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58 LETTERE AL DIRETTORE
I danni dei pesticidi sulla salute umana
Sui suoli italiani vengono distribuiti ogni an- no circa 140.000 tonnellate di pesticidi, con una media di circa 5 kg per ettaro ed un massimo di oltre 10 kg in Veneto e in provincia di Trento. Queste sostanze, nate dall’esperienza bellica e uti- lizzate per difendere le colture da altre forme di vita ritenute dannose, comportano effetti negativi non solo sulle proprietà fisico/chimiche dei suoli, sulla qualità delle acque, ma anche sugli organi- smi viventi, sugli ecosistemi e sulla stessa salute umana. L’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ad esempio, ha riscontrato una “ampia diffusione della contaminazione delle acque italiane trovan- do residui nel 56,9% delle acque superficiali e nel 31% delle acque sotterranee; complessivamente sono state ritrovate 175 sostanze, in aumento ri- spetto agli anni precedenti e ben 36 diversi pesti- cidi in un unico campione!”.
Va anche ricordato che 15 pesticidi, insieme a diossine e PCB, sono stati inclusi nella Conven- zione di Stoccolma, stilata per difendere la salute umana dai composti organici persistenti, i POP’s (Persistent Organic Pollutants), ma purtroppo l’I- talia, pur avendola sottoscritta, è l’unico Paese in Europa a non averla ancora ratificata.
L’esposizione a pesticidi che più interessa per le conseguenze sulla salute umana è quella cro- nica, ovvero quella che avviene a dosi “piccole” e prolungate nel tempo e che può realizzarsi non solo per motivi occupazionali, ma anche in gene- rale per tutta la popolazione.
Va anche ricordato che sono centinaia i prin- cipi attivi presenti sul mercato, purtroppo i test tossicologici vengono generalmente eseguiti sui singoli composti e non sulle formulazioni com- merciali, rendendo complessa la conoscenza dettagliata delle conseguenze dei pesticidi sulla
salute umana. È comunque ormai assodato che queste sostanze possono provocare alterazioni di svariati organi e sistemi dell’organismo umano come quello nervoso, endocrino, immunitario, renale. L’esposizione ai pesticidi comporta un in- cremento di cancro, diabete, patologie respirato- rie e cardiovascolari, disturbi della sfera sessuale disfunzioni metaboliche ed ormonali, malattie neurodegenerative e soprattutto danni al cervello.
Vogliamo riportare quanto emerso da una recente analisi effettuata dell’Università di Ber- keley (http://rspb.royalsocietypublishing.org) che ha esaminato 115 ricerche scientifiche per con- frontare agricoltura biologica e convenzionale: “è importante ricordare che il nostro attuale sistema agricolo produce molto più cibo di quanto sia ne- cessario per sfamare il pianeta. Per sradicare la fa- me nel mondo è necessario aumentare l’accesso al cibo, non solo la produzione. Inoltre, aumenta- re la percentuale di agricoltura che utilizza metodi biologici e sostenibili non è una scelta, è una ne- cessità. Non possiamo semplicemente continuare a produrre cibo senza prenderci cura del nostro suolo, dell’acqua e della biodiversità”.
Affinché non debba ulteriormente crescere l’elenco delle “lezioni imparate in ritardo da peri- coli conosciuti in anticipo” (www.eea.europa.eu/ publications/late-lessons-2) crediamo che si deb- ba promuovere senza esitazioni una agricoltura di tipo biologico, la sola in grado di rispettare, ancor prima dell’ambiente, la salute umana ed in special modo quella delle generazioni a venire.
Melissa Frulloni,
Rapporti con i Media per ISDE Italia
Info: isde@ats.it
VITA DELL’ORDINE
L’Ordine di Pistoia ha assunto una po- sizione fortemente critica sulla gestio- ne dell’inceneritore di Montale che avrebbe manifestato più volte criticità non sempre affrontate nello smalti- mento dei fumi potenzialmente tossi- ci per la popolazione. Una posizione in ossequio al dettato dell’articolo 5
Sul problema dei rifiuti
del codice deontologico vigente che impone ai medici la massima atten- zione ad ogni forma di tutela della comunità di fronte ai rischi primari sia per i singoli che per le future genera- zioni. La gestione dei rifiuti è un’indu- stria importante purché si mantenga nei limiti di legge e sia congrua non
solo con le disposizioni vigenti ma con le ultime acquisizioni in tema di sicurezza degli impianti. Nello stesso tempo i medici raccomandano alla cittadinanza la massima attenzione alla raccolta differenziata e alla ridu- zione quantitativa della massa smal- tibile.
Toscana Medica 3|2016

