, una ri- duzione dell’attività nervosa della via uditiva, modificazioni strutturali nel cervello con conseguente atrofia; il tutto determina un danno cognitivo; • overdiagnosis or harbinger hypothe- sis , in cui l’ipoacusia si presenta come una disfunzione uditiva cen- trale e può essere un precursore della demenza e indurre il medico a compiere degli errori diagnostici per le difficoltà di comunicazione. Gli autori mostrano come miglioran- do la situazione uditiva i fenomeni di deterioramento cerebrale siano ridotti o quanto meno meglio gestiti. La diagnosi La diagnosi della presbiacusia è sem- plice. Dopo un’anamnesi fatta a evi- Si ricorda che a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento ENPAM conseguente alla Riforma Fornero, già dal 2013 il requi- sito minimo dell’età per il pensionamento di vecchiaia del Fondo Generale Quota A e Quota B si è progressivamente innalzato, fino ad arrivare a 68 anni. Tuttavia il Regolamento prevede una clausola di salvaguardia in virtù della quale ai medici della classe 1957 è permesso di ottenere la pensione della Quota A nel 2022 (e cioè al compimento dei 65 anni) senza dover attendere il raggiungimento dei 68 anni. Per esercitare tale diritto il medico deve inviare all’ENPAM – con raccomandata A/R o tramite PEC – il modulo di opzione entro il 31/12/2021 o, comunque, a pena di decadenza, entro il mese del compimento dei 65 anni di età. Al raggiungimento dei 65 anni sarà necessario inviare all’ENPAM la domanda di pensione vera e propria. L’invio del modulo comporta l’accettazione delle condizioni descritte ai punti 4) e 5) del modulo. Questo è il link per scaricare il modulo: https://www.enpam.it/wp-content/uploads/Modulo-per-lesercizio-del-diritto-di-opzione-per-il-calcolo-della-pen- sione-di-quota-A-1.pdf Si ricorda che per poter valutare quale sia la soluzione più confacente alle proprie aspettative (se cioè chiedere la pensione ai 65 anni oppure attendere i 68, continuando a pagare i relativi contributi minimi), l’ENPAM mette a disposizione nell’area riservata del proprio sito internet www.enpam.it uno strumento per la simulazione del calcolo. Si ricorda infine che quanto sopra vale per la Quota A. Per quanto riguarda la Quota B, questa dovrà continuare a essere versata e la relativa domanda di pensione (anticipata o ordinaria) potrà essere presentata secondo le modalità e con i requisiti consul- tabili sempre sul sito www.enpam.it nella sezione “ Come fare per ”. PENSIONAMENTO ENPAM FONDO GENERALE QUOTA A PER I NATI NEL 1957

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