Toscana Medica - Ottobre 2021
7/2021 T OSCANA M EDICA 20 testatina quali à e professione vorremmo e di contrastare i meccani- smi capitalistici e deumanizzanti che ci hanno portati fino a qui. Sistemi di prevenzione che garanti- scono agli individui la comprensione profonda dei propri stati d’animo e dei meccanismi di comunicazione tra in- dividui servono a non ridurre i soggetti in semplici categorie e a ricordare in- vece che si tratta sempre di persone, che si parli di anziani, donne, transes- suali o immigrati. Bisogna fare atten- zione, infatti, a non ridurre un proble- ma sociale a un problema personale. Se il problema è sociale, bisogna cer- care di lavorare sulla società, senza colpevolizzare o attribuire disturbi all’individuo. L’equità tra categorie e persone e il rispetto della complessità devono essere la nostra nuova priorità. centroclinicolamongolfiera@gmail.com che mai lavorare sulla salute mentale, trovare un proprio equilibro tra cosa ci fa paura e ciò che vogliamo e possiamo fare nella vita di tutti i giorni, esprime- re tutte le nostre paure e trovare dei mezzi per superarle. I meccanismi di difesa che mettiamo in atto possono essere infatti quelli dell’attacco o della fuga, ma non possiamo continuare a utilizzarli per un periodo indefinito di tempo, poiché finiremmo per esaurire le nostre energie. Se riuscissimo inve- ce a pensare maggiormente in termini di “io sono l’altro” e a cercare le nostre risorse in questa “nuova normalità” potremmo, sebbene limitati da alcuni mezzi, rimanere liberi in noi e ricorda- re agli altri che ancora lo possono esse- re. Se partiamo da questi presupposti, quando potremo avere un po’ meno paura del virus in sé, saremo in grado anche di pensare a che tipo di futuro stabiliti saltano e diventa sempre più difficile trovare un gruppo di appar- tenenza in cui ci si possa considerare “salvi”. L’incertezza in cui ci troviamo ha un forte risvolto emotivo, soprattut- to perché non si riesce a vedere una fine. Guardando la “normalità” com- prendiamo che è profondamente mu- tata e ciò rende difficile capire come dobbiamo comportarci e quali sono le variabili in gioco da poter controllare. Il pericolo di ammalarsi c’è, esiste per tutti, poiché la salute non è un fatto individuale ma collettivo e siamo tutti chiamati ad azioni di gentilezza e al- truismo in quanto è l’unico modo per sopravvivere a questo periodo com- plesso. Gli stati emotivi negativi pos- sono causare uno squilibrio psicofisico e rendere le persone ancora più vulne- rabili davanti a ogni tipologia di malat- tia. Per questo è fondamentale ora più delines and safety practices for impro- ving patient safety. E ancora sezioni specifiche destinate alla sicurezza del paziente in specifici contesti di pratica medica (anestesiologia, chirurgia, me- dicina d’urgenza, pediatria, oncologia, radiologia, oftalmologia ecc.), oltre a capitoli riservati all’organizzazione delle cure, alle cure primarie, all’or- ganizzazione del lavoro per turni, alla sicurezza delle medicazioni, alla tec- nologia digitale e alle tematiche in campo ergonomico. Lavoro completo, interessante, dota- to di un robusto apparato bibliogra- fico, aperto a tematiche che nessun professionista della Sanità può oggi ignorare, denso di spunti e riflessio- ni per chi lavora con i malati e con i processi di cura da tanto tempo e per chi ancora deve conoscere approfon- ditamente questo mondo affascinan- te in continua e vorticosa evoluzione. London School of Hygiene and Tro- pical Medicine , Walter Ricciardi del Dipartimento di Igiene e Sanità Pub- blica dell’Università Cattolica del Sa- cro Cuore di Roma, Susan Sheridan della Society to Improve Diagnosis in Medicine di Evanston (USA) e Ric- cardo Tartaglia dell’ Italian Network for Safety in Healthcare di Firenze. Si parla di argomenti che fino a pochi decenni fa erano riservati a pochi cul- tori della materia e che adesso sono invece entrati a pieno diritto nei corsi di studio universitario e specialistico. Sfogliando l’indice del volume, scritto in lingua inglese, dedicato in primis ai Colleghi più giovani e fruibile anche in modalità open access , si trovano, tra gli altri, capitoli dedicati a Ad- verse event investigation and risk as- sessment, Patients for patient safety, human error and patient safety, Brief story of a clinical risk manager, Gui- Nel settembre 20218 si riunirono a Firenze i partecipanti provenienti da ogni parte del mondo per il First In- ternational Meeting “Patients safety for the new medical generation”. Nello stesso anno Federico Gelli, già deputato nella 17 legislatura, dette vita a “Fondazione Italia in Salute” con lo scopo di rafforzare il diritto alla salute delle persone e la cultu- ra della prevenzione degli errori in ambito medico con la creazione, tra l’altro, di iniziative pubbliche, eventi scientifici, incontri, dibattiti oltre che di una rete di specialisti italiani e in- ternazionali esperti della materia. Queste esperienze, diverse ma acco- munate da medesimi intenti, si sono compendiate nel Textbook of patient safety and clinical risk management i cui Editors sono alcuni dei più com- petenti esperti della materia a livel- lo mondiale, Liam Donaldson della Textbook of patient safety and clinical risk management L iam D onaldson , W alter R icciardi , S usan S heridan , R iccardo T artaglia (E ditors ) Springer 2021 letti per voi a cura di Simone Pancani
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