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50 RICERCA E CLINICA
Tabella 3 - Risultati funzionali pre e post-operatori dopo resezione intersfinterica con confezionamento di colo-ano-anastomosi manuale. Si può osser- vare come, dopo un iniziale deterioramento di tutte le funzioni autonomiche, si assista a una graduale ripresa dell’outcome funzionale con risultati ad 1 anno simili rispetto al pre-operatorio.
Resezioni intersfinteriche robotiche con colo-ano-anastomosi manuale. Totale= 15 pazienti
Valori pre-operatori
Valori post-operatori (3 mesi)
Valori post-operatori (1 anno)
P Value
Funzione sessuale (IIEF; FSFI)
17,1
12,3
15,5
NS
Funzione urinaria (ICIQ-FLUTS; ICIQ-MLUTS)
1,6
3,1
1,9
NS
Funzione fecale (mFIQL)
23,6
50,5
30,3
NS
gia robotica centralizzando tutte le attività del nostro ospedale e dell’area vasta composta da 1 milione e duecentomila abitanti, 18 ospedali e oltre 6 mila posti letto. I due robot da Vinci sono disponibili presso il nostro Ospedale Universita- rio, a Pisa e chirurghi provenienti da altri ospe- dali della zona di riferimento possono praticare la chirurgia robotica sui loro pazienti. Questa politica è volta a massimizzare l’utilizzo di ogni robot ed evitare che piccoli ospedali acquistino il proprio robot che, probabilmente, sarebbe sot- toutilizzato.
Recentemente è stata inoltre acquisita la più moderna versione del robot da Vinci (Xi) (Figura 2), che promette di incrementare ulteriormente le potenzialità della chirurgia robotica, in parti- colare negli interventi multiquadrante, motivo per cui proprio in chirurgia del retto, per la ne- cessità di spaziare durante l’atto chirurgico dal- la flessura splenica al colon sinistro alla piccola pelvi, questa evoluzione potrebbe portare ad un ulteriore incremento delle potenziali applicazioni e dei risultati (Figura 3 e 4).
I risultati descritti, relativi all’approccio chi- rurgico robotico sulla chirurgia del retto, fino ad oggi sono stati limitati prevalentemente ad espe-
rienze di singolo centro e sul sistema robotico di penultima generazione (si). Attualmente sono in fase conclusiva due studi internazionali mul- ticentrici randomizzati, di cui il ROLARR, che è il primo ad essere iniziato e che ha appena termi- nato l’arruolamento di 500 pazienti, è quello a cui abbiamo partecipato come co-investigators. Le conclusioni di questi due studi aiuteranno ad orientare in maniera più chiara nella selezione dei pazienti da proporre per tecnica laparoscopi- ca robot assistita piuttosto che una laparoscopia standard o una laparotomia.
Tuttavia al di la di tutte queste considerazio- ni, che pure sono necessarie, preme sottolineare come sia esperienza condivisa da tutti gli uti- lizzatori nella pratica quotidiana, che gli inter- venti risultano più facilmente realizzabili con il da Vinci che non con la laparoscopia classica e che questa metodica consenta in molti casi di eseguire, con tecnica mini invasiva, interventi più complessi di quelli a cui eravamo abituati. L’intervento viene percepito come più agevole e la sensazione che si ha operando, è che tutte le fasi chirurgiche vengano realizzate in maniera più fluida e con minor incidenza di problemi tec- nici, quindi potenzialmente con migliori risultati
Toscana Medica 7|2015
Figura 2 - nuovo DaVinci Xi

