Page 4 - Toscana Medica
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4 LE COPERTINE DI TOSCANA MEDICA
Giuseppe Capogrossi, Superficie, 1958, litografia a colori.
FEDERICO NAPOLI
Le tante anime dell’arte contemporanea
http://www.gamc.it/index.php5?sezione=5&contenuto=1
La ricchissima collezione (pittura, scultura, grafica) da- tabile dalla fine del XIX al XXI secolo della Galleria Comu- nale d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di Viareggio, settimanalmente impegnata in attività didattiche e conoscitive, trova ora una nuova ordinazione curata da Alessandra Belluomini Pucci, Claudia Fulgheri e Gaia Quer- ci. Nasce così la mostra “Segno, gesto, materia. Esperienze europee nell’arte del dopoguerra. Opere dalla collezione Pieraccini” che per quanto esposto trova necessario attin- gere alla fondamentale donazione di Giovanni Pieraccini e della moglie Vera avvenuta qualche anno fa. In totale, una collezione ampia (ca. 3000 opere) che fa della “Lorenzo Via- ni” un importante luogo espositivo nel circuito museale del- la Toscana (ma non solo), a conferma della storica posizione di Viareggio nell’ambito della cultura contemporanea.
Esposte sono opere di autori italiani ed europei in par- ticolare modo databili nella seconda metà del Novecento, con un’attenzione aggiuntiva agli autori operanti in Versi- lia: fra questi e su tutti ricordiamo certo Lorenzo Viani al quale la GAMC è dedicata, ma anche Mario Marcucci. La mostra attualmente ordinata dalle tre curatrici trova, in una
volutamente schematica suddivisione del materiale artisti- co, la possibilità di riunire fra loro autori diversi secondo una lettura che favorisca una più immediata comprensione da parte degli osservatori. L’ordinamento ottenuto identifi- ca come elementi compattanti suggestioni diverse, ma più facilmente intuibili: ecco, così, rintracciare nella tendenza a usare la materia come struttura comunicativa e, quindi, for- ma di linguaggio, il fil rouge tra Alberto Burri e i due fratelli Pomodoro, Giò e Arnaldo.
Di contro, una priorizzazione del concetto “spazio” e un’attenzione specifica nei suoi confronti costituiscono l’a- spetto comune a Toti Scialoja, Giuseppe Santomaso e Lucio Fontana, autore già nel 1949 del Manifesto dello Spazia- lismo. Ma quest’ultimo autore avrebbe egualmente potu- to essere presente nella sezione dedicata al “Nuovo fronte dell’Astratto” ove sarebbe comparso accanto ai colleghi di un tempo – Il gruppo di Como e della Galleria del Milione di Milano, seconda metà Anni ‘30 –, cioè Attanasio Soldati, Mauro Reggiani, Mario Radice, Luigi Veronesi. Tutti esposti nelle sale della Galleria accanto ad Alberto Magnelli, ideale “padre” di tutta l’astrazione fiorentina, nonché Max Bill e Victor Vasarely.
La mostra prosegue con Hans Hartung, Antonio Sanfi- lippo e Giulio Turcato, riuniti fra loro per l’uso di un segno creativo graficizzato. Oppure, fra gesto e concettualità ecco trovare insieme Afro, Leoncillo ed Emilio Vedova. Qui c’è Jean Dubuffet, ma che come ogni altro nome presente in mostra ha vissuto stagioni artistiche diverse, comparendo quindi anche nella parte dedicata alla neo-figurazione. Si conferma così come la mostra presso la GAMC di Viareggio segua parametri volutamente identificati per facilitare la let- tura di espressioni artistiche fra loro molto diverse: di fronte alla frantumazione dell’arte del Novecento, si è voluto of- frire una lettura ricompattante e riunificatoria (nei limiti), seguendo assonanze.
Per ultimo in mostra compaiono autori quali Mario Fran- cesconi, Ernesto Altemura, Marco Dolfi, Alessandro Tofanel- li, Loriano Geri: un manipolo di autori, personalità artistiche del territorio versiliese, visto quest’ultimo come “laboratorio di idee dagli esiti molteplici e diversi”.
Segno, gesto, materia.
Esperienze europee nell’arte del dopoguerra. Opere della collezione Pieraccini
Galleria Arte Moderna e Contemporanea
Palazzo delle Muse, Piazza Giuseppe Mazzini 22, Viareggio Fino al 12 luglio 2017 - orario: 15,30-19,30
Lunedì chiuso
Toscana Medica 9|2015

