Toscana Medica - Ottobre 2021
T OSCANA M EDICA 7 / 2021 5 testatina le copertine di toscana med c nel far rispettare quella fitta maglia di regolamentazioni che, tuttavia, non riesce a farsi efficace? Cer- tamente è così: il Granducato di fronte all’epidemia del 1630 e della recrudescenza del 1633 si presenta “sufficiente” – in alcuni ambiti, ad- dirittura “molto sufficiente” – dal punto di vista legislativo anche con- siderando che “non” conosce af- fatto i termini del contagio e della propagazione della malattia. Tutta- via, resta preponderante elemento in quei tempi, sia meglio avere un medico corrotto ma efficiente, piuttosto che uno onesto ma disat- tivo in prigione. Jacopo e il Fran- zesino, quindi, vengono scarcerati anche in virtù del fatto che avevano effettivamente guarito quelle pa- zienti e, pertanto, meritavano una ricompensa. Da quanto finora detto si deve, dunque, ammettere un’inefficien- za dello Stato? La sua incapacità in quella abitazione e li denuncia al Magistrato. Questi convocherà i medici i quali saranno costretti ad ammettere il fallo. Entrarono «di nascosto da vicini di detta casa confitta e, visto esserci comodità di denari per lor paga, si risolvettero a curare le due donne di tali enfiati: et ordinorno una buona purga la quale fece lo speziale […] et a mezzo della purga il Franzesino dette una presa di polvere a detta donna Maria et in quattro giorni li fece tornare indietro li tre enfiati et Jacopo cerusico tirò innanzi l’en- fiato di detta donna Lisabetta et in termine di dieci giorni rinsanirno le due donne». L’occulto denunciante inveiva sia perché quella casa era stata “riaperta” ma anche perché Maria e Lisabetta, con le ferite de- gli enfiati ancora non cicatrizzate, erano tornate a servire dietro al banco del negozio paterno. La sorte del Franzesi è ulterior- mente aggravata perché a causa di quella purga, Lisabetta, incinta, si era “sconciata”, evento questo che incriminava il medico anche di pro- curato aborto. Questa vicenda di corruzione si rivelerà complessa perché le due donne si daranno un gran da fare per scagionare gli accusati metten- do a nudo un negozio tra parti dove nessuna era stata prevaricatrice dell’altra. Piuttosto, era incorso un “patto” sancito dal denaro finaliz- zato a garantire la salute, la ripresa della quotidianità, la salvaguardia della famiglia dall’accusa infaman- te di essere “portatrice di conta- gio” elemento, questo, che per la classe più benestante, quando non facoltosa, era sentito come un mar- chio infamante. In tale contesto di emotività e bisogni il punto salien- te su cui dovrà emettere il giudizio il Magistrato diventa la domanda: perché mai il medico non avrebbe potuto venire incontro alla richie- sta di assistenza delle due donne percependo la giusta mercede per il suo “incomodo”? Il processo in- detto sarà lungo e contrastato ma, alla fine, la sentenza sarà incredibi- le: il Magistrato ammetterà come, L’usuale approccio del medico all’appestato ( Fasciculo di Medicina, Tav. IX, Venezia 1494).
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