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RICERCA E CLINICA 51
Figura 3 - DaVinci Xi durante il pun- tamento del cam- po operatorio per eseguire una rese- zione del retto per cancro
Figura 4 - Da Vinci XI dopo il docking completo per ese- guire la parte pelvi- ca di una resezione del retto robotica
e minori complicanze.
La conclusione quindi, condivisa da molti chi-
rurghi che hanno esperienza di tutte le tecniche, dalla chirurgia tradizionale, alla laparoscopia alla robotica e che quindi possono esprimere un giudizio “sul campo”, nel confronto delle diver- se tecniche, è che la chirurgia robotica non sia assolutamente da mettere in contrapposizione alla laparoscopia, ma piuttosto una sua evolu- zione, che consente di espandere le indicazioni e di offrire ad un maggior numero di pazienti un intervento mini invasivo efficace, anche in caso di situazioni complesse, quindi una tecnologia
da seguire, sviluppare ed affiancare a quanto già disponibile.
È importante infine sottolineare come il trat- tamento del carcinoma del retto, necessiti obbli- gatoriamente di un gioco “di squadra” e come, all’importanza di una buona chirurgia, si associ l’interazione stretta con l’oncologo, il radiotera- pista e l’oncologo al fine di inserire il paziente in un percorso standardizzato in cui ciascuno con le proprie competenze possa garantire le massi- me possibilità di guarigione. TM
Info: lu.morelli@ao-pisa.toscana.it
Toscana Medica 7|2015

