Page 11 - Toscana Medica
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QUALITÀ E PROFESSIONE 11
Le scoperte della medicina tecnologica “po- tenziativa” del Novecento, hanno trasformato i rapporti tra le persone basati sui diritti individuali e sulle connesse responsabilità, e modificato il si- gnificato tradizionale delle nozioni di sessualità, nascita, paternità, maternità e famiglia.
La PMA rimane, pertanto, al centro di un dibattito controverso in un contesto etico-so- ciale agitato dalla globalizzazione del mondo, dall’influenza delle legislazioni europee e degli altri Paesi. dalle diverse visioni della vita tra con- fessioni religiose e laicità, dal mutamento della configurazione della famiglia e dei costumi ses- suali, dalla rivendicazione dei diritti costituzio- nali e dal conflitto tra un diritto positivo “mite”, di una società secolarizzata, e un diritto natura- le fondato su obbligazioni naturali immutabili.
Certamente, in uno stato di diritto, e non
in uno etico, i trattamenti con le tecniche della PMA hanno bisogno di regole, non ideologiche, che siano ispirate al buon senso e a una valuta- zione attenta e pragmatica dello stato attuale delle conoscenze e della sperimentazione.
In questa prospettiva mi è parsa interessan- te, e condivisibile, la proposta di C. Flamigni e M. Mori, della costituzione di una Commissio- ne permanente, nominata in parte dal Ministro della sanità e in parte dalle società scientifiche della riproduzione, da rinnovare ogni tre-quat- tro anni, alla quale affidare il compito di stabi- lire Linee Guida in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità, per garantire la trasparenza delle acquisizioni scientifiche e distinguerle da eventuali speculazioni lucrose. TM
Info: aldopagni@mdtech.it
Piero Salvadori, medico di comunità presso l’Azienda USL 11 di Empoli dove dirige
dal 1999 la UOC Organizzazione Servizi Sanitari Territoriali. Specializzato in oncologia presso l’Università
di Genova nel 1987, specializzato in igiene e sanità pubblica presso l’Università di Firenze nel 1991. Dirigente settore Servizi alla Persona
sul Territorio, Regione Toscana 2012/13
PIERO SALVADORI, ELEONORA PAVONE1, VALTER LELLI2, ANDREA CORSINI2
Il medico di medicina generale come “ordinatore di spesa”?
1 Farmacista, Firenze
2 Analista informatico, Firenze
Il nuovo ruolo del medico di medicina gene- rale tra Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), ine- vitabilmente si confronta con i vecchi e classici ruoli derivanti da organizzazioni e schemi del passato.
In effetti sul versante dell’assorbimento di risorse si è passati da un ruolo di curante, cioè tutto ciò che gli assistiti consumano sul territo- rio, ma anche in ospedale, è ascritto al medico di medicina generale, a quello di prescrittore, cioè il medico di medicina generale è responsa- bile di ciò che direttamente prescrive. E tut- to questo passando attraverso la Deliberazione della Regione Toscana n. 1038 del 2005 che in- dividua i vari percorsi assistenziali per la presa in carico dei bisogni del cittadino e distribuisce le responsabilità secondo un modello date a Cesare quel che è di Cesare.
Tutto quanto ora esposto assume maggio- re importanza con le nuove forme aggregative ed organizzative della Medicina Generale che
prevedono anche il budget di Unità Comples- se di Cure Primarie (decreto Balduzzi) e quello di Aggregazioni Funzionali Territoriali (DGRT 1031/2012).
La Figura 1 riassume i cambiamenti susse- guitisi nel tempo.
STATO ATTUALE
Possiamo valutare il ruolo del medico di medicina generale come prescrittore diretto, anziché come curante, sia nella farmaceutica territoriale che nella specialistica. Appare che ancora il medico di medicina generale è come professionalità il maggior azionista nel ruolo di “ordinatore di spesa” sul territorio. Ovviamen- te c’è da considerare anche l’incremento della popolazione, l’aumento delle malattie croniche, la progressiva diminuzione dei posti letto ospe- dalieri, della degenza media... in una parola lo spostamento dell’asse assistenziale dall’ospeda- le al territorio.
Ma in questa attività “traslazionale” qualco- sa sta cambiando.
Toscana Medica 1|2015


































































































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