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46 QUALITÀ E PROFESSIONE
che nella nostra Regione il consumo di adeguate quantità di frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno) non è particolarmente diffuso, seppur in linea con la media nazionale. Solamente il 10% della popolazione raggiunge i consumi giornalie- ri consigliati, con percentuali migliori nelle don- ne rispetto agli uomini (12% vs 7%).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità rac- comanda lo svolgimento di almeno 150 minuti di attività fisica moderata o 75 di attività fisi- ca intensa alla settimana. Solamente un terzo degli adulti toscani ha uno stile di vita attivo (34,4%), in quanto pratica l’attività fisica rac- comandata oppure svolge un’attività lavorativa pesante dal punto di vista fisico.
In controtendenza rispetto a quanto emer- so per gli altri stili di vita, le donne sono più sedentarie rispetto agli uomini (29% vs 24% di soggetti completamente sedentari).
Gli uomini hanno una migliore percezione del proprio stato di salute, con più del 72% (vs 63% nelle donne) che dichiara di sentirsi bene o molto bene. Inoltre, nel genere femminile sem- brano assai più diffusi i sintomi di depressione, che arrivano ad interessare il 12% delle intervi-
state, contro solamente il 5% degli uomini. Anche sul fronte della qualità della vita le donne sembrano avere più difficoltà degli uo- mini; infatti dichiarano di aver vissuto in media 7 giorni di cattiva salute, sia fisica che psichica, nel mese precedente l’intervista (vs 4% degli uomini), non riuscendo a svolgere le proprie at- tività abituali per 1,4 giorni, contro 1,1 giorno
degli uomini (Grafico 3).
I dati confermano che le differenze di ge-
nere si estrinsecano non solo sotto l’aspetto anatomo-fisiologico, ma anche in un insieme di differenze funzionali, biologiche, culturali e sociali. Già nel 1998 l’OMS ha preso atto del- le differenze di genere richiedendo, dal 2002, l’integrazione delle considerazioni legate alle differenze di genere nelle politiche sanitarie e nei programmi di salute. La medicina di gene- re è considerato un obiettivo di Sanità Pubblica finalizzato ad aumentare l’appropriatezza delle cure e consentire ricadute positive nell’efficien- za e nell’equità dei sistemi sanitari.
TM
Info: vega.ceccherini@gmail.com
LETTI PER VOI
Narrare la vita spezzata
GIOIA GORLA
Laurum Editrice
Gioia Gorla con questa sua nuova fatica ci consegna un piccolo ma intenso testo, edito da Laurum Editrice, che rap- presenta un notevole esempio di cosa si deve modernamente intendere per medicina narrativa. Sono cinque brevi biogra- fie, condensate dall’autrice, di giovani colpiti dallo stesso gravissimo evento traumatico che ha lasciato una tetraplegia. Il diverso vissuto dei singoli coincide nella capacità, autonoma ma spesso supportata dall’amorevole e professionale aiuto dei parenti e del personale sanitario, di ritrovare una ragione di vita sia pur condizionata dalla necessità di una continua presenza di aiuto. Cinque vite emblematiche dal punto di vista medico ma estremamente coinvolgenti sul piano umano.
Alfredo Zuppiroli, nella sua bella prefazione, nota quanto siano cambiate le condizioni di sopravvivenza di questi malati con l’evoluzione della medicina riabilitativa e come i professionisti della sanità abbiano compreso che la prima riabilitazione è psicologica. Zuppiroli nota anche come l’istituzione del servizio sanitario abbia rappresentato un punto di svolta nell’assistenza di questi pazienti, che non può essere che pubblica, integrata strettamente con l’ausilio della famiglia e di volontari. Il servizio sanitario è una conquista di civiltà da salvaguardare sempre. Ma il libro ci induce anche a riflettere sul senso profondo della relazione terapeutica; ci insegna come un corretto rapporto professionale e umano sia alla base di ogni buona medicina. Infine ci costringe a fare i conti, in tempi di trionfo della tecnologia, essenziale perché a questa dobbiamo tanti mirabili presidi che aiutano questi pazienti, con l’obbligo di ascoltare chi soffre e di comprendere la sua narrazione che è ancora il fondamento della medicina come professione di aiuto.
LEGENDA
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Toscana Medica 1|2016

