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46 VITA DELL’ORDINE
NOTIZIARIO
In merito alla 1° Giornata Nazionale sul Fertility Day, celebrata lo scorso 22 settembre e in cui si sono affrontati temi quali; la possibilità di guarire dalla steri- lità, il ruolo della Medicina Pubblica, la possibilità di preservare la fertilità anche in caso di malattie tumorali e del ruolo dell’età nella possibilità di concepire; l’Associazione Nazionale dei Medici per l’Ambiente (ISDE Italia) ha notato che nella celebrazione è stata del tutto caren- te una sessione sulle cause dell’infertilità, problema che affligge ormai il 15% delle coppie e, più in generale, sull’eziopatoge- nesi dei disturbi della sfera riproduttiva, oggi seriamente compromessa, anche per abortività spontanea, prematurità, nati sotto peso, esiti infausti della gravidanza, malformazioni, endometriosi etc.
A questo proposito ci permettiamo di segnalare che esiste ormai una corposa letteratura scientifica che correla tali pro- blematiche con esposizioni di origine am- bientale e, a nostro avviso, una giornata come quella del 22 settembre avrebbe dovuto mettere in luce ed informare an- che su questi aspetti.
Ad esempio l’esposizione a pesticidi (in particolare di tipo professionale) può alterare gravemente la funzione gonadi- ca maschile, così pure per l’endometrio- si - patologia complessa diventata ormai una vera piaga sociale e causa di sterilità femminile - i fattori ambientali rappre- sentano un importante fattore di rischio. Per non parlare di gravissimi casi di inqui- namento da sostanze che interferiscono con le funzioni ormonali quale quello da
perfluoroctani (PFOA, PFAS) presente in Veneto ed oggetto di specifiche ricerche da parte dell’ISS.
ISDE Italia crede fermamente che la salute umana sia intimamente connessa con la salubrità dell’ambiente di vita e di lavoro ed auspica che non si perdano occasioni, come poteva essere la giornata del Fertility day, per divulgare informa- zioni ai cittadini anche su questi versanti. Essere consapevoli dei rischi ambientali connessi all’infertilità e ai disturbi della vi- ta riproduttiva non può che favorire com- portamenti più responsabili da parte dei cittadini e - ci auguriamo - provvedimenti più consoni a tutelare anche queste fun- zioni della salute umana, sia da parte del Legislatore che delle Istituzioni preposte a tutelare la salute pubblica.
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rispondere in pochi minuti a quesiti di pratica clinica e terapeutica. Sono solo alcune delle possibilità che la Federazio- ne Nazionale degli Ordini dei Medici of- fre da oggi ai propri iscritti tramite una convenzione con la EBSCO Information Services di Boston, uno dei principali fornitori mondiali di banche dati di let- teratura scientifica. Il nuovo servizio, of- ferto gratuitamente a tutti i medici e gli odontoiatri italiani, è stato presentato
nella sede della FNOMCeO lo scorso 7 settembre e mette il medico nella con- dizione di portare con sé, ‘al letto del malato’, le migliori evidenze scientifiche in quanto la piattaforma è accessibile in qualunque momento, anche da mobi- le. Le banche dati saranno di supporto anche ai medici in formazione perché utilizzabili dagli specializzandi. Per regi- strarsi e iniziare ad usufruire del servi- zio, cliccare qui:
La posizione di ISDE Italia sul Fertility Day
Biblioteca medica FNOMCeO-Ebsco
http://professionisti.fnomceo.it/Fnomceo/public/areaRiservata.public?utm_source=emailcampaign138&utm_medium=phpList&utm_ content=HTMLemail&utm_campaign=Biblioteca+medica+virtuale+FNOMCeO-EBSCO
Fecondazione assistita, la sentenza:
no al divieto assoluto nella selezione degli embrioni
La Corte Costituzionale ha stabilito che non è reato la selezione degli embrio- ni nei casi in cui sia esclusivamente finaliz- zata ad evitare l’impianto di embrioni af- fetti da gravi malattie trasmissibili e nello specifico le patoloqie rispondenti ai criteri di gravità previsti dalla legge 194 sull’a- borto. Cade così il divieto assoluto sulla selezione degli embrioni. È stata ritenuta, perciò, fondata una delle questioni solle- vate dal tribunale di Napoli: la decisione dei giudici è legata alla sentenza che la stessa Corte ha emesso nei mesi scorsi, in cui ha bocciato la Legge 40 nella parte in cui non consentiva il ricorso alle tecniche di procreazione assistita a quelle coppie fertili portatrici, però, di malattie 4.
Genetiche, e ciò “al fine esclusivo della previa individuazione di embrioni
cui non risulti trasmessa la malattia del genitore comportante il pericolo di rile- vanti anomalie o malformazioni (se non la morte precoce) del nascituro” proprio per il “criterio normativo di gravità” Dun- que, dice la Consulta “quanto è divenuto così lecito, per effetto della suddetta pro- nunzia additiva, non può dunque - per il principio di non contraddizione - essere più attratto nella sfera del penalmente ri- levante” La questione di legittimità costi- tuzionale era stata sollevata in particolare sull’articolo 13 (commi 3, lettera b, e 4) della legge 40 - che prevede di sanziona- re penalmente anche la condotta dell’o- peratore medico volta a consentire il tra- sferimento nell’utero della donna dei soli embrioni sani o portatori sani di malattie genetiche - che violerebbe gli articoli 3,
sotto il profilo della ragionevolezza, e 32 della Costituzione, per contraddizione rispetto alla finalità di tutela della salute dell’embrione di cui all’articolo 1 della medesima legge 40, e contrasterebbe anche con il diritto al rispetto della vita privata e familiare, che include il deside- rio della coppia di generare un figlio non affetto da malattia genetica. Resta vietata la soppressione degli embrioni frutto di fecondazione assistita - La Consulta ha infatti ritenuto non fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dal tribunale di Napoli relativamente alla par- te della legge 40/2004 in cui “è vietata la crioconservazione e la soppressione di embrioni” e “la violazione è punita con la reclusione fino a tre anni e con la multa da 50.000 a 150.000 euro”.
ToscanaMedica9|2016
S O M M A R I O


































































































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