Page 4 - Toscana Medica
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4 LE COPERTINE DI TOSCANA MEDICA
FEDERICO NAPOLI
Giambologna (Douai 1529, Firenze 1608) Venere in piedi in atto di asciugarsi. Nono decennio del XVI secolo, Bronzo, Firenze, Museo Nazionale del Bargello
Spettacolo e magnificenza alla tavola del Granduca
Un matrimonio d’altri tempi. Nel 1600 a ven- ticinque anni Maria de’ Medici, orfana del padre Francesco I - la madre Giovanna d’Austria era mor- ta nel 1578 - , nonostante per quel tempo consi- derata non più in età da marito, diventa un’impor- tante pedina per il Granducato toscano. Lo zio e tutore, Ferdinando I, la concede in sposa al re di Francia, Enrico IV di Navarra, con una dote pari al debito che quest’ultimo ha contratto con Casa Medici e che non riesce a rendere. L’occasione si presta per uno sfarzoso periodo di feste, aperto il giorno del matrimonio (5 ottobre) e che ora divie- ne oggetto di una mostra titolata “Dolci trionfi e finissime piegature”, presentata presso la Sala di Bona della Galleria Palatina fino al 7 giugno.
Il matrimonio di Maria viene celebrato in Santa Toscana Medica 4|2015
Maria del Fiore per procura, essendo assente lo sposo (ci sarà una seconda celebrazione in terra di Francia): del fatto resta testimonianza nel quadro di Jacopo Chimenti conservato agli Uffizi, dopo l’acquisto avvenuto anni fa sul mercato antiqua- rio. Ma l’avvenimento è testimoniato anche da Michelangelo Buonarroti il Giovane, nipote del ce- lebre scultore, che ne redige un accurato resoconto. Da questo scritto gli allestitori di oggi hanno preso spunto per ricomporre nei particolari lo spettacolo del banchetto di nozze ordinato nel Salone dei Cin- quecento, nell’ambito del quale il teatro, il potere e lo stupibile si fondono sotto l’accorta regia del “maestro di cerimonie” Bernardo Buontalenti. L’ar- tista sfoggia tutta l’inventiva di cui è capace special- mente nella mensa principale, trasformando tante sculture già presenti in Firenze, magari provenienti dallo stesso collezionismo mediceo, in altrettanti capolavori di zucchero - Ercoli, amori, fontane -, con un processo di trasformazione d’uso che nel XVI secolo coincide con la cultura manierista, di cui si nutre la corte medicea, disseminando la mensa di perle che riflettono immagini e luci, moltiplican- dole. Altre eccezionali forme accompagnano quel favoloso banchetto, quest’ultime realizzate con le ardite e complesse piegature dei tovaglioli in lino, mutati anch’essi in forme animali e animate. Né la tavola è la sola protagonista dell’avvenimento, ma anche una straordinaria credenza a forma di giglio di Francia ideata dal veronese Jacopo Ligozzi, che contiene centinaia di oggetti appartenenti al tesoro mediceo. Intorno, si muove un nugolo di collabora- tori di corte, da Giambologna a Cigoli a Piero Tacca.
Insomma, è il trionfo della meraviglia come espressione del potere raffinato ed esclusivo, è l’in- dicazione del successo politico raggiunto da Casa Medici con questo matrimonio. Lo stesso spettaco- lo “Euridice” di Jacopo Peri allestito a Pitti il giorno dopo viene ancora oggi considerato nella sua parti- colarità, quale antesignano del melodramma. Pare un avvio straordinario beneaugurante per la vita di Maria in terra di Francia, invece sarà seguito da mol- te drammatiche ombre.
Oggi, nella ricostruzione del banchetto nuziale, il coordinatore Mauro Linari si è avvalso di una se- rie di collaboratori, quali la fonderia Del Giudice di Strada in Chianti , il molatore Locchi di Firenze, Joan Sallas per le straordinarie piegature dei tovaglioli, gli allievi di scenografia presso l’Accademia BB.AA.: ripetendo così la grande articolata coralità creativa e fattiva di quattrocento anni fa.
A metà tra teatro e filosofia, potere e conoscen- za creativa, artigianato e arte culinaria e della ta- vola, la mostra “Dolci trionfi e finissime piegature” espone anche i conti relativi alle spese sostenute nel 1600 e certi bronzetti ispiratori; comunque, pre- cede adeguatamente la Expo milanese dedicata al cibo, di prossima inaugurazione, nell’ambito della quale l’eccellenza toscana avrà un suo preciso e qualificato spazio. TM
Dolci trionfi e finissime piegature
Sculture in zucchero e tovaglioli
per le nozze fiorentine di Maria de’ Medici Galleria Palatina, Firenze
Fino al 7 giugno
orario martedì/domenica 8,15 - 18,50 http://dolcitrionfi.it/main/

