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LETTERE AL DIRETTORE 57
Gianfranco Vitiello, Medico in formazione specialistica, Scuola
di Specializzazione
in Allergologia e Immunologia Clinica, Università degli Studi di Firenze.
Gentile direttore,
recentemente è scoppiato un dibattito che
di tanto in tanto torna in auge nei media, sul tema delle vaccinazioni. A differenza delle altre volte la protesta è sembrata molto più struttu- rata, in quanto è stata avanzata una proposta oggettiva: libertà di scelta per i genitori. È tut- tavia libera una scelta fatta da un individuo non correttamente informato?
Per quanto non sia facile rispondere, è certo che il medico dovrebbe essere il punto di rife- rimento per l’informazione di queste persone. Al contrario, da questo punto di vista il medico passa sempre più in secondo piano rispetto ad altre fonti di informazione alternative. In so- stanza, il paziente prima di consultare il proprio medico, si rivolge sempre più ai motori di ricer- ca: lì scrive i propri sintomi, le proprie preoccu- pazioni ed è lì che spera di ottenere l’informa- zione che cercava.
Invito lei, così come tutti i professionisti che ci leggono, a cercare su Google un qualche sintomo o una qualche sindrome. Troverete tra i risultati testate più o meno attendibili suggerenti rimedi “della nonna”, soluzioni fai da te e soprattutto rimedi “alternativi” per la cura di ogni malattia che sorpassano siti istituzionali e scientificamente attendibili. Personalmente, in poco tempo sono riuscito a trovare santoni che promettono di far ricrescere i denti e siti che propongono cure mi- racolose a base di limone e bicarbonato, solo per fare degli esempi. Per non parlare di tutte le cure alterative contro la patologia neoplastica o dei siti che descrivono minuziosamente le sostanze noci- ve contenute nei vaccini.
Secondo il mio modestissimo parere di spe- cializzando alle prime armi, che della materia ha ancora molto (troppo) da imparare, ciò che manca al paziente in questo momento è un’ap- propriata divulgazione scientifica. Il medico, in un mondo in cui l’informazione è massificata, non può e non deve restare confinato tra le pa- reti del suo ambulatorio.
Quali, allora, le soluzioni possibili? Prima di tutto, vale il detto “conosci il tuo nemico”. Pre- cedete i dubbi dei vostri pazienti informandovi sulla rete, pretendendo di essere persone non esperte in materia scientifica.
In secondo luogo, non trattenetevi dallo smentire eventuali articoli o notizie palesemente false o poste in maniera eclatante solo per atti- rare il lettore (degli esempi sono il recente caso Stamina e vari articoli che mensilmente ci ricor- dano che è stata trovata la cura per il cancro).
In conclusione, vorrei richiamare alla vostra attenzione gli articoli 56 e 57 del nostro Codice Deontologico (Il medico [...] non divulga notizie che alimentino aspettative o timori infondati). Gli Ordini dovrebbero avere il coraggio di interve- nire con fermezza ai primi segni di infrazione di questi articoli, senza aspettare che il problema si amplifichi al punto da diventare caso mediatico, come recentemente successo in diverse occasioni, rischiando di consentire maggiore visibilità a tali presunti curatori.
Gianfranco Vitiello
Info: vit.gianfranco@gmail.com
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Toscana Medica 3|2016

