Toscana Medica - Ottobre 2021

T OSCANA M EDICA 7 / 2021 31 testatina opinioni a confronto l’esempio dell’uso compassionevole dei generici off-label adesso ricorda- to) è una necessità imprescindibile in qualsiasi campo medico e in par- ticolare in Oncologia: non si posso- no infatti basare le scelte di farma- coeconomia solo sui risultati degli studi registrativi semplicemente perché si riferiscono a un mondo di- verso da quello della pratica clinica quotidiana. BRUNETTO - Questa discussione po- trebbe essere l’inizio di un nuovo approccio a livello regionale alle- stendo un data base per la raccolta e la condivisione dei dati provenienti da ogni singolo centro. Condividere i dati e le esperienze potrebbe sen- za dubbio incrementare le nostre conoscenze tecnico-scientifiche e fornire allo stesso tempo importanti indicazioni di carattere clinico-assi- stenziale. ANTONUZZO - La raccolta dei dati provenienti dal real world è parti- colarmente importante in Oncolo- gia. I clinici hanno infatti bisogno di vedere se i risultati degli studi re- gistrativi di un nuovo farmaco sono realmente riproducibile anche nella realtà quotidiana, impiegati cioè in pazienti per lo più anziani e magari con pesanti polipatologie associate. Senza inoltre dimenticare il mo- mento importante della conoscen- za di quello che succede nel tempo dopo che è stato iniziato un ciclo di cura con una novità terapeutica dal profilo di efficacia ancora non com- piutamente conosciuto. BANFI - Partendo dal presupposto che sono perfettamente d’accordo con il professor Amunni, devo dire che in fondo il mercato del farma- co è gestito con regole tutto som- mato semplici: l’industria produce e il Servizio Sanitario Nazionale acquista. A oggi chi fa il prezzo è il produttore e l’acquirente “insegue” queste decisioni. Un’innovazione corretta sarebbe ribaltare i termini della questione: il Servizio Sanitario Nazionale indica all’industria quan- to, per un determinato prodotto, può/vuole spendere misurando e valutando i costi e i benefici sia tera- peutici che sociali per tutta la popo- lazione assistita. AMUNNI - La domanda di farmaci avanzata della moderna Oncologia sta aumentando vertiginosamente, anche per la cronicizzazione oggi possibile di molti quadri di malattia e proprio in questo periodo abbia- mo la percezione che l’industria in qualche modo stia iniziando a rece- pire le nuove regole del gioco ricor- date adesso dal dottor Banfi. BANFI - Non bisogna inoltre dimen- ticare il cosiddetto uso compassio- nevole dei farmaci off-label che, adeguatamente monitorato dal Ser- vizio Sanitario Nazionale, permet- terebbe, tra l’altro, di raccogliere una grande quantità di dati da poter mettere a disposizione di tutti gli at- tori del sistema. AMUNNI - La raccolta dei dati prove- nienti dal mondo reale (vedi quindi bili che, seppure importantissime, non si legano in maniera diretta alla questione puramente economica: è il caso per esempio del giudizio dei malati sulla qualità della propria vita oppure sulla rilevanza del non dove- re ricorrere per qualsiasi necessità al ricovero in ospedale. Un’ultima osservazione legata al ruo- lo dell’industria, partendo da un’e- quazione in fondo piuttosto sempli- ce: se l’industria smette di produrre farmaci i medici prima o poi saranno costretti a smettere di curare i mala- ti, però se i servizi sanitari non com- prano più i farmaci ai produttori, le industrie falliscono! Per questo da più parti si sostiene la necessità di creare nuovi e virtuosi momenti di reciproca convenienza tra i sogget- ti prima citati, a vantaggio in primo luogo dei pazienti. Oggi si parla tanto sia di Oncologia mutazionale che di Molecular Tumor Board . Se un giorno una neoplasia legata, per esempio, a una certa mu- tazione genetica potesse essere util- mente trattata con un determinato farmaco off-label , medico, paziente e produttore non potrebbero che trovarsi uniti in questa situazione, evitando comunque con attenzione il rischio che a pagare finisca però uno solo dei tre protagonisti. Sono quindi convinto che, alla luce di tutte queste considerazioni, deb- ba essere fatto un lavoro impor- tante di condivisione tra tutti gli stakeholders , anche per contrastare qualsiasi deriva di tipo mediatico che potrebbe condurre a scelte non troppo felici. Realizzato con il contributo non condizionato di Roche S.p.A. Lorenzo Antonuzzo dichiara di aver ricevuto i seguenti finanziamenti o di avere i seguenti contratti in corso, personali o istituzionali, con soggetti pubblici o privati i cui prodotti o servizi sono citati nella discussione: Roche, Astrazeneca, Novartis, Ipsen, Amgen, Lilly, Pfizer, Merck, MSD. Maurizia Brunetto dichiara di aver ricevuto i seguenti finanziamenti o di avere i seguenti contratti in corso, personali o istituzionali, con soggetti pubblici o privati i cui prodotti o servizi sono citati nella discussione: Abbvie, Gilead, Eisai-MSD, Janssen. Fabio Marra dichiara di aver ricevuto i seguenti finanziamenti o di avere i seguenti contratti in corso, personali o istituzionali, con soggetti pubblici o privati i cui prodotti o servizi sono citati nella discussione: Bayer, Gilead, Novo Nordisk, Abbvie Allergan, Menarini, Intercept, Ipsen, Alfasigma, Merck/Eisai, Astrazeneca.

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