Page 6 - Copia di Vite per la VITA.indd
P. 6

6 OPINIONI A CONFRONTO a cura di Simone Pancani
E. ALTI, A. BARTOLONI, L. GALLI, A.R. DE GAUDIO, F. MENICHETTI, M. SCATIZZI, A. VANNUCCI
Un problema mondiale: la pretesa sconfitta delle malattie infettive
e l’antibiotico-resistenza
Elisabetta Alti, medico di medicina generale a Firenze, Responsabile di AFT.
TOSCANA MEDICA - Quale è la dimensione complessiva del fenomeno dell’antibioticoresi- stenza, costi diretti ed indiretti, impatto sulle scelte di cura, modifiche eventuali dei nostri atteggiamenti nei confronti delle malattie in- fettive, importanza a livello ospedaliero e ter- ritoriale ecc.?
MENICHETTI - Si tratta di un fenomeno di as- soluto rilievo, in particolare a livello ospedaliero dove sempre più spesso ci troviamo di fronte ad infezioni causate da germi multi- o addirittura panresistenti che in molti casi vanno a colpire soggetti già deboli come ad esempio i pazienti chirurgici o quelli in trattamento chemiotera- pico. Un esempio è rappresentato dagli ente- robatteri resistenti ai carbapenemici, responsa- bili di gravissime setticemie e polmoniti spesso mortali. Per fronteggiare tali infezioni oggi di- sponiamo soltanto di “vecchie” molecole come colistina, tigeciclina, fosfomicina e gentamicina mentre attendiamo con impazienza la commer- cializzazione di nuovi antibiotici.
BARTOLONI - In Italia circa il 5% dei pazienti ricoverati in ospedale contrae un’infezione du- rante la degenza. A causa di queste infezioni associate alle pratiche assistenziali si verificano 5.000-7.000 decessi ogni anno, con costi che si aggirano intorno ai 100 milioni di Euro an- nui. Penso che solo questi dati possano fare capire al meglio la drammaticità del fenomeno dell’antibioticoresistenza.
VANNUCCI - Io vorrei affrontare il problema dal punto di vista della popolazione, in sostan- za cioè della Sanità Pubblica. Generalmente si tende a considerare l’antibioticoresistenza un fenomeno essenzialmente ospedaliero, dimen- ticando invece che i suoi orizzonti sono molto più ampi ed interessano un gran numero di professionisti della salute tra i quali anche, ad esempio, i veterinari ed i pediatri, entrambi per lo più grandi prescrittori di antibiotici.
Questo significa che la lotta al suo contra- sto necessita inevitabilmente di una politica condivisa e concertata a più livelli. Si tratta di un problema molto grave, in preoccupante au- mento come dimostrano anche i dati ottenuti dagli studi condotti dall’Agenzia Regionale di Sanità insieme a vari soggetti quali istituzioni regionali, ospedali, laboratori di microbiolo- ga eccetera. Purtroppo in alcuni casi i risul- tati toscani ottenuti sono anche peggiori di quelli nazionali ed abbiamo così osservato, ad esempio, casi di Klebsielle resistenti alle cefa- losporine di terza generazione o di Escherichia Coli insensibili ai fluorochinolonici. Tra l’altro abbiamo evidenziato in Toscana un consumo molto più alto rispetto alla media nazionale e difficilmente spiegabile proprio di chinolo- nici rispetto ad altre classi di antibiotici, oltre che una significativa variabilità di prescrizione terapeutica tra ospedali diversi della nostra Re- gione. Possiamo però affermare che il nostro consumo di antibiotici in ospedale appare an- cora inferiore rispetto ai valori europei.
DE GAUDIO - Come tutti sappiamo le Riani- mazioni sono Reparti in cui il rischio di infezio- ne è più alto e questo dipende da diversi mo- tivi. Il più importante è rappresentato dal fatto che, ad oggi, circa il 60% dei nostri pazienti sono di età superiore ai 65 anni, mentre il 7% supera gli 85. La mortalità si aggira sul 20% ed i germi maggiormente coinvolti sono pre- valentemente Gram negativi, seguiti dai Gram positivi e dai Funghi. Questi pazienti anziani sono sempre più frequentemente sottoposti ad interventi chirurgici di elevata complessità, che favoriscono, in maniera significativa, la de- pressione della risposta immunitari e li espon- gono al rischio infezione.
TOSCANA MEDICA - Nello specifico del- la vostra attività lavorativa quanto ritenete importante il fenomeno dell’antibioticoresi- stenza?
Alessandro Bartoloni, Direttore SOD Malattie Infettive e Tropicali, AOU Careggi, Firenze.
ToscanaMedica8|2016 S O M M A R I O
Luisa Galli, Direttore SOD Malattie Infettive, AOU Meyer, Firenze.


































































































   4   5   6   7   8