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22 QUALITÀ E PROFESSIONE
Tabella 1 - Costruzione dello studio e caratteristiche del campione.
nevano soddisfatte delle informazioni ricevute, più della metà delle ragazze diciottenni e delle loro madri non lo erano. Considerare sufficiente l’informazione ricevuta determina una maggio- re volontà di far vaccinare la figlia per tutte le madri rispondenti.
La maggioranza di madri e ragazze ritiene che le migliori fonti di informazione sul vacci- no siano i medici in generale, ma solamente la metà delle madri delle ragazze di 11-12 anni e un quarto delle madri delle ragazze maggioren- ni hanno dichiarato di aver ricevuto informazio- ni da loro, mostrando una marcata discrepanza tra ciò che è considerata la migliore fonte di informazioni e le informazioni effettivamente ri- cevute. Nonostante questa differenza, aver avu- to informazioni da fonti mediche influenza in modo significativo la volontà delle madri delle ragazze 11-12enni di far vaccinare le loro figlie, e anche per chi riteneva insufficienti le informa- zioni ricevute, l’interesse alla vaccinazione è su- periore al 70% (Grafico 1).
Le madri delle ragazze delle scuole medie in- feriori sono più istruite delle madri delle ragaz- ze 18enni (70% con diploma scuola superiore o laurea vs 44%), hanno maggiori conoscenze su HPV e sono più favorevoli alla vaccinazione. Le madri laureate sono più informate sul virus e sulla sua relazione con il tumore; pur essendo meno propense a vaccinare le loro figlie, rispet- to alle madri non laureate. Tuttavia, anche per le madri laureate, l’informazione ricevuta sulla vaccinazione da fonti mediche influisce positi- vamente sulla volontà di vaccinare le loro figlie.
Il nostro studio dimostra che maggiore è l’informazione, maggiore è l’interesse verso la vaccinazione. L’informazione recepita su HPV e il relativo vaccino appare il tema principale da evidenziare: una maggiore conoscenza di que- sti temi induce una maggiore accettazione della proposta di intervento sanitario.
Emerge però la necessità di fornire informa- zioni più chiare e mirate alle ragazze; la scuola e gli operatori sanitari responsabili per la vacci-
Toscana Medica 7|2015

