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RICERCA E CLINICA 49
Figura 1 - Chirurgo seduto in consolle mentre esegue l’in- tervento chirurgico
Tabella 1 - Numero di casi suddivisi per tipologia di intervento
tasso di conversione in chirurgia a cielo aperto dell’1,6% (Tabelle 1, 2). Si enfatizza in partico- lare come nella nostra esperienza le tecniche di anastomosi colo-anale siano da tenere sempre in considerazione, dati i buoni risultati funzionali che abbiamo registrato con il robot (Tabella 3), nei tumori del retto basso, anche al fine di non accettare compromessi che da un lato portino a amputazioni dell’ano evitabili e dall’altro portino ad interventi oncologicamente più a rischio.
Come tecnica nuova, il ruolo della chirurgia robotica nel trattamento del cancro del retto, è molto dibattuta ed oggetto di numerose pubbli- cazioni. La revisione sistematica della letteratura sul ruolo della tecnica robotica per il cancro ret- tale pone l’attenzione, come vantaggi potenzial- mente più significativi rispetto alla laparoscopia, sulla riduzione del tasso di conversione, i migliori risultati funzionali nella conservazione della fun- zione sessuale e vescicale, sulla learning curve di- mezzata per il chirurgo, e sui buoni risultati on- cologici a medio termine (risultati concordanti in molti lavori); in altri lavori invece (ma con risultati non confermati da altri), si segnalano la supe- riorità della robotica riguardo alla riduzione dei giorni di degenza, alle complicanze post opera- torie, ed alla migliore qualità e completezza nel trattamento del mesoretto con attesa di migliori risultati in termini di recidiva locale.
Un altro vantaggio chiaro rispetto alla lapa- roscopia standard risiede della formazione, in quanto essendo prevista la possibilità di avere due consolle in sala operatoria, i chirurghi che iniziano la formazione in questo ambito posso- no eseguire parti di intervento sotto lo stretto controllo del tutor sulla seconda consolle che può dare così indicazioni e prendere il control- lo degli strumenti in qualsiasi momento con un meccanismo simile a quelle della scuola guida.
A questo proposito si segnala inoltre come alla consolle possano essere anche abbinati simula- tori virtuali che grazie al sostegno della Fonda- zione Arpa (www.fondazionearpa.it) presieduta dal Prof. Mosca e del centro di eccellenza Endo- cas (www.endocas.org), accreditato presso l’A- merican College of Surgeons, sono stati acquisiti e sono disponibili a Pisa per percorsi formativi specifici.
Gli svantaggi più rilevanti, argomenti di cri- tica principali, sono rappresentati invece da- gli elevati costi attuali del sistema e dai tempi operatori più lunghi, descritti in diversi lavori. Bisogna però segnalare come, recentissime pub- blicazioni, pongano l’attenzione sul fatto che sia costi, che tempi più lunghi si riferiscono in tutte le casistiche ai primi anni di utilizzo e che, con l’incremento dell’esperienza, soprattutto nei centri ad alto volume, entrambi si riducono significativamente fino ad invertirsi nel caso dei tempi chirurgici.
Nell’ Azienda Ospedaliera Pisana si è cercato di ottimizzare l’utilizzo dei due robot da Vinci in dotazione al Centro multidisciplinare di chirur-
Tabella 2 - Risultati peri e post-operatori
Risultati
Parametro
%
Reintervento
0
Tasso di conversione alla tecnica open
1,6
Tasso di recidiva locale
1,6
Complicanze:
Deiscenza anastomotica
3,3
Deiscenza di ferita
1,6
Stenosi anastomosi
1,6
Ritardo di canalizzazione
6,6
Complicanza medica
5
Toscana Medica 7|2015

