Page 6 - Toscana Medica
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6 OPINIONI A CONFRONTO a cura di Simone Pancani
Novità per il
non Small Cell Lung Cancer
Gianni Amunni
TOSCANA MEDICA – Il tumore non a piccole cellule è la forma più frequente delle neoplasie che interessano il polmone, apparendo tuttavia dotato di caratteristiche di particolare maligni- tà. Può comunque venire preso ad esempio di quanto sta oggi accadendo in Oncologia con la sempre più frequente introduzione sul merca- to di farmaci innovativi, per lo più assai costosi, efficaci contro condizioni selezionate e non di grande rilevanza epidemiologica, quali le neo- plasie mutate e traslocate. Per questo non ap- pare oggi più rinviabile un confronto serio ed affidabile tra le richieste di queste classi di malati (pochi, ripetiamo, a livello di popolazione gene- rale) ed i costi sostenibili dai servizi sanitari sia regionali che nazionali.
Affrontiamo queste tematiche prendendo spunto da questa particolare forma di neoplasia polmonare, illustrandone le caratteristiche ge- nerali ed i rapporti con l’ambiente.
LANINI – Fino al 1700 il cancro del polmone non era considerato un’entità patologica con dignità propria. Questo concetto si è ovviamen- te evoluto ed ai primi del Novecento la lette- ratura medica internazionale parlava di circa 400 casi di neoplasie polmonari evidenziate al riscontro autoptico. Bisogna tuttavia arriva- re al 1950 quando un articolo pubblicato dal BMJ descrive chiaramente in maniera scientifica il rapporto di causa-effetto tra la neoplasia del polmone ed il fumo di sigaretta. Ad oggi, il tu- more del polmone (l’85% trattasi di neoplasia non a piccole cellule) rappresenta la prima cau- sa di morte al mondo per patologia neoplastica. A livello mondiale si registrano ogni anno circa 1.800.000 nuovi casi di tumore del polmone con circa 1.600.000 decessi; il maggior numero di casi si riscontra nei paesi industrializzati.
La situazione in Italia vede il tumore polmo- nare al quarto posto come incidenza dopo quelli di colon-retto, mammella e prostata. Le proiezio- ni epidemiologiche ci dicono che nel 2015 mori- ranno, a causa di questa neoplasia, circa 31.000 persone, con gli uomini nettamente svantaggiati rispetto alle donne. A livello mondiale l’inciden- za di questa neoplasia appare tuttavia in dimi-
nuzione nei maschi, al contrario di quanto suc- cede nelle donne, verosimilmente in relazione al sempre maggior numero di donne fumatrici. I numeri che valutano l’andamento della morta- lità dal 1950 al 1980 parlano di tassi saliti del 225% nei maschi ed addirittura del 330% nelle femmine, mentre dal 1990 ad oggi rilevano un trend in costante calo nella prima classe ed inve- ce sostanzialmente stabile nella seconda.
AMUNNI – Il tumore del polmone è la causa più importante di morte nell’uomo dal 1960. Ad oggi la prevenzione dell’iniziazione tra gli adolescenti e la promozione della cessazione tra i fumatori sono i metodi migliori per ridur- re il rischio di morire di tumore del polmone. La sigaretta si è diffusa prima negli uomini dei Paesi ad alto reddito a partire dalla prima guerra mondiale, quando la sigaretta era compresa nel rancio dei soldati; 20-40 anni dopo nelle donne come strumento di emancipazione femminile. In entrambi i sessi, il fumo si è diffuso prima nelle classi sociali più alte, poi in quelle più bas- se e ora è appannaggio soprattutto dei meno abbienti. Invece, nei Paesi Arabi, dell’Est Euro- pa, in India e in Cina l’epidemia da fumo è più indietro: la sigaretta è ancora appannaggio so- prattutto maschile, con prevalenze superiori al 50%, come in Italia negli anni ’50-’60. Gli anda- menti del consumo di sigarette si riflettono 30- 40 anni dopo in modo speculare, purtroppo, sugli andamenti del tumore del polmone: infatti nei Paesi ad alto reddito il tumore del polmone sta diminuendo negli uomini, ma aumentando nelle donne. In Toscana ad oggi ci sono circa 740.000 fumatori, concentrati tra i 30-50enni, uomini e donne. Ogni anno in Toscana si verifi- cano 1.800 decessi per tumore del polmone e 3.800 morti per altre cause attribuibili a fumo (infarto, ictus, bronchite-enfisema e tumori in altre sedi, come vie aereo-digestive superiori, pancreas, vescica, rene, colon).
TOSCANA MEDICA – Oltre al fumo di siga- retta esistono dei fattori ambientali legati alla comparsa di questa neoplasia?
Antonio Chella
Toscana Medica 5|2015
GIANNI AMUNNI1, ANTONIO CHELLA2, GABRIELLA FONTANINI3, FABIO LANINI4, FABIO LENA5, ENRICO MINI6, MAURO MUGNAI7
Gabriella Fontanini
1 Direttore dell’ISPO
2 Dirigente Medico dell’UO di Pneumologia Universitaria dell’AOU Pisana
3 Ordinario di Anatomia Patologica dell’Università degli Studi di Pisa

