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4 LE COPERTINE DI TOSCANA MEDICA
FEDERICO NAPOLI
Viareggio
e vent’anni di cultura italiana
Quella di Viareggio è una lunga storia ricca di avveni- menti e personaggi della cultura; città ancora oggi tra le più famose nel mondo balneare, ma un tempo (prima metà del Novecento) vero centro della villeggiatura marina europea. Città piccola rispetto ad altre, ma capace di richiamare at- tenzione grazie a un’intensa vita culturale; una parte di que- sta luce trascorsa (ma non spenta neppure oggi) si ritrova nella mostra “Lo sguardo e la parola. Opere dalla collezione del Premio Viareggio 1974-1993” presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, abitualmente atti- vissima nella sua programmazione settimanale.
Il Premio Viareggio è ancora uno tra i riconoscimenti let- terari più importanti in Italia: pur perdendo lo spirito che lo ha animato fino a non molti anni fa, quello cioè di essere campo di valorizzazione per scrittori e poeti nonché case editrici fuori dal grande giro economico (oggi i principali editori hanno conquistato le attuali giurie), si è sempre af- fiancato alla pittura e scultura, utilizzando quest’ultime per i premi ai vari vincitori. “Il Premio Viareggio nacque sotto il mio ombrellone sulla spiaggia dei Barsanti” (da un’intervista del 1979 a Leonida Repaci). Lo stesso Repaci, Carlo Salsa e Alberto Colantuoni varano l’iniziativa, subito cointeressando Gian Capo e Primo Conti in modo da trovare gli agganci giusti con il mondo delle arti visive. In quegli anni in Versilia ci sono gli artisti legati alla cosiddetta “Scuola di Motro- ne” (Funi, Menzio, Rambelli), oltre a Carrà, Soffici, Carena, Vagnetti, Maccari; i letterati Pirandello, Pea, De Robertis, oltre a Roberto Longhi e Anna Banti; gli attori Fregoli, Fran- cesca Bertini, Eleonora Duse, Marta Abba e ancora Zacconi, Gandusio. “Si decise di creare un Premio cui partecipasse tutta la spiaggia e la colonia bagnante di Viareggio”. La na- scita è nel 1929, ma solo l’anno seguente gli organizzatori riescono a varare la manifestazione e ancora un connubio fra letteratura e pittura: vincitori risultano Lorenzo Viani e Anselmo Bucci, interpreti di ambedue le discipline artistiche. Spesso in dono i vincitori ricevono un quadro o una scul- tura; il Premio cresce di importanza anche per la sua fama di essere libero da ingerenze critiche politiche ed editoriali, anche se qualcuno rifiuta di partecipare, come Moravia che scrive a Repaci: “Non ho fiducia nel vostro premio come del resto in alcun premio letterario. Grato per il ritiro dalla lista dei premiandi”. Oppure Italo Calvino, che con un telegram- ma rifiuta il premio “ritenendo definitivamente conclusa epoca premi letterari”. Invece, nel 1933 Achille Campanile si mostra stupito ed emozionato “All’annuncio della mia vin- cita feci per la sorpresa una faccia che avrebbe dovuto in- durre la giuria a revocare immediatamente il premio per fes- saggine dell’interessato”. Molti dei vincitori ricevono opere d’arte, tra gli altri di Attardi, Mirko, De Chirico, Cagli, Anto- nio Bueno, Severini, Turcato. Molte opere restano al Premio stesso, anche grazie ad una iniziativa collaterale che nasce
nel 1973, pronubi lo stesso Repaci e Vittorio Grotti: sono opere di giovani autori invitati a illustrare i libri dei vincitrici dell’anno prima. Ma altre ancora arrivano grazie a una ma- nifestazione anch’essa collaterale al Premio letterario, cioè l’organizzazione ogni anno di una mostra/omaggio ad un artista di fama. Tutto questo è poi confluito nelle collezio- ni del Comune di Viareggio, al quale Leonida Repaci dona la titolarità del Premio nel 1975 restandone Presidente: e da qui passano nella collezione permanente della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di piazza Mazzini, ove oggi e fino al 22 gennaio 2017 - con la cura di Alessandra Belluomini Pucci - sono esposte quasi un centinaio di opere di autori quali Conti, Baj, Guttuso, Vespignani, Sughi, Viani, Greco, Maccari e tanti altri. E non è poco.
Lo sguardo e la parola.
Opere dal Premio Viareggio 1974-93
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, piazza Mazzini, Viareggio
Fino al 22 gennaio 2017
orario: martedì-domenica 15,30-19,30
Ugo Attardi
Senza titolo, 1970, olio su tela Collezione Premio Viareggio
http://www.toscana900.com/lo-sguardo-e-la-parola-viareggio/
ToscanaMedica9|2016 S O M M A R I O


































































































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