Page 13 - Toscana Medica
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QUALITÀ E PROFESSIONE 13
tuali. È ovvio che l’alleanza deve essere MOLTO stretta tra i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta ed i medici specialisti (siano essi dipendenti o convenzionati), ma tale allean- za non può e non deve essere solo di facciata deve essere corroborata e seguita da un robu- sto sistema informativo ospedale-territorio, che possa seguire capillarmente lo svolgersi di tali fenomeni;
3. nella AUSL 11 di Empoli, a cui si riferisco- no i dati prodotti, nel 2013 la spesa lorda per prescrizioni specialistiche è stata quasi il dop- pio di quella lorda per la farmaceutica: 57,39 milioni di euro della specialistica contro 34,90 della farmaceutica. A maggior ragione le azioni effettuate sulla medicina generale si rivolgeran-
no al 50% di una spesa lorda specialistica che costituisce già i 2/3 del prescritto come spesa sul territorio. Pertanto se tali azioni non avran- no una forte regia sui medici specialisti, saranno destinate a non raggiungere gli obiettivi di con- tenimento sperati.
4. provocatoriamente potremmo affermare che i medici di medicina generale conservano ancora la prerogativa dei principali attori – pre- scrittori territoriali, ma stanno perdendo terreno e va ripensato il ruolo ed il potere contrattuale. Paradossalmente gli accordi con la medicina ge- nerale devono essere riconsiderati all’interno di questo mutato scenario. TM
Info: p.salvadori@usl11.toscana.it
Maria Grazia Satini, Spec. In Pediatria, Malattie Infettive, Ig. e Med. Preventiva. Docente Corso di Laurea in Assistente Sanitaria c/o l’Univ. di FI. Componente della Commissione Reg. le Vaccini dal 1996. Coordina quale Ref. ASL capofila per la Regione Toscana numerosi corsi di formazione sul tema delle vaccinazioni e malattie infettive. Svolge attività di tutor per gli specializzandi della Scuola di Spec. in Igiene e Medicina Preventiva.
1 UO Igiene e Sanità Pubblica ASL 10 Firenze
2 Medico Convenzionato per la Medicina dei servizi ASL 10 Firenze
3 SOS Assistenza Sanitaria in ambito preventivo
Un ambulatorio vaccinale per soggetti a rischio
Un supporto per medici di medicina generale e specialisti
MARIA GRAZIA SANTINI, SIMONETTA BARETTI1, PAOLA ZINI1, CARLO BONITO2, SILVIA PERONI3
Da ormai molti anni i vaccini costituiscono nell’ambito della Sanità Pubblica un importante strumento per la prevenzione primaria delle ma- lattie infettive. Il loro uso comporta benefici di- retti sui soggetti vaccinati ma anche indiretti sui non vaccinati (herd immunity) ed ha consentito di eliminare il Vaiolo riducendo notevolmente l’incidenza di altre malattie quali Tetano, Difteri- te, Polio, Morbillo, Epatite B. La tradizione cultu- rale ha fatto sì che per molti anni le vaccinazioni venissero considerate competenza soprattutto dei pediatri, ma l’incremento della speranza di vita e la disponibilità di nuovi e sempre più effi- caci vaccini hanno mutato gli scenari portando al coinvolgimento di tutte le classi anagrafiche.
Considerando infatti la più lunga sopravvi- venza dei pazienti con malattie croniche (car- diopatie, broncopneumopatie, diabete, ne- fropatie, emopatie, neoplasie, epatopatie, im- munodeficienze congenite o acquisite ecc.) e la possibilità che, nelle età avanzate, si riduca progressivamente l’immunità acquisita nell’in- fanzia, ne consegue una maggiore attenzione
nel proteggere con adeguate strategie vaccinali tutte le classi di età.
È noto come le patologie croniche espon- gano ad un aumentato rischio di contrarre una serie di infezioni alcune di queste derivano dal- la riduzione delle difese immunitarie, altre sia dall’immunodeficit che dall’esposizione a con- tagio iatrogeno, come avviene per i pazienti dia- lizzati nei confronti delle epatiti virali a trasmis- sione parenterale.
Alcuni di queste patologie possono essere prevenute con vaccini, dotati di un alto potere di efficacia e ancora maggiore di sicurezza.
Il Piano Nazionale per la Prevenzione Vac- cinale (PNPV) 2012-2014 e il Piano Regionale Vaccini si sono posti come obiettivo, tra gli al- tri, il miglioramento delle coperture vaccinali nei soggetti ad alto rischio garantendo l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie al fine di consentire la protezione da gravi compli- canze infettive.
Toscana Medica 1|2015


































































































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