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4 LE COPERTINE DI TOSCANA MEDICA
FEDERICO NAPOLI
“San Sebastiano” - Gustave Moreau (Parigi 1826-1898), 1870- 1875 o 1890 circa, olio su tela, cm 115 x 90. Parigi, Musée Gu- stave Moreau, inv. 214. Foto © RMN-Grand Palais /René-Gabriel Ojéda
http://www.palazzostrozzi.org/mostre/bellezzadivina/
Palazzo Strozzi espone la bellezza divina
Nell’ambito del V Convegno Ecclesiale Nazionale si col- loca la mostra “Bellezza Divina. Tra Van Gogh, Chagall e Fontana” ordinata presso le sale di Palazzo Strozzi a Firenze e aperta fino al 24 gennaio 2016. La medesima mostra, che presenta opere datate fra metà Ottocento e prima metà del Novecento con gli autori impegnati in soggetti religiosi, pur autonoma e completa, idealmente prosegue e si conclude nella esposizione “Si fece carne. L’arte contemporanea e il sacro” proposta presso la chiesa di San Lorenzo, che espo- ne opere della seconda metà del Novecento. La mostra di Palazzo Strozzi curata da Carlo Sisi e collaboratori propone pitture sculture grafiche e disegni provenienti da svariate collezioni pubbliche e private, suddividendo la materia in sezione diverse (l’Annunciazione, la Passione, la Preghie- ra, ad esempio). Con sempre un’attenzione agli aspetti
cronologici, in esposizione si passa dall’estetismo accade- mico del quadro “Cristo alla colonna” di William-Adolphe Bouguereau (1890), all’opera “La preghiera”di Felice Caso- rati (1914) che echeggia il clima della Secessione viennese conosciuta tramite Klimt già nel 1910 e 1911. Egualmente, in mostra compaiono la scultura “Madonna con Bambino” di Libero Andreotti (1923) dalla tarda linea Art Nouveau e il bronzo “Grande cardinale” di Giacomo Manzù, proveniente da Ca’ Pesaro di Venezia (1955), portato quasi alla massi- ma semplificazione formale. A tale proposito, per quanto le opere esposte si muovano nell’ambito della figurazione, in questo certamente indirizzate anche dalla necessità co- municativa che i soggetti prescelti comportano – cosa che per esempio accade anche in un autore quale Lucio Fon- tana, qui presente con alcune vibranti stazioni della “Via Crucis” realizzate in ceramica –, a Palazzo Strozzi compare solo un’opera pienamente astratta dal titolo “Crocifissione contemporanea – Ciclo della protesta n. 4”, realizzata nel 1953 da Emilio Vedova e proveniente dalla Galleria Nazio- nale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Inevitabilmente, il mondo circostante ha riverberato in tutte queste opere la realtà storica loro contemporanea, come accade nei quadri dedicati al soggetto “Crocifissione” (fra cui quello “scandaloso” di Guttuso), nell’esposizione accostati in successione; ma tale aspetto è evidente anche nelle opere dedicate al tema del “figliol prodigo” frequente fra le due guerre mondiali (sinonimo di un vero e proprio “ritorno all’ordine” compositivo per Arturo Martini e Baccio Maria Bacci) o dello spirito di indipendenza risorgimentale (si veda la grande tela “I Maccabei” di Antonio Ciseri, pro- veniente dalla chiesa fiorentina di Santa Felicita). È anche una mostra nella quale compaiono autori non frequente- mente esposti in Italia, come i francesi Maurice Denis, Odi- lon Redon e Gustave Moreau, il norvegese Edvard Munch. È una mostra, infine, che accanto ad autori quali Vincent Van Gogh (la sua “Pietà” mediata da Delacroix è il simbolo della mostra fiorentina), Pablo Picasso (di età giovanissima, appena undici anni), Henri Matisse, Lorenzo Viani, Otto Dix, Galileo Chini, propone alcune eccellenze, come le opere “Crocifissione bianca” di Marc Chagall (da Chicago), “L’An- gelus” di Jean-Francoise Millet (dal Museé d’Orsay), “Resur- rezione di Lazzaro” di Pietro Annigoni (dai Musei Vaticani).
Dunque, un unico tema (il sacro nell’arte) e tanti autori: una “collettiva” di eccellenza. TM
Bellezza divina. Tra Van Gogh, Chagall e Fontana
Palazzo Strozzi, Firenze
Fino al 24 gennaio 2016
orario: tutti i giorni 10,00-20,00; giov 10,00-23,00
Toscana Medica 10|2015

